giovane critica - n. 28 - autunno 1971

Imperialiste che la combattono siano Incapaci di spezzare la sua resistenza né di mln8re Il suo sviluppo autonomo. Senza di che !'Indipendenza resta Illusoria. Se anziché contare su una guerra di massa prolungata, uno Stato conta su un gioco di pencola tra grandi potenze Imperialiste e spez.za ogni iniziativa anti-imperlatlsta di massa, la sua • Indipendenza • non può essere, nel migliore del casi. che un corto momento di transizione tra due dipendenze. Il sentimento di dignità nazionale, acquisito nel corso di un tale periodo. non può essere, a sua volta, che una sfida soggettiva sempre pili smentita dai fatti e tale da mascherare gli interessi di una classe pronta a tutti i compromessi. Oggi in Egitto gli elementi pili avanzati cominciano a vedere la realtà In faccia. a negare • l'unità nazionale • fattizia tra egiziani che vogliono prepararsi a liberare il loro territorio con la guerra popolare e eglilanl che si preparano a riconoscere lo stato di fatto lsr .. llano, per paura della guerra popolare. Essi cominciano a immaginare la lotta senza questi ultimi. contro questi ultimi. Essi cominciano a legare la lotta contro Israele e I suoi protettori americani alla lotta contro la borghesia egiziana e i suoi protettori russi. a legare la lotta per una Indipendenza reale alla lotta di classe. L'ora della resurrezione popolare è scoccata. 1. La stampa quotidiana del centro-sud. Il "Tempo" e il "Giornale d'Italia" di Mario lsnenghi Con le sue 230000 copie di tiratura e le 190000 di diffu. sione. Il Tempo di Roma è il quotidiano pili diffuso del Centro· Sud e l'ottavo in Italia. Il foglio del direttore-editore Renato Angiollllo, attraverso le sue varie edizioni regionali. diffonde le proprie posizioni di destra reazionaria su scala interregionale; presentandosi. accanto al pulviscolo dei fogli gregari, municipali o semimunicipali, con il prestigio di voce della Capitale e con un ruolo di capofila. Naturale quindi cominciare dal Tempo una rassegna della stampa quotidiana del Centro-Sud: una stam• pa che. per il fatto di apparire particolarmente squalificata e cosi arrerata rispetto alle sue stesse ragioni di classe non per questo ha meno Il monopolio o quasi dell'opinione pubblica · Informata · di metà del paese. Cosicché la sua sdegnosa messa tra parentesi appare un'altra delle elusioni dei termini reali della si• tuazlone globale. Certo, può apparire improbabile al lettore criti• co della stampa di Agnelli, Crespi e Monti; ma c'è di peggio. I livelll e I meccanismi di gestione reazionaria dell'opinione pubblica del Centro-Sud sono ben altri. Un imponente serbatoio di rancore antiproletario, di autoritarismo frustrato. di revanscismo antidemocratico viene alimentato quotidianamente dalla stampa d'Informazione, da Firenze in glU. Vediamo dunque. La veste grafica del Tempo è tradizionale. All'appello emotivo dei titoli, alt'abltuale drammatizzazione dei contenuti e del sommari, che caratterizzano la strategia deU'allarme propria di questo foglio. non tengono dietro la drastica ri• duzione del testi, Il discorso per immagini visive e per titoli, ecc. Il llnguagglo sa anche uscire dall'anonimato e salire tutti i gradini della buona retorica. dalla elucubrazione ironica fino al• l'invettiva e al sarcasmo, come si conviene a un foglio di rottura; e anche mettere al lavoro qualche abile penna. come quella del fondista Enrico Mettei - vera bussola Ideologica-emotiva per I quotidiani del Centro-Sud - ogni qualvolta, e cioè ogni 73

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