lario per descrivere che cos"è amare ed essere amati da Jenni• fer Cavilleri. Scusate. volevo dire Jennifer Barret •. Mollissime canzoni pop propongono la stessa ineffabilità dell'amore Sembra quasi che Segai rinunci in partenza ad offrire anche lui il suo eliche su quest'ineffabile amore. un cliché da sbandierare come un'embtema per roperazione di lancio della sua Love Story formato famiglia. Ma anche su questo punto lo scnttore non tradisce le nostre aspettative quando a pagina 95 [dell'ed,zlone ,tallana N. d. R.] dopo il Gran litigio delle due colombe. Jenny mormora dolcemente: • Amare significa non dover mai dire: ml spiace •. Il colpo è fatto Il sottotitolo per il film e per il disco è 11, pronto per Il battage pubblicitario Per assicurarsi che il cliché rimarrà indelebile nella mente del lettore, Segai lo ripete nell'ultima pagina del romanzo. dopo la morte di Jenny. per segnalare la grande riconclliaz,one di Olivier con suo padre. In verità, Segai ha una tendenza a ripetere in due o tre contesti diversi qualsiasi trovata narrativa o linguistica che abbia colto la sua fantasia Abblamo cosi. a p. 18, • Mi vestii a tempo di record ., e a p 67. • Devo aver mangiato una quantità record di pasticcini all'italiana• I tre passi che seguono si commentano da soli: • Lei restava attaccata a chissà quale concetto atavico Italo-mediterraneo di papà che adora i suoi bambini. e non c'era verso di farle cambiare idea•; • Jenny si lanciò in un'of. fensiva su targa scala in difesa delramore paterno. sciorinandomi tutta la sindrome latino-mediterranea •. • Avrei dovuto si• curamente affrontare la sindrome latino-mediterranea di affetto morboso•. Non è chiaro quale funzione linguistica abbia questo • te• ma con variazioni • mediterraneo. ma certamente non dlstur• berà l'immagine tradizionale che il lettore medio anglo-americano ha dell'italiano come di un lamlly man sbaciucchiante e lacrimoso. Ma. a parte queste differenze etniche. li compito del ro• manzo è quello di assicurare Il lettore sulla uniformità dell"in• cultura contemporanea: Oliver. il bravissimo studente che pro• viene da un'illustre famiglia, non soltanto è Incapace di artl• colare le sue emozioni piU profonde. ma la sua scelta lesslcale si limita a una sola parola per descrivere situazioni plU complesse: • La nostra vita In quei primi tre anni si può riassumere In poche parole: 'tirare la cinghia'•: • Riuscii soltanto a rl• peterle varie volte e In vari toni di voce no. no e no •. Ma l'esempio più luminoso di questa incoltura si ha in un passo che privilegia la forza della parolaccia su tutto quel tesoro di espressioni che si trovano nelle grammatiche. nel dl ..ionarl e nel testi universitari: 92 • Riflettei Intensamente per circa due secondi e giunsi -' quesIa precisa e succinta conclusione: 'Merda'•. Ci sono momenti, però, in cui • merda• non basta; durante una cerimonia matrimoniale, per esempio, bisogna far ricorso a quelle rellqule di alta Cultura che tutti plU o meno conservano: • Voglio dire, non me la sarei sentita di mettermi a reci• tare una serie di frasi sdolcinate. Non cl sarei sicuramenk riuscilo. Però pochi versi tolti da Il Canto della Strada aperta di Walt Whitman, anche se brevi. dicevano tutto per me •. Abbiamo In Segai un processo di progressiva e sistematica svalutazione della lingua. che trova Il suo parallelo in una totale rinuncia alle complessità sintattiche, fino ad arrivare ad una struttura della frase di carattere rigidamente demotico. Il pun• to di partenza è sempre un modello grammaticale di estrema semplicità. cosi che Il lettore, come lo scolaro che impara una lingua straniera. può procedere a forme grammaticali piU complesse solo quando le strutture basilari sono staÌe assimilate. E' il trionfo della paratassi e della ripetizione: • E nella bacheca ci sono dei trofei: trofei sportivi•; • Si tratta di una faccenda personale, di una faccenda personale molto improtante •; • Era scomparsa. Dico letteralmente scomparsa•: • Poi si abbracciarono. Stretti. Molto stretti •. Spesso un'incondita iteratio della stessa unità lessicale: • Sarai si allegro. perdio! Voglio che tu sia allegro•: • Mi piaceva sempre sederle molto vicino [ ...] Perciò le sedetti subito vicinissimo•; • Andiamo, Oliver. si smollerà. Credi a me, si smollerà •. A volte la parola è ripetuta. ma In una forma grammaticale differente: • 'Con la tua rlbelltone·. aggiunse. 'Perché tu ti stai ribellando. figlio'•: • Vuol dire che farò segno di si con la testa. Feci segno di si con la testa •: • No. devi soltanto Imparare a farti piacere gll spaghetti. Lo feci. Imparai a farmi piacere gtt spaghetti • [traduzione nostra per le ragioni di cui sopra N. d. R.). Anche Il delicato processo di trasformazione di un pensiero indiretto In un discorso diretto è garantito dallo stilema a tutto fare di Segai. la ripetizione: • Ma purtroppo avevo un bisogno disperato di quel libro fottuto. 'Senti. ho bisogno di quel llbro fottuto'•: • Non sapeva chi ero? 'Ehi, non sai chi sono?'•: • Perciò chi se ne frega di sapere dov'è. Dov'è?•. La plU audace avventura stlllstica di Segai è poi una va• riante dell"lteratio, cioè una struttura triplice. ridotta però alle sue forme plU elementari. Dire la stessa cosa tre volte costa meno sforzo che dire tre cose differenti una volta sola. E
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