stino a fior di pelle. appena ricoperte dalle esigenze dell'alleanza europea e Nato, lo provano gli isterici botti patriottici di vecchio stampo che esplodono In prima pagina quando Malta afidi l'Italia (titolo In rosso, 25-26/6/71, p. 1, 7 c.. il sopratltolo aggiunge; Un'altra grave Iniziativa del nuovo Premier laburista dopo aver scatenato la guerra agli Italiani). Contro la piccola Malta. l'Italia vilipesa e ferita si risveglia per un giorno grande Potenza e guardiana del Mediterraneo per conto dell'Occidente. Nel complesso. però. Il tessuto generale del quotidiano dà per scontata !'integrazione dell'Italia nella ragion di stato dell'Occidente. In prlmls degli Stati Uniti. il cui 'placet' appare necessarlo In tutti I momenti che contano della vicenda politica Italiana dal dopoguerra ad oggi (E. Bassanelli. L'amicizia con gli Usa, 17-18/2/71. p. 2). Di qui l'ostentato stupore del Giornale d'Italia, e del direttore personalmente. per la campagna comunista contro le assicurazioni di Colombo a Nixon che Gli spaghetti non hanno bisogno di 'salsa cllen,i' (sommario, 19-20/ 2/71, p. 1, 3 c.; cfr. anche Il corsivo di A.G. - Glovannini -, , Colombo, le volpi e l'uva, p. 1. 6 c.). Un ringhioso mastino nella difesa del punto di vista Usa nel mondo si rivela. in particolare. come sempre, Cesare Rlvelll. Anche se bisogna ammettere che Il tono si abbassa a grottesco provinciale quando il Giornale d'Italia ricorre al suoi servigi. Eccone una prova, in tema di Vietnam: • Ho-Chl-Minh, con la sua barbetta caprina e Il suo sorriso da tigre camuffata da agnello. è partito da un pezzo per Il regno delle ombre. Ma gll sono sopravvissuti I capolavori espressi dalla genialità che gli era universalmente riconosciuta: la guerra di aggressione contro Il Vietnam del Sud e la celebre pista intitolata al suo veneratissimo nome. la seconda è sempre stata uno del supporti principali della prima. E' servita a meravtglla ad assicurare l'alimento necessario alla continuazione dell'ostinato tentativo di imporre con la forza li sistema comunista ad un popolo che vuole conservare ad ogni costo la propria libertà• (C. Rlvelll, Il 'sentiero rNlledetto', edit .. 18-19/2/71). Il punto di vista vietnamita gode viceversa di una lmpagl• nazione scarsamente prlvlleglata. se è vero che occorre cercare In ottava pagina. su un'unica colonna, In sole 9 righe di testo, ulteriormente svllito da un tltolo svagatamente Interrogativo, · una notizia di questo genere: Divorati dalle tigri I prigionieri vlet? Il testo informa brevemente che si tratterebbe di tigri al servizio del governo sud-vietnamita. dogana Avevano scambiato la via italiana al socialismo per via XX Settembre. Ma la colpa è davvero solo di Nenni? di Alberto Benzoni GIUSEPPETAMBURAANO, Storia e cronaca del centro-sinistra, Feltrinelli, Milano. 1971, pp. 333, L. 2 500. Minuzioso nella cronaca il libro di Tamburrano è ne11ostesso tempo assai semplice come storia: è. insomma. una di quelle narrazioni le cui molteplici vicende non sono che successive variazioni di uno stesso tema fondamentale. Il tema è. In questo caso, l'impossibilità del • centro-sinistra riformatore •. E le vicende del primi anni sessanta - concluse e riassunte nella crisi del lugllo '64 - non sono quindi viste co-,. me uno scontro dagli esiti, In una certa misura. lnde1erminati .. ma appaiono la progressiva rivelazione di una linea conservatrice,. comunque fin dall'Inizio vincente. Anche i personaggi attivi del dramma sono poi ridotti al mi•' nlmo. Al Psi. oltretutto Internamente diviso. si contrappone la' Oc con Il possente auslllo del clericali prima e della Confindustria sempre. Dall'altra parte Il Pcl e I sindacati appaiono Invece sostanzialmente non belligeranti per tutta la durata dello scontro (a noi di decidere se questa neutralità sia dovuta a ritardo nella preparazione oppure al fatto di non essere riusciti a trovare per tempo Il campo di battaglia). Quanto alle forze operale e studentesche, apprendiamo la loro apparizione alla fine del dramma; catarsi e nemesi delle debolezze socialiste e delle carenze del centro-sinistra; ma. come ogni apparizione che si ri• spetti, questa non ha alcun segno premonitore. Insomma lo scontro è In sostanza un duello tra un Psi riformatore e una Oc garante degli equlllbrl complessivi del sistema. Non è. quindi . .un duello ad armi pari. Ed è. altrettanto ovviamente. un duello perduto prima ancora di Iniziarlo. Questa. In sintesi, la dimostrazione di Tamburrano. 79
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