giovane critica - n. 28 - autunno 1971

arabi, e Innanzi tutto il popolo arabo palestinese. non hanno piU il diritto di vivere liberi sul suolo della Palestina. Ogni poi/Ice di suolo è stato strappato al popolo palesti• nese con la forza Lo sviluppo della colonia sionista. dopo la Dichiarazione Balfour nel 1917, è stato garantito dal fatto di essersl awalsa, con l'aluto imperialista. di una capacità di repressione superiore alla capacità di resistenza del popolo palestinese e dei popoll arabi solidali con la sua resistenza. Gli arabi. che hanno investito tutta una parte della loro personalità storica comune In Palestina, non avevano cosi neppure il diritlo di calpestare llberamente il suo suolo. Cli abitanti della Palestina erano, in questo modo, spossessati della loro idealità nazionale e della loro dignità di uomini. Israele è un conquistatore straniero che da una parte in• tende liquidare il popolo arabo palestinese e d'altra parte in• stallarsi definitivamente, con la forza. nel cuore del mondo arabo, imporgli la sua superiorità culturale e tecnica e spez• 1are sistematicamente ; suoi slanci liberatori e unificatori. lsraete significa ogni arabo, in quanto arabo, permanentemente mutilato La disfatta degli arabi di fronte a Israele ha comportato due conseguenze; nell'immediato. ha accentuato la loro impotenza e la loro divisione, sotto il colpo dell'amputazione da loro subita: a pili lunga scadenza, costituiva una sfida comune cosi totale da rafforzare 1a loro unità combattente. in quanto arabi. contro questa sfida, divenuta il perno di tutto le oppressioni straniere che si Intersecavano nella regione. Nel 1955-56.gli arabi cominciavano a stento a scuotersi il torpore della disfatta. A Gaza i primi commandos palestinesi riapparivano e nell'insieme del Machrek il movimento anti•lm• perialista e anti•sionista riprendeva respiro: venivano sparate le prime fucilate della rivoluzione algerina e il movimento nazionale del Maghreb riportava alcuni successi. Ma nessuna vittoria decisiva, nessuno sconvolgimento, nessuno slancio arabo unitario. La speranza. soltanto. emergeva prepotente. Quello è il momento In cui la nazionalizzazione del Canale di Suez e la sfida egiziana alraggress1one tripartita sconvolsero il tempo arabo, precipitando il ritmo delle cose e dando al mondo arabo I suoi primi trionfi. lo scacco politico dell'aggressione tripartita è lo scacco del triangolo che opprimeva l'insieme dei popoli arabi, e innanzi tutto del nemico sentito come tale da tutti gll arabi: Israele. Israele è apparsa. in occasione di questa aggressione. come uno strumento di inter• vento diretto contro ogni paese arabo In procinto di liberarsi dalla tutela straniera. cioè come un gendarme al servizio degli imperlallsti delle regioni. L'Egitto diventava cosi Il rai>- presentante dell'lnsleme degli arabi di fronte alla minaccia 66 israeliana. Il polo unificatore di tutte le energie arabe in via di liberazione. Da cui l'esplosione di gioia febbrile. di entusla• smo militante. di Immaginazione e di iniziativa nuove. su tutta l'estensione del suolo arabo. In Giordania: la spinta democra• tlca palestlno.glordana massiccia: In Siria: te vittorie nazionaliste di sinistra: in lrak: la rivoluzione del 1958: nel Libano: la rivolta antl•americana: nella Penisola Arabica: I movimenti anti• imperialisti sowerslvi: nel Sudan: una nuova tappa dì mobili• tazione popolare; In libia: l'awio della azione popolare contro le basi straniere: nel Maghreb: attorno all'estendersi della rivo• luzione algerina. lo slancio del movimento patriottico. l'Egitto è per tutti il centro di Irradiamento e il punto di riunione. un riferimento e un criterio. Come tale cristallizza le speranze della rinascita e dell'unificazione araba. L'unione siroeglzfana. nel 1958. è un momento di glola Indescrivibile. In particolare nel Machrek. Nasser restituiva Infine l'Egitto al mondo arabo, a conclusione di una lunga assenza impostagli dall'imperialismo britannico. assenza che era stata crudelmente sentita dagli altri popoli arabi. D'altra parte. l'Egitto è sempre pili il grande paese•fratello. ta principale potenza industriale e militare. il polo del progresso tecnologico e scientifico arabo. Attraverso la via egiziana gli arabi entrano nel mondo contemporaneo. Fino a quel momento. i complessi idraulici, siderurgici e chimici, i missill e gll ap.. parecchi a reazione. erano stati appannaggio esclusivo e terrl• ficante delle potenze Imperialiste, I segni dell'inferiorità araba, i mezzi per scacciare e umiliare I popoli arabi. D'ora innanzi, in Egitto. si trovavano in mani arabe. si trasformavano in mezzi per risollevare la testa. per parlare agli altrl da pari a pari. Mediante l'Egltto, gli arabi gustavano la fierezza di un em• brione di potenza araba. Queste sono le conquiste che Nasser ha personificato agll occhi del popolo egiziano e a quelll del mondo arabo tutto. Ma perché queste conquiste si erano identificate in lul, come persona, e perché la sua morte sembrava rimetterle tutte in causa? Perché I popo11arabi hanno sentito in quel momento una profonda angoscia e quasi un·1ncapacità a esaminare l'avve• nlre dopo di lui? Il popolo egiziano tutto Intero. riunito nelle strade delle città o nelle plaue del villaggl cominciava a rendersi conto di aver veramente rimesso la sua responsabilità politica. la sua volontà, la sua Immaginazione, tra le mani di Nasser. in cambio della fierezza che Nasser gli aveva fatto ritrovare. Attraverso questo sentimento di riconoscenza frammista a impotenza. Il popolo egiziano faceva spontaneamente Il bilancio del nasserlsmo. Nasser era l'uomo che lo aveva Innalzato a una nuova dignità - ma che 1o aveva, nello stesso tempo. privato

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