giovane critica - n. 28 - autunno 1971

lo stretto di Tiran e ripone al popolo egiziano la questione della dignità nazionale In tutta la sua acutezza. Qual è. peraltro. Il bilancio della politica di unificazione araba del regime nasseriano? Questa politica è stata intrapresa nello 6tesso spirito della politica di • unità nazionale • in Egitto, cioè conformemente agli interessi generali della borghesia di Stato nascente Essa si è appoggiata sulla parola d'ordine • unità di tutti gli arabi contro Israele •. allo scopo di mobilitare sotto 1a direzione del potere egiziano Il potenziale economico e militare del mondo arabo. Secondo questo schema. ogni iniziativa patriottica che non si sottomettesse strettamente alla strategla di insieme (e, perciò, ne rimettesse in causa l'egemonia) del quartiere generale egiziano della • lotta contro Israele • era considerata come una forma di tradimento verso la liberazione della Pale• stina e della rinascita araba. Sulla traccia delle grandi vittorie del regime, nel corso degli anni 1956-58, l'idea.forza dell'impresa d'unificazione araba è divenuta la seguente: l'atteggiamento nei confronti di Nasser e della sua politica costituiva il pegno della fedeltà all'ideale unitario arabo. il criterio che permetteva di distinguere, senza appello, i partigiani dai nemici dell'unità La pressione ideologica formidabile esercitatasi a partire da quest'epoca. contro i movimenti patriottici arabi autonomi. ha sempre avuto questa tesi come giustificazione suprema, fossero questi movimenti di estrema sinistra. cioè animati da gruppi o partiti che si reclamavano al marxismo (ad esempio il Pc siriano o irakeno). o fossero anche nazionalisti piccolo-borghesi che resistevano alla tutela nasseriana (esempio: certe frazioni del Partito Bass. in certi momenti: li regime del generate Kassem in lrak). Questa pressione. nell'insieme. ha portato al discredito delle formazioni di estrema sinistra. che si presentavano come forze di opposizione a1 nasserismo senza tuttavia proporre alle masse arabe una via radicalmente rivoluzionaria in cambio. Essa ha condotto. peraltro. a scissioni plU o meno Importanti in seno alle forze piécolo-borghesl nazionaliste. a seconda che certe tendenze sceglievano la sottomissione al potere nasseriano mentre invece altre resistevano al suo predominio e cercavano con maggiore o minore convinzione, ma mal con successo. di sottrargli la fiaccola dell'unità araba antl,sionista. Questo è il vuoto politico che, a poco a poco. l'Egitto cercava dl creare nel mondo arabo attorno al potere nasserlano. Le masse popolari arabi, cominciarono. In effetti. a porre In Nasser una fiducia molto pl(J grande di quanto non ne ponessero nelle forze politiche locali che si rivolgevano 70 loro (eccezion fatta per il Maghreb e. per un breve periodo, per l'lrak di Kassem). Ma il risultato di una tale politica non poteva essere che disastroso, poiché il potere egiziano non offriva a quel tempo nessun orientamento politico concreto all'entusiasmo dei popoli arabi e al loro bisogno di partecipare alla lotta contro Israele e contro le diverse forze imperialiste della regione. Domandava di accordargli fiducia e di attendere passivamente. poi di sostenere tutte le sue inlzlative. E quando erano loro a prendere dalle iniziative autonome, che spesso si reclamavano ad esso. metteva tutto in opera per spezzarle. In Siria. dal 1958 al 1961. tutte le organizzazioni politiche che avevano rifiutato di sclogliersl. tutti i raggruppamenti studenteschi e operai di slnlstra. numerosissimi democratici e progressisti, passeranno il periodo di unione sirio-egiziana in prigione o nella clandestinità - laddove le istituzioni politiche • unitarie • della Rau erano prese d'assalto dalle forze polltiche piU tradizionali - e le masse passavano. in brevlssimi anni. da una gola delirante a un'amara disillusione. Nel 1959. il regime nasseriano appoggerà un tentativo abortito di colpo di Stato contro il regime di Kassem. sostenuto dalle forze di sinistra. in lrak; poi, appoggerà moralmente l'installazione in questo paese. nel 1963, di un regime fascista responsabile dell'assassinio di parecchie decine di mlgllala di comunisti e democratici. Nello Yemen. intervenendo per sostenere il regime repubblicano sorto dal colpo di Stato del settembre 1962, il corpo spedizionario egiziano si è comportato come in un territorio conquistato disprezzando la popolazione locale e alienandosi gli elementi yemeniti avanzati; ha condotto una guerra classica contro le forze realiste retrograde appoggiantesi sul denaro dell'Arabfa Saudita e sul mercenari europei, si è lentamente impantanato in un ambiente politicamente e geograficamente ostlle e ha dovuto, in fin dei conti, ritirarsi senza gloria e riconoscere la vittoria appena camuffata delle forze reazionarie. Nel frattempo la guerra ha minato una parte del potenziale militare ed economico egiziano, scosso il prestigio dell'esercito egiziano nel mondo arabo e ha facilitato a Israele la preparazione dell'aggressione del giugno 1967. Nello stesso periodo, il regime ha dato la sua cauzione alla creazione de11'Qlp, organismo palestinese dipendente dal sussidi della lega Araba e inquadrato da burocrati, da cui l'Eserclto di liberazione è stato organizzato secondo le norme di un esercito classico con lo scopo di recuperare Il movimento di liberazione nazionale palestinese autonomo che Al Fath cominciava a dirigere verso la lotta popolare in Palestina. Lungi dal contribuire a rafforzare 11 movimento, questa poll-

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