Paese tornerebbe a posto da sola nel giro di pochi mesi e tor• nerebbero di corsa. dall'estero, anche I capitai! che continuano a fuggire dalla Penisola. ('Espressioni' di un rapporto, 17-7-70, p. 2. n. f). Oggi però quel rimedio non basta piU, la situazione si è aggravata. Ecco allora Il Tempo vantare I fasti civili della pena di morte, come Insostituibile arma di contenimento sociale. non avendo pudore di chiamarne a testimone papa Sisto V. • Durante il suo pontificato, si dice che vi fossero 'plU teste In Ponte che meloni In Banchi'. Erano altri tempi, si capisce. Ma certo è che Il brigantaggio d"allora - pur meno grave di quello d'oggi - venne debellato proprio con quel sistema. E a Roma si cominciò a respirare quando banditi e ladri, assassini e stupratori comln• ciarono a pendere dalle forche di Castel Sant'Angelo. Aveva poi torto quel grande Pontefice a considerare la forca come un lndispensablle servizio pubblico? • (Domenico Celada, La pena di morte, elzeviro del 24-5-71.p. 3). I riscontri lnternazlonall e Interni di tali posizioni sono im• plicltl. Re Husseln riscuote ampi consensi quando • sceglie la maniera forte [ ... J deciso a porre fine al caos In cui versa il Paese • (dal titoli su 4 colonne del t 7-9-70. p. 1). • La crisi in Giordania è arrivata alle sue logiche conclusioni. Hussein aveva due posslbllltà: accettare che il suo Paese finisse di sprofon. dare nel caos. e di conseguenza abdicare. oppure reagire con fermezza per cercare di riportare un minimo di ordine ed ob• btlgare cosi I guerriglieri palestinesi a rispettare la sovranità della Giordania •. (A.S., MIiitari e beduini tentano in Giordania / di bloçcare I 'fedayn'). Nello stesso numero un pezzo da Londra chiarisce I caratteri professionistici e le ramificazioni Internazionali della delinquenza polltica sovversiva, vero pericolo pubblico che ha ormai superato ogni livello di guardia: • Nel quar• tlere malfamato di Soho. sopra un sordido locale di strip-tease. esiste un utflcetto di due stanze dove è possibile commlsslo• nare a pagamento imprese come Il sabotaggio di un oleodotto nel Medio Oriente. l'incendio di un centro culturale americano. una marcia dl protesta con lancio di sassi • (Antonio Perrini, Mobllltazlone a Londra/ a favore di Rudi Il rosso, 17-9-70.p. 12). L'invito alla riscossa viene aggressivamente rilanciato di continuo, insieme alla denuncia del Governo inerte, che lascia crescere la protesta su se stessa, senza contrastarla valida• mente: quand"anche - attraverso le quinte colonne del Psi e della Dc - non la alimenti addirittura. in vista di un allargamen• to ·conclllare' al Pcl. E' quanto lamenta, con I pi\J foschi accenti di Cassandra. Il recente acquisto del quotidiano romano, Mettei. In un fondo del 19 maggio l'ex-direttore della Naztone afferma: • Che nell'ltella dell'Anno Decimo dell'Era Nuova (parliamo dell'era nuova del centro-sinistra, si intende) le cose vadano • rotta di collo lo sanno tutti, ma 6 proibito dlrlo, e chi lo dice si qualifica, o meglio si squatlfica come reazionario se non proprio come fascista • (La politica degli impiastri). Poiché, però, li giornale non Intende fare del vittimismo. mét aMi mobilitare le residue capacità reattive del ceti d'ordine. si spiega come la strategia dell"allarme non escluda, talvolta, qualche rldlmenslonamento della forza effettiva delravversarlo. P. es. della effettiva rappresentatività dei Mostri sindacali (edit. del 179-70): • L"arroganza dei dirigenti sindacali ha, per altro. una scusante che si potrebbe definire. benevolmente. psicologica. Essi sanno di essere. anzitutto. del millantatori. Nessuno meglio dei segretari generali e confederali della Cgil, della Clsl e del1'Uil sa di rappresentare solo una piccolissima parte di quel lavoratori a nome del quali affermano di parlare •· Testo Indicativo: poiché chiarisce implicitamente la stru• mentalità, a fini di coesione interna. di tante grida al lupo comunista e al cavalli di Troia frontisti: in vista di una lotta contro questo governo. questo blocco sociale e politico. in nome di uno plU autoritario e arretrato. Poiché quasi tutta la bat• taglia del Tempo è condotta in negativo, cioè dal baluardo dell'ultima ridotta delrOrdine contro i tradimenti e i cedimenti altrul. non è facile vederne enunciati in positivo gli scopi. Ec• eone tuttavia, un buon saggio recente. nell'articolo di fondo del 24 maggio: molto pili che una commemorazione e una presa di posizione lnequlvoca rispetto al passato. tutto Il passato. secondo la chiave della pi\J rigida continuità nazionale e sta• tuale .• E' una grande data. L'Italia. in questo giorno. interve• nendo nella prima guerra mondiale. dopo faticosa maturazione e civile tormento Interiore, si lanciò nell'arringo mondiale e poté compiere il suo totale Risorgimento. Raggiunse cosi le sue frontiere naturali: a nord, nella regione tridentina, toccando 11Brennero e la Vetta d'Italia; a oriente. raggiungendo Trieste, Gorizia, Pota e Fiume e. nella Dalmazia. Zara •. Il discorso è già chiaro qui. In tutto il suo archeologico revanscismo. Ma si precisa che: • La ricorrenza del 24 maggio deve ricordarci tutti questi eventi. E deve stimolarci a ricostruire geograficamente e moralmente la nazione italiana nelle sue compiute frontiere e In nuovo fervido e operoso spirito unitario • (Ugo D'Andrea, Una data italiana, 24-5-71, p. 1). Ed ecco una prima pagina (5·2•70. In alto a destra un blando titolo corsivo su 3 colonne preannuncia Gli astronauti / oggi sulla luna. Ma la pagina è dominata da un calcolato titolo Bombe presso la sede del MSI: / un morto e 8 feriti a Catanzaro (6 c). Occhlello e sommarlo drammatizzano restando nell"ambiguo: un sottotitolo annuncia Alla Camera furibonda mischia tra comunisti e mlaslnl: tema antlparlamentare ripreso con soddisfazione da altri due titoli nella stessa pagina. L"editoriale è Il fantasma del Ventidue. Non inganni Il titolo. L'attacco è questo: • Ormai 75
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