108 m 1a1; ovvero della sua episodica trattazione per stereotipi, in chiave ufficiosa. sulla base d1 veline d'agenzia e d1 indicaz1on1 prefett1z1e, confindustriali o romane. Ceno, molto delle aperture sul mondo - aperture da Cassandra reaz,on_aria'. è mteso - del foglio uff1c1almente diretto da Mario Ciancio e Piero Corig11ano. si deve alla chiave 1nterpretat1va degli avv~ niment1 generali fornita dai frequenti fond, di Matte,. Con __ Matte, la Sicìlia aveva stab,hto rapporti d1 coltaboraz1one g,a quando era alla direzione della Nazione di Firenze; la produzione d1 articoli d1 fondo per la Sicilia pare essersi utilmente sviluppata ora che questo battagliero personaggio, d1 indubbia statura 91ornalist1ca. è stato declassato dalla direzione d1 un quotidiano al ruolo d1 fondista del Tempo. E certo le battaglie tendenzialmente md1scnmmate d1 Mattei contro "una classe dirigente gonfia d1 presunzione e portata all'ammirazione e all'esaltazione d1 se stessa, ma d1 gran lunga inferiore a1• la media dei valori espressi dal Paese" (E. M., Appello alla ragione, ed,t., 17/2/71). accompagnate alla sua fiera polemica anticomunista, ant1conc1liare e misoneista. ben si attagliano al tipo d• d1ngenza meridionale che esprime, fra l'altro, fogli come la Sicilia. Occorre però sottolineare che questa collabo• razione bene si inserisce m un contesto che è ad essa sia politicamente che tecnicamente omogenea. La drammatizzazio· ne dei mali che affliggono la febbricitante società attuate, a livello comunale, provinciale, regionale, nazionale. mondiale; l'approccio pessimistico aI diversi aspetti di una realtà sull'or• lo del caos, con accenti che vanno dalla diffidenza e dal mu• gugno fino al sarcasmo e alle mmacce apocalittiche: tutto questo costItuIsce 11 taglio delle notizie e il linguaggio abituale della Sicilia non solo ne, fondi, ma in generale, nelle prime pagme e anche nelle pagme interne e di cronaca provinciale: "trag,co quotidiano". Con improvvise parentesi, tuttavia, di linguaggio off1c1oso. quando si pronunciano talune Autorità superiori. Nixon per esempio, o, su scala italiana - non Co• lombo, oggi come oggi, e tanto meno Moro o il "sanculotto allobrogo" Donat Catt1n - , ma Restivo. Scelba, Piccoli, Forlani, Fanfani, Rumor ed altre stelle minori nella costellazione della grande destra. Un linguaggio intermittente. insomma, con una alta percentuale, da una parte, di situazioni esasperate, d1 allarme ed• pericolo. anche Semplicemente nell'ambito della cronaca nera. de, disastri e incidenti vari; e, dall'altra, rare zone di sicurezza e d'ordine garantite dalla forza e dall' autorità. Questo linguaggio intermittente ispira. su scala ridot• ta, anche le pagine interne, dove il giornale spazia tra Catania e Caltanissetta, sui nefasti e sui fasti detle varie giunte comunali, i bizantmism, dei partiti, i mille problemi irrisolti, gli scioperi delle più diverse categorie, le rare dimostrazioni di buona volontil; una moltiplicazione. nel complesso. dell'atteg• giamento di sfiducia nella classe politica dei partiti e di ram• pogna scandalizzata che il giornate adotta, in prima pagina, nei confronti dei giochi di potere. dell'instabilità ed inefficienza delle istituzioni regionali siciliane. Ma vechamo di dimostrare la contmuità di tale linea allarmi· stica, al di fuori degli editoriali, partendo dalle prime pagine. Scelgo tre numeri emblematici, scaglionati lungo gli ultimi 15 mesi. La prima pagina del 17/7/70 ha sei titoli, tutti in vario grado pessimistici. e· aperta su 4 colonne dat pezzo sulla crisi di governo: Giunte: Forlani tenta I di spianare la strada ad Andreotti. Con questo titolo dubitativo, ma possibili• sta abbiamo già toccato il vertice dell'ottimismo. Ora andremo di male in peggio. Il secondo t1tolo di apertura (con fotografie, su 5 c.) sceneggia infatti foscamente la rivolta di Reg• gio: Non si placa a Reggio Calabria I la furia devastatrice dei teppisti. In stile il sommario; Orma, accertato che la folla viene aizzata da gruppi di sovversivi - la polizia resta al suo posto a fianco di Carabinieri e guardie di finanza - la citt8 controllata anche a mezzo di elicotteri - Occupate dai dimo• strami le stazioni: treni bloccati per parecchie ore - Lutto cittadino per la morte del ferroviere labate - Ore drammatiche a bordo di un traghetto - Salito a 19 il numero delle persone arrestate. Una Clamorosa rapina a Catania taglia poi la pagina (con fotografia). Seguono altri tre articoli allarmi• stici: Diminuiscono le esportazioni I e si contrae la produzio• ne (3 c.); Lo stato di emergenza I per lo sciopero dei por· tua/i (3 c. ; si riferisce all'Inghilterra e nel sommario Non si esclude il ricorso ai militari); Preti: Per ogni nuova spesa I necessario un aumento di tasse {4 c.). Vediamo ora uno dei numeri del febbraio '71 (giorno 7), un mese d'oro per lo spirito catastrofico della Sìcilia. L'articolo di fondo fa nereggiare l'ombra di Facta; riquadrato, su 7 colonne, il Terremoto nel Viterbese I 14 morti e un centinaio di feriti; e più sotto le Parole amare del ministro Piccoli: I "Il fantasma del fascismo I si muove, ma non è solo" (4 c.). Questa drammatica immagine ce lo conferma. aggiunge il sommario; e segue la famosa fotografia dello studente romano "costretto a professarsi fascista" dagli universitari di siniura, bardati da guerriglieri urbani. La stessa fotografia e lo stesso uso terroristico dell'epis?dio che abbiamo trovato nel Tempo e che campeggia in quei giorni simultaneamente in altri quotidiani del Sud. 11primo spiraglio di luce si apre finalmente con un articolo riquadrato su 4 colonne: Casa e sanità: t,tic,
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