giovane critica - n. 29 - inverno 1971

Stampa I La Sicilia Un piccolo classico di ipocrisia politica e giornalisrica e quello a tutta prima pagina del 5 febbraio '7 1: "Catanzaro: la faida politica calabrese miete altre vittime" (sovratitolo): "Bombe contro un correo I Un morto e dodici feriti" (titolo} conclusione I del negoziato governo•sindacati. Ma subito la Sicilia si riscuote dal breve sogno di pace sociale e ci ributta nei marosi: A Reggio si teme il caos I Bomba (inesplosa) a Catanzaro (4 c.). Poiché dunque quella bomba non aveva sortito effetto, nel carpa dello stesso articolo è inserito un neretto su una colonna che annuncia un A tremato dinamitardo a Crotone. La pagina è chiusa da un corsivo di M. Simili, il cui testo è lodevolmente teso ad ammonire che "Chi si loda s'imbroda. e una democrazia imbrodolata continua a salire in cima al minareto della retorica per ricordarci che l'istituto democratico è grande e it centro-sinistra è il suo profeta". Un lungo titolo- civetta rosso alla base della pagina - I tre di "Apollo 14" sulla via del ritorno - chiude questa sequela di orrori. Come si vede, neppure la doverosa osservanza nei confronti dei successi americani riesce a strappare la prima pagina alle forze dominanti del male. Per la politica dei titoli - fondamentale in ogni giornale, ma specialmente in un giornale che. come questo, fa vistosamente appello all'emotività - darò qualche altro esempio. Un piccolo classico di ipocrisia politica e giornalistica è quello a tutta prima pagina del 5 febbraio ·71: Caranzaro: la faida po/irica calabrese miete altre vittime (sovratitolo. Quale faida? ); Bombe contro un correo I Un morto e dodici feriti (titolo. Quale corteo? E chi le ha lanciate le bombe? ); Durante una manifestazione I quattro ordigni sono stati lanciati da uno sconosciuto - La vittima è un giovane muratore - Tra i feriri un maresciallo dei carabinieri - Qualcuno aveva preparato il tragico agguato. (sommario. Ouale manifestazione? Non ci sono almeno indizi o voci su chi siano gli attentatori? E il morto non ha altra caraneristica che d'essere un muratore? ). Nomi e cognomi usa invece il giornale per proclamare che I comunisti avallano I la violenza di sinistra (titolo dell'S/2/71, p, 1, 4 c.; il sommario sviluppa il noto tema della lotta ali' antifascismo neo-frontista: Per Amendola esiste solo il terrorismo di destra "nato per contrastare le conauiste sindacali Anche Berto/di e Donar Cattin sulle posizioni del PC/I. Due esempi di titoli costruiti con la tecnica dell'omissione che si spaccia per oggettività: Pubblicate le conclusioni I dell'inchiesta sul Sifar (16/ 1/71. p. 1, 3 c.); Brandt preso a schiaffi/ da un gio· vane estremista 125/9/71, p. 1, 3 c.; solo nel testo s• apprende che !"'estremista" è un neo-nazista). Ora alcuni titoli indicativi per le scelte di schieramento: sul "rilancio del centro-sinistra organico" PSU e PRI sono decisi a relf)in,,re ogni comprom11sso (17/1/70. p. 1, 4 c.); mentre per una 109 delle tante "tempeste" provocate da Oonat Cattin La DC rmvia il chiarimento ( 16/ 1/71. p. 1, 4 c.). Questo secondo titolo è di un anno dopo, ma la diffidenza per le frange cattoliche eversive e l'estimazione per il ruolo d'ordine dei socialdemo· cratici, specialmente, e dei repubblicani non sono cambiate. Quanto alla costante anticomunista e antisindacale, essa è ispirata ancora alla guerra fredda ed è priva di articolazioni nel contenuto e nello stile. Una stessa pagina ostenta due titoli come questi: Lama (come al solito) I accusa gli imprendi· tori (18/2/71, p. 2, 4 c.); Polonia: caduta un'altra testa (ivi, 4 e.I. Veniamo ai rapporti internazionali. Qui indubbiamente la pre• senza politica del giornale è - anche nel suo genere - più saltuaria, stereotipata e impersonale. La dimensione provinciale e l'ottica di retroguardia del foglio risaltano chiaramente. An· ticomunismo e atlantismo sono ugualmente di vecchio stampo e continuano a costituire le coordinate dell'interpretazione generale degli avvenimenti. Lo stesso linguaggio, se appena SO· no in scena gli americani, diventa nella Sicilia quello officioso del Mattino, con un di piU di grinta e di arroganza servile, nei testi, di fronte ai detrattori. "Ci tengo servitù", PO· trebbero ribattere i redattori del foglio. Vedansi / Russi in Egitto del fondista di politica estera Nino Milazzo (14/7/701; e dello stesso, per l'integrazione subalterna e l'arrogante copertura alle scelte statunitensi. L'America e l'Indocina I 10/2/ 71): "In definitiva la validità e l'opportunità dell'operazione Laos sono tutte da dimostrare. Ma è inaccettabile portare il discorso sul piano giuridico o addirittura morale. Gli america• ni fanno quello che possono per uscire dalla guerra. Se nessu· no li aiuta, non è colpa loro. Né è ragionevolmente consentito riferirsi agli accordi ginevrini del 1962 che sanciscono la neutralità del Laos. La neutralità del Laos è stata da sempre calpestata da quei prussiani d'Asia che sono i vietnamiti". Quanto ai titoli, se è di scena il padrone americano, anche quelli della Sicilia vestono l'abito ufficiale; Nixon-Colombo: conferma I di una salda amicizia 19/2/71, p. 1, 4 c.); Nixon• Hiro Hito I incontro storico (28/9/7 1, p. 1, 4 c.). Pesano, d'altronde. particotarmente per le notizie internazionali, l'ovvia insufficienza di servizi propri e l'affidamento a notizie di agenzia e veline varie di seconda e terza mano, d'im· pronta comunque ufficiale o conservatrice. Altrettanto studiati - per omissioni, angolatura, lessico, accostamenti - i titoli delle pagine interne. Dall'Irlanda in lotta, ai rapporti Francia· Occidente-Cina, alla Spagna franchista, ecco, in un giorno qualsiasi nella pagina "Dall'interno e dall'estero" - una gam-

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