della capacità di agire Indipendentemente da lul. Ecco perché milioni di egiziani. uniti attorno alla sua bara. si sentivano soli. Come è potuto accadere che le masse popolari egiziane, il cui senso nazionale e la cui dignità Individuale si sono lnco• testabllmente sviluppate nel corso del periodo nasseriano, non abbiano conquistato una libertà e un'Iniziativa autonoma plU grande, e che al contrarlo esse siano state politicamente mutilate e ridotte all'impotenza? In realtà la politlca nasserlana ha sistematicamente represso questa libertà e questa Iniziativa. Dal 1952 al 1954, il regime peraltro, agli occhi delle masse. ha preso soprattutto Il volto della repressione. Esso era francamente impopolare. Nel marzo 1954, stava per essere rimesso In questione da una frazione degli • Ufficiali liberi •. alleata a uomini politici liberali del vecchio regime. Questo tentativo si avvalse dell'appogglo entusiasta di tutte le organizzazioni politiche di sinistra e. In llnea generale. dell'opinione pubblica. Nasser venne deriso nelle strade. Insultato dagll studenti nell'Università del Cairo. Nel corso dei due primi anni del regime. in effetti. suo solo vanto era aver smantellato tutte le forze politiche che avevano giocato un qualche ruolo nel movimento anti-imperiallsta egiziano. Come contropartita, gli occupanti britannici ave• vano finito con l'accettare di ritirare le loro ultime truppe dalla zona del Canale. A partire dal 1955, il volto del regime muta e comincia il suo periodo di gloria; ma Il sistema di repressione Interna, lungi dall'allentarsl. sl rafforza costantemente. Da una parte. 1 servizi di pollzla moltlpllcano dappertutto i loro tentacoH. spiano, minacciano, seminano Il sospetto e 1a demoralizzazione. D'altra parte, dopo aver smantellato le organizzazioni popolari autonome, Il potere crea nuove organizzazioni potltlche per re• cuperare le aspirazioni diffuse delle differenti classi soclali e canalizzarle nel quadro del regime, Isolandole le une dalle altre. schernendo la loro spontaneità e la loro creatività, insomma, Impedendo che esse si trasformino In una corrente autonoma di massa. Gli abitanti delle campagne devono Ignorare I movi• menti di rlvolta degli abitanti di città e viceversa; le masse diseredate, gtl operai. gli studenti, devono Ignorare le loro rispettive aspirazioni; da un vlllagglo all'altro. da una facoltà all'altra, I contatti devono essere Interrotti. Solo Il potere. a1 vertice. riassume tutti I fili. detiene un punto di vista d'assle• me e una capacità d'Iniziativa su scala nazionale. Persino nel momenti di grande pericolo nazionale - du• rante l'estate 1956 e durante la primavera 1967 - Il regime ha represso ogni Iniziativa popolare veramente Indipendente e ha lasciato le masse popolari, Ideologicamente mobilitate contro Il nemico. senza direttive politico-milltarl, senza inquadramento offensivo. cioè impotenti a partecipare ai grandi avvenimenti nazionali che si svolgevano senza di loro. Pur rispondendo dunque ad alcune aspirazioni nazionali delle masse, il potere spezzava U loro movimento e la loro riflessione di classe. Se la prendeva con i bersagli principali dell'odio popolare - gli israeliani. gli inglesl e I francesi. I dirigenti di un tempo - riportando delle vittorie, ma senza far ricorso all'iniziativa colletti\!a delle masse e. se si dava il caso. reprimendola. Esso captava 1a loro riconoscenza e la loro ammirazione. pur ridu• cendole all'impotenza. La repressione di ogni espressione politica autonoma è stata eretta a dottrina ufficiale del regime. giustificata dalla necessità di evitare ad ogni costo la lotta di classe nel quadro nazionale. L'iniziativa propria delle masse - pur al livello della lotta anti-imperlalista e antl-sionista - non poteva in effetti non suscitare l'iniziativa. in senso contrario. delle classi possidenti egiziane: cioè sviluppare la lotta di clas· se. Per il potere. ciò significava ineluttabilmente l'indebolimen to e la paralisi del movimento nazionale nel suo insieme. Allontanando le masse dalla politica. il potere voleva presentarsi come il depositario dell'unità nazionale, e. perciò stesso. mirava a paralizzare ogni riflessione di classe da parte delle masse lavoratrici. A questo modo faceva loro accettare la loro alienazione ideologica e politica come una necessità nazionale. inducendole a pensare che la perdita della loro libertà di classe era la condizione della conquista della loro dignità nazionale. Il potere ha dunque efficacemente represso il movimento dt massa nella misura in cui ne ha recuperato le speranze. D'altra parte questa alienazlone era presentata come condizione della • vla egiziana verso Il socialismo • cioè l'egizia• nlzzazione e la nazionalizzazione del principali mezzi di produ· zione. Il potere riduceva cosi Il socialismo, al quale aspìravano larghe masse egiziane. a una serie di misure amministrative. a un obiettivo realizzabile •dall'alto~. indipendentemente dalla lotta di classe e da qualslasl Iniziativa popolare. Le masse si apprestavano dunque a cessare di agire e di pensare per conto proprio in ciò che concerne le grandi opzioni politiche del paese: lotta anti-ìmperialista e lotta antl-capltalista. La questione da porre è quella di sapere chi ha beneficiato. In queste condizioni. della confisca di tutte le Iniziative popolari da parte del potere di Stato. Per rispondere a questa domanda, bisogna risalire alle circostanze storiche nelle quali Il regime nasserlano è stato Instaurato. Nel 1952, tutte le classi della società egiziana, ad eccezione della classe locale dirigente, erano sottomesse - 67
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