giovane critica - n. 28 - autunno 1971

zlone della sua linea politica; tanto è vero che al momento decisivo (o appareniemene tale) non Impegna al governo Il suo • personale riformatore • ma lo mantiene all'esterno In quella poslzlone transitoria di sorveglianza e controllo che è già potenzialmente di OPPOSizione. Ora, perché eravamo stati sconfitti? Perché con la Dc era comunque lmposslblle qualslasl seria azione di riformismo? In verità la corrente non giunge mal a far suo il • fllo rosso • de\- rattua1e verifica di Tamburrano. E questo per motivi facilmente lntulblll, ma anche, come vedremo tra poco, con conseguenze lmpllcitamenle limitative del contenuti della strategia alternativa che la corrente propose dal 1964-65 in poi: quella detta • ristrutturazione della sinistra ... Ammettere che con la Dc non ci fosse stato. In partenza, nulla da fare. significava, ln buona sostanza. riconoscere che la stessa strategia del centro-sinistra riformatore proposta dal gruppo lombardlano dal 1957 In poi era una pura illusione: e non bisogna dimenticare che questa strategia si fondava sulla convinzione (diciamo meglio sulla ipotesi) di poter dislocare Incessantemente In avanti non solo 911equlllbri economici ma anche, di rlfiesso gll equlllbrl interni della Dc (come anche del Pci). In altre parole credere alfe riforme di struttura significa credere che la Dc potesse, e dovesse. cambiare, oppure entrare In crisi: ed era difficile rinunciare a questa Idea, tanto piU che farlo significava. nell'Immediato, dar ragione a Nenni e alla linea proposta da Nenni. Non cl si diceva Infatti su tutti I toni, da parte della maggioranza del partito, che credere alle • riforme contestatlve • significava • fare dell'illuminismo • (I piU Ignoranti dicevano del • masslmallsmo •): che bisognava accettare la Oc cosi com'era cercando, questo sr. di vincolare la sua maggioranza a quella polltica di • equllibrio democratico .. sola alternativa al • vuoto di potere .., alta • avventura reazionaria • ecc. ecc.: in una parola sola alternativa al • 1922•? E' In polemica con questa Interpretazione, e con la llnea politica che ne era alla base. che la sinistra del Psi costruisce nel 1964-68 la propria posizione. E. di conseguenza. la • ristrutturazione della sinistra • è solo apparentemente un insieme di analisi, di previsioni e perciò stesso di proposte valide per !'insieme della sinistra istituzionale: è invece. e non può che essere. un Insieme di dati e di coordinate polltlche che ha come suo qua~ di riferimento Il solo partito soclatlsta. Jn sintesi. il ragionamento corre all'inclrca come segue. Il fallimento, meglio, la mancata materializzazione del centrosinistra riformatore non ha avuto nulla di meccanico e di fatale, ma à stato il frutto della prevalenza. all'Interno del partito socialista. della linea di_stabiliuazione democratica e di ge• stlone moderata Ispirata alla logica difensiva dello • stato di necessità • di marca nennlana. Questa linea Implica la rinuncia alle riforme contestative perché si articola necessariamente sulla comune e permanente gestione del potere tra centro-destra socialista e centro-destra Dc. sulla prospettiva di unificazione soclaldemocratlca e sulla progressiva rottura dei legami tra il partito soclalista e le altre forze della sinistra. Ora. questa linea è del tutto contraddittoria con qualsivoglia • ruolo socialista • nella realtà politica e di classe del nostro paese: e questa contraddizione è destinata ad esplodere. A quel punto delle due l'una: o Il Psi riprende Il suo ruolo di forza socialista, e allora cadranno ad un tempo centro-sinistra. unificazione socialdemocratica e allora l'Ipotesi sarà quella della scissione in vista della collocazione della corrente nello schieramento alternativo di sinistra. Abusando ancora per un momento. in queste rievocazioni. della pazienza degli amici di Giovane critica, potrei aggiungere che la nostra anallsl scaricando. correttamente. all'Interno del partito le contraddizioni dello scontro politico e sociale in atto nel paese. non Investiva che in misura marginale Dc e Pci. Rimaneva cosi sostanzialmente inevaso Il problema della natura e della funzione storica del partito di maggioranza relativa; e. per altro verso. le richieste precise di democratizzazione Interna e di autonomie internazionale rivolte al Pcl non riuscivano ad estendersi, e a condizionare. i suoi comportamenti In politica interna (tendenzialmente si sarebbe auspicato una maggiore selettività nell'intervento • sociale ,. del Pci e. per altro verso. una sua maggiore intransigenza politica nei confronti del centro-sinistra. I comunisti avrebbero spinto in direzione opposta). Cosi la • ristrutturazione della sinistra .. restava una prospettiva per certi aspetti Indefinita. Alternativa di governo? Di potere? Con quale proposta politico-programmatica? Si sarebbe visto. l'Importante era rendersi conto che il rapporto tra cen• tro--slnlstra conservatore ed evoluzione del paese non avrebbe consentito esiti • transitori • o diplomatici. O il Psi rompeva con I dorotel e i social-democratici: ed era perciò stesso la fine del centro-sinistra e l'avvio alla concreta realizzazione di una alternativa di sinistra. O non rompeva: e allora avrebbero rotto le sinistre soclaliste (e cattoliche), nucleo Insufficiente. forse. a bilanciare la forza comunista sullo schieramento di sinistra ma comunque ph1 che bastevole a creare la premessa di una generale riclassificazione delle forze di sinistra: anche qui. come si dava per scontato. in una prospettiva di alternativa. Insomma centro-sinistra, unificazione socialdemocratica e chiusura a sinistra erano, ci pareva, troppo lndlsponlbllmente legati assieme per non cadere (o per non essere ripudiati da quanti volessero chiamarsi soclallstl) tutti assieme. 81

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