l Nasser sarebbe perciò apparso come colul che, pur spezzando lo slancio popolare del dopoguerra, avrebbe sfidato questi nemici e tratto l'Egitto da11'umiliazlone e dalla stagnazione, travolgendo a1 tempo stesso I privilegi e 1e abitudini arcaiche della classe dlrlgente locale e l'edlflclo delle tutele straniere sul quale questa classe si appoggiava. Nel 1955 egli riconosce la Cina Popolare e fa una prima ordinazione di armi alla Cecoslovacchla, andando oltre l'orizzonte occldenta!e sino a quel momento Imposto all'Egitto. Già riconosciuto a Bandung come una personalità Internazionale, egli diventa. Il 26 lugllo 1956. giorno in cui annuncia 1a nazioni:~llzzazlonedel Canale di Suez. un eroe su scala dei tre continenti oppressi. In occasione dell'aggressione tripartita, israeliana, inglese e francese. Nasser tiene duro ed esce politica• mente vincitore dello scontro. acquistando cosi nel mondo arabo la statura dei grandi conquistatori del passato. In pochi anni, l'Egitto aveva conquistato la sua indipendenza polltlca, la sua dignità nazionale e un Irradiamento internazionale di prim'ordine. Dall'alto di questa nuova tribuna. e mediante la voce di Nasser, si accingeva a presentarsi d'ora in poi come il principale avversario di Israele; a cacciare gli Inglesi e I Francesi dalle posizioni economiche dominanti che essi occupavano sul suo suolo: a respingere le pressioni americane che tendevano, nel Igs1-ss, a imporre la Dottrina Eisenhower al Medio-Oriente cosi come, nel 1959, a respingere le pressioni del Sovietici da cui aveva tuttavia ricevuto un prestito considerevole e un contratto di finanziamento e dl assunzione di totale responsabilità tecnica del primo pezzo della diga di Assuan: nel 1960. era la volta delle pressioni del Tedeschi dell'Ovest. respinte nel momento in cui essi tentavano, mediante una negoziazione per 11 finanziamento del secondo pezzo della diga, di acquisire un diritto di controllo sul bllanclo egiziano. Sul plano interno, Nasser si accingeva a demollre la classe dirigente dal suo pledlstallo. sottraendole, passo a passo. I suol poteri politicl ed economici e ridando all'economia egiziana, per un po' di tempo, un certo dinamismo, la riforma agraria, l'umiliazlone pubblica dei grandi proprietari che tentavano di resistere con le armi alla !Imitazione della loro proprietà, cui fece seguito la serie dl nazlonallzzazlonl delle banche e società Industriali e commerciai! egiziane. furono avverlte dal popolo come proprie vittorie, poiché met• tevano fine al prestigio e alla potenza di coloro su cul si era concentrato Il suo odio di classe. Tutte queste misure, accompagnate da riforme soclall. miglioravano le condizioni di lavoro di certe categorie di lavoratori. affermavano la dignità lndlvlduale degli egiziani delle classi povere. Questi ultimi venivano t,attl da una società stagnante ancora presa in un filo di 1Jbbedienza semi-feudale e lanciati in un mondo in cui l'lndivlduo si liberava dalla maggior parte delle costrizioni pre-capitalistlche e si ritrovava padrone della propria persona. Agli occhi di ogni contadino, di ogni operaio, di ogni bottegaio, di ogni studente. Nasser era apparso come colui chP aveva consentito una rivincita, sulle persone e le istituzioni. straniere o locali, che lo avevano vessato e come egiziano e come lndivlduo. Il mondo arabo di cui Nasser si accingeva a personificare la volontà di unità, era in quel momento attraversato da due correnti contraddittorie. Da una parte, una tendenza alla solidarietà e alla unificazione, che si appoggiava sulla lingua araba e su affinità culturali profonde cui dava impulso l'interesse di costituire, di fronte agli oppressori stranieri. una comunità polltica ed economica incomparabilmente plu potente di ognuno del paesi arabi preso individualmente. Dall'altra parte, una tendenza alla divisione che scaturiva dalrinteresse delle grandi potenze straniere ad approfondire e a perpetuare le barriere divisorie Inter-arabe spezzando i legami economici, ancora fra gili, tessuti tra le differenti regioni di un mondo arabo ancora pre-capitalistico. In particolare a partire dalla prima guerra mondiale e dalla tutela congiunta degli Imperialisti inglesi e francesi. a quel tempo Imposta al mondo arabo, queste barriere divisorie sono state consacrate dalla costituzione di Stati. di classi politiche dirigenti e da correnti di scambi economici, distinti g!i uni dagli altri e separatamente legati alle metropoli dominanti. la tendenza all'unità del mondo arabo si è, ciò nondimeno. affermata ogni qual volta uno o piU popoli arabi riportavano delle vittorie su nemici non-arabi: gli altri popoli arabi sentivano queste vittorie come loro e ne facevano oggetto di mobilltazione. Questo è stato il caso. In particolare. delle rivoluzioni arabi posteriori alla seconda guerra mondlale, delle prime tappe della Rivoluzione Palestinese del 1936-39 e del movimenti popolari anti-lmperlalisti successivi alla seconda guerra mondiale. Viceversa, la tendenza al particolarismo, alla disunione e all'Impotenza si rafforzava all'indomanl di una grande disfatta subita da uno o plU popoli arabi. Questo è stato Il caso. In particolare. della disfatta dei resistenti, del volontari e degli eserciti arabi, nel 1948-49. di fronte all'esercito Israeliano. la creazione dello Stato di Israele è senza alcun dubbio la plU cocente delle disfatte che Il mondo arabo nel suo insieme abbia subito da parecchi secoli. Questo Stato è fondato sul sedicente • diritto • degli ebrei - e del soll ebrei - a vivere In Palestina. Ne consegue che gll arabi, In quanto 65
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