simo, aspettavano un redditus dalle terre sulle quali avevano il dominlum. L'azienda deve accantonare profitti. Anche quella socialista avrà da fare i conti con l'aumento della popolazione. E chi darà da mangiare alle nuove bocche se le aziende non saranno ingrandite e perfezionate In anticipo? Chi penserà ad aumentare la produzione? Non si può farlo che investendo. ma che cosa, se non profitti? Non è proprio il caso di gridare: retro Satana, al profitto. Speriamo che le aziende socialiste facciano molti profitti: altrettanto piU rapido sarà 11progresso umano. Quello che si deve evitare è !'appropriazione Individuale o di gruppo e soprattutto ex.tra.aziendale del profitto. Esso deve restare In ditta per lo svUuppo di quest'ultima o per rendere servizi civili a chi lavora nell'azienda. Il crimine socialista In Russia non è dipendente dal fatto che quell'imprese lavorano per Il profitto. ma dall'altro fatto che lo Stato glielo porta via. Ciò deve essere assolutamente evitato se si vuole che l'azienda cominci ad impostarsi sopra una base socialista: I suol profitti verranno impiegati nel potenziamento aziendale nell'Interesse del consumatori, ossia della Società. Del resto, anche le aziende sovietiche hanno sempre lavorato per Il profitto. Dove la trovano la ricchezza, Stalin e successori onde alimentare Il grande sviluppo Industriale del loro paese? Certo che come fatiche e vite umane è costato almeno Il quadruplo di quanto avrebbero speso I dannati capitalisti. Ne è prova Il fatto che il Giappone, con metà popolazione dell'Urss. tra dieci anni produrrà ancor plu dell'Urss stessa e senza Il bisogno di massacri Interni, né di Imporre un rigido regime di norme statali sul lavoro. E' noto però che, né il rapido consumo delle vite umane In pochi anni, né il lavoro forzato. furono sufficienti ad Incrementare lo sviluppo dell'apparato produttivo sovietico. Occorreva anche Il • liquido • od il surplus del beni prodotti nelle altre aziende, ossia il profitto onde Iniziare od Incentivare nuove Imprese. 12. • le tesi di Schumpeter sul crollo del capitalismo •, che presenterebbero • sconcertanti analogie con certe posizioni di Aizzi., noi. le sosteniamo da oltre 30 anni e non troviamo proprio che • siano state largamente smentite dal fatti •. Per noi. fascismo e new deal erano già un parziale sotterramento cepltallsta. Mussollnl che vuole Indennizzare I depositari della Banca di Novara a spese dell'Erarlo poco dopo l'ascesa al potere. à uno degli lnnum~revoli fatti che I critici Imposero e continuarono ad imporre In crescendo nonché in contrasto con le regole del liberalismo. Ormai ci sono soltanto i socialisti svedesi. ottimi liberali nella pratica economica. che lasciano andare in malora le aziende rivelatesi inca9aci. Quel paese però va molto meglio di quelli ove lo Stato colma regolarmente I bilanci delle aziende deficitarie o ne assume la gerenza continuando a produrre in perdita. Il capitalista fallisce se è incapace. Nessuno di loro insiste nel reggere aziende regolarmente deficitarie. Questo onore dl far andare aziende dimostratesi incapaci lo lasciano ai politici accampati nello Stato appun10 perché sono degli anticapltalisti. Il fenomeno dell'intervento statale nell'economia ed il suo crescendo è riconosciuto da tutti, ma ciò non comporterebbe lo scalzamento continuato delle basi del sistema economico socialista. Eppure. anche Laurat. che non condivide le mie previsioni sul futuro del Collettivismo Burocratico. recentemente in Critica Sociale parla di .. transcapitallsmo • negando che l'attuale Società sia ancora capitalista. Pei nostri critici invece. 1e tesi di Schumpeter degli anni 40 • sarebbero state largamente smentite dai fatti! •. Ouall?? Ci terrei anch'io a conoscerli. Col new deal. in America si giunse a rinnegare materialmente il capitalismo allorché si passò alla distruzione delle merci: ma non sarebbe successo proprio niente, nessuna apocalisse. dice Galbraith. Mi fa piacere sentire che Schumpeter vede in atto un'evoluzione organica dal capitalismo al Collettivismo Burocratico. Non confina quest'ultimo soltanto in Russia come fanno i nostri giovani critici. contempla il panorama economico mondiale da un osservatorio piU elevato. ma sbaglia secondo noi (e qui do ragione a Carlo) allorché ne fa colpa ai managers delle grandi ditte private. Essi sono infatti purl capitalisti di una direzione imprenditoriale allargata perché Il patron da solo non ce la faceva piU nel compito direttivo. I nuovi veri dirigenti soclall provengono prima di tutto dall'ambiente politico statale e dal partiti. Col tempo questo nucleo s'allarga, ma sono essi che per primi si sostituiscono gradatamente al capitalisti. Costoro comandano sempre meno allo Stato ed ubbidiscono sempre piu al suoi burocrati. Sotterrano lo Stato liberale e preparano quello totalltarlo. E senza saperlo procedono al lora suicidio morfologico senza accorgersi che l'ubbidiente burocrate di un tempo è diventato o sta diventando il loro padrone. E' la storia di don Rodrigo colpito da colera e del Grlso che lo deruba. E In America chi comanda??? Quelli che si rifugiano nelle fondazioni. oppure la Cla. Il Pentagono. le Società Segrete. 61
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