28 controllare Le altre due forze motrici hanno però fatto mtravvedere quello che matura o almeno che può maturare m una società cap1tallst1ca avanzata Da un lato una sorta d1 proletartato intellettuale, il cu1 volto reale non e certamente così ortodossamente marx ,sta come e, vorrebbero far credere i "groupuscules" perché anzi è anarch,co. spontaneista. incostante, ma che può sprigionare ,n mo do non contmuat1vo una spinta sociale molto acuta. Dall'altro lato uno strato d1 classe operaia collocato net settori ad alto sviluppo tecnolog1co. che comincia a porre il problema della gestione della fabbrica non per motivi ideo1o· gici, ma perché è srructuralmente in grado d, farlo, perché sta raggiungendo un livello di cultura, di conoscenza, di col• locazione nel sistema produttivo d1 fronte al quale gli attuali rapporti d1 produzione rappresentano realmente un ostacolo ed un 1mpacc10. Nel maggio questa componente della classe operaia ha dato la sua battaglia ed è stata sconfttta, sia perché tuttora mino· ritaria, sia perché nessuna forza politica è stata realmente in grado dt unif,care il movimento sulle posiz1on1 pili avanzate. La sua lotta ha dimostrato che un'1potes1 di trasformazione realmente socialista della società, comincia finalmente a prendere corpo nel cuore stesso del sistema. In questo senso può darsi che il maggio francese rappresenti il nostro 1905. Certo. su questo terreno non bisogna essere deterministi, nel senso d1 puntare le sorti della rprospettiva socialista sullo svi· luppo puramente quantitativo d, questo tipo di classe operaia: la pressione ideologica. la coscienza di classe rappresentano un lievito 1nsost1tu1b1ledella realtà oggettiva. Deve esserci un intreccio molto stretto fra coscienza di classe e condizioni oggettive; la frattura fra questi due momenti porta verso l'estremismo o il corporativismo. Vorrei msistere. però, sulla necessità d1 un fondamento ogget• t1vo. strutturale. In caso contrario la pressione puramente 1deolog,ca. alla lunga viene battuta. Domandiamoci perché tutte le esperienze d, cons1gl I operai sia nei paesi capitalisti, sia in quelli dove e avvenuta la socializzazione dei mezzi di produz1one. sono state sconfitte. Accanto alle intenzioni liquidatone dei cap1tahst1 o de, burocrati, c'è stata evidentemente una debolezza organica della classe operaia, una sua carenza d1 egemonia. Ora su questo terreno non è consentito far5' illus1on1. le "m1ziative 1deolog1che" non bastano se non c'è una maturazione reale nel corpo stesso della società. Secondo me questa maturazione sta oggi awenendo, sia su! terreno d1 una crescita mtrinseca della classe operaia, sia sul Piano della costituzione d1 alleanze di nuovo tipo, con strati tecnici ed intellettuali che esprimono un·es,genza di trasformazione socialista. La contestazione operaia e studentesca ha dimostrato dunque che qualcosa d1 profondo sta maturando nella \lecch ia società. lo non direi che ti processo ormai è compiuto, anzi è ancora al suo decollo. Anche per questo c'è una corsa con il tempo, nel senso che bisogna tenere aperta la situazione, prima che la vecchia società si rinchiuda, faccia la sua serrata, strangoli 11bambmo che è nella culla. Per le forze organizzate della sirnstra c'è dunque, nell'immediato. un difficile compito. Da un lato, bisogna conciliare una linea di movimento e di lotta sociale con l'assunzione di "ser• \11tù gestionali" (compromessi, accordi. tatticismi} perche si tratta di due condizioni ugualmente indispensabili nel loro mtrecc10 per tenere aperta la situazione; dall'altro lato occorre esprimere una più complessiva capacità di tensione ideale e politica in grado di stabilire un contatto con i settori più radicali della classe operaia e del movimento studentesco per precostituire le condizioni di una linea più avanzata. Finora questo tentativo non e certo riuscito. anzi c'è stata una profonda disarticolazione fra questi momenti, come dimostra la diaspora dei "groupuscules". che esprime evidentemente anche una carenza di fondo del movimento operaio organizzato. Francamente non sappiamo se questo tentativo di unificazio• ne di esigenze contraddittorie possa riuscire. Siamo abbastan· za certi però, che se non riesce andremo incontro - tutti, "parlamentari" ed "extraparlamentan" - ad una seria sconfit· , .. Le forze legate a1 mantenimento dell'attuate sistema economi• co-sociale sentono confusamente che, al di là degli stessi com· portamenti delle varie componenti della sinistra, nella società matura qualcosa di nuovo e di minaccioso. I borghesi guardano i loro figli e si spaventano perché avvertono che qualcosa si è rotto all'interno della loro stessa classe. che si è introdotta una soluzione di continuità nella formazione e nella propagazione delle idee dominanti per cui rischiano di rima, nere senza eredi, D'altra parte la classe operaia, dopo quello che ha combinato nel '68-69. non dà più nessun affidamento di subordinazione e di integrazione, per cui, anche oggi, c'è sempre il rischio che da un momento all'altro il "mostro" si
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