di cultura. l'orgoglio di sapere un po' di latino e un po' di francese. la soddisfazione di tenere il passo con lo scrittore. Caso analogo con lo slang. Segai cosparge giudiziosamente il dialogo dei suoi personaggi di ben note locuzioni anglo•ame• ricane. Tutte plU o meno identificabili con certi stereotipi hol• lywoodlanl sul mondo dei gangsters e della gloventU hippie: espressioni crude ma in fondo piacevolmente famlliarl, che non disturbano quella cultura alla Harvard che il velleitario lettore si sta costruendo per sé e per Ollver: uncool, couth, lousy, sonovabitch, zilch, broke, dough, cops, bucks, wonky, cinch, boss, gawky, yeah, hairy. smashed. Tutti gli americani abbreviano I principali verbi auslllarl (gotta, gonna), ma Segai forza nel dfalogato dei suol laureandi tutta una serie preziosamente plebea: dijya, couldja, diya, whatja, woulda, wouldja. I neologismi presentano un problema differente. Il lettore sa bene che gli scrittori a volte coniano dei vocaboli nuovi. che sono perciò ammessi da Segai nel testo di love Story purché non sconcertino lo sproweduto lettore. Segai scriverà cosi 'simptlstic sermonettes'. facilmente comprensibile dal lettore medio per la sua similitudine con vocaboli come 'kltchenette' e 'maisonette'. Ouasi tutti I neologismi del romanzo emergono da un'Inventività linguistica di modesta portata: si prendano espressioni come • non.conversations •. o come • ahhhhhhh •. e anche parole come • super-super cervelloni • che non fanno altro che spiegare al volgo espressioni di un slang raffinato quali • summas • (i laureati americani summa cum laude). Le metafore e le similitudini sono rare nel romanzo, come lo sono nella conversazione quotidiana. la sola similitudine In love Story la si ha in un momento di tensione narrativa, dopo che Oliver ha Insultato Jenny durante un litigio: • Rimasi immobile. ansimando come l'animale che ero di colpo diventato• [la traduzione ltaltana è quella di Maria Gallone. dall'edizione Garzanti. 1971]. Nei dialoghi della vita normale, l'uomo qualunque brancola a11aricerca della parola giusta che si adatti al particolare contesto sociale in cui si trova; Segai imita nella sua scrittura questa incertezza llngulstlca, usando parentesi. domande retoriche, ma soprattutto modi di dire che riflettono un'incapacità ad esprimersi, quali I mean, like e kind of. Sembra quasi che Segai voglia esporre ed enunciare la povertà della sua inventlvilà sintattica quando usa ei.oressionl come lclnd of e sort of tre volte nello spazio di sedici righe: • Jenny was sort of waving the lnvltatlon to bug me•: • 'I thought you said you dldn't look at ltl' she sort of yeUed •; • 'Ollie. think,' she said, her tone klnd of pleadlng now • (lasciamo Il testo inglese perché la versione italiana della Garzanti smarrisce l'effetto sottolineato da Merry N. d. R.]. 90 E' pregiudizio tradizlonale che le emozioni profonde ci rendono Incapaci di biascicare una parola. e love Story non manca mal di mostrare questo mutismo del sentimenti nei momenti solenni. GII stati emotivi impediscono una chiara esposizione dei propri sentlmenti. come viene a scoprire Oliver, quando esamlna Il volto della moglie pochi minuti prima del suo trapasso: • Volevo restare a guardarla perché non volevo distogliere lo sguardo da lel • [traduzione nosIra per le ragioni di cui sopra. N. d. A ]. la volgarità tautologica è qui rafforzala dall'uso di una sintassi volutamente incolta. DI fronte a un materiale linguistico di una tale rozzezza. anche il pllJ mediocre lettore-autore non può fare a meno di provare per un momento un senso di superiorità. Questa effimera coscienza che Il le1tore può avere del testo lo potrà Incoraggiare a riconoscere quella che sembra essere la sola idiosincrasia stillstlca di Segai. la giustapposizione di signifiants col valore non-x. x: • Il preside ( ...) mi guardò con la tipica espressione Inespressiva che si può assumere soltanto quando si è presidi •: • lei era seduta li con un'espressione assolutamente non espressiva•: • la nostra 'festa di dopopartita' [ ...] fu pretenziosamente senza pretese •· Quando Oliver e Jennifer hanno il loro primo rapporto sessuale (dopo le ripetute richieste di Jennifer • Oh, Oliver wouldja p1ease? •l il resoconto inizia con un modello di brevità a confermare il truismo che certe cose è meglio lasciarle all'immaginazione (Mallarmé: • Nommer un objet. c'est supprimer !es trois-quarts du poème [ ...] le suggérer, voilà le rève •). Consapevole della lezione slmbolista, Segai scrive: • Successe subito. Tutto •. la solennità della cerimonia matrimoniale, altro punto-chiave del romanzo, è descritta con concinnitas e con una metafora sfacciatamente tautologica: • Avevamo tutti gll occhi umidi. lui. Jenny. Forse anch'io. Non ricordo nulla tranne il fatto che quel momento fu llquido •. 11 senso dell'umorismo è una qualità che tutti vorrebbero avere, ma per poter raggiungere un pubblico universale, l'umorismo deve essere facile da capire e Inoffensivo. Il lettore deve poter partecipare allo scherzo e al gioco di parole senza reagire ad un sarcasmo diretto contro quel valori In cul lul stesso crede. E, soprattutto, l'espresslone umoristica non deve avere niente a che fare con un gioco Iniziato da Intellettuale: il gioco di parole deve essere divertente ma nello stesso tempo cosi ovvio che lui stesso avrebbe potuto costruirlo nella sua vita quotidiana. Gli esempi pJU ambiziosi dell'umorismo seman-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==