giovane critica - n. 28 - autunno 1971

Dietro quella teoria della Cisl c'era evidentemente un"ipotesi politica molto chiara. Si L'Ipotesi politica è quella di trovare per i la1,1oratori il massimo di 1,1antaggipossibili senza però mettere ln discus• sione le esigenze di sviluppo del sistema economico. Un discorso quindi che porta alla logica della legge quadro. della politica del redditi ... Certo, artehe l'ipotesi di accordo-quadro è abbastanza coe rente con questa impoMazione. che però - non bisogna dimenticarlo - ha al suo interno la capacità di liberare un poten• ziale dì iniziativa e di energie poi difficilmente controllablll coo un'azione centralfzzata. Tutta la polemica di quegli anni della Cgil (che sottolinea1,1a Il rischio dell'aziendallsmo e de: corporati1,1ismo,peraltro sempre presente nell'azione sindacale) sottovalutava l'enorme capacità di rottura che un'Iniziativa di questo tipo a1,1evaA livello di gruppo si forma1,1anomomenti di decisionalità che colnvolge1,1anocentinala di militanti sindacali rendendo sempre piU difficile una mediazione centralizzata della contrattazione Fu alla fine del '60 che. in costanza di contratto di lavoro. le federazioni dei metalmeccanlci lanciarono la battaglia degli elettromeccanlcl che è stata Importante sotto un duplice profilo: primo, ha rotto formalmente Il meccanismo di contrattazione, fino allora in uso; secondo, ha cominciato a porre la contrattazione. non plU In termini di concessione del padronato, ma sul piano di un rapporto conflittuale, con tutte le implicazioni di potere che questo fatto comportava. Si awiò. per il carattere di novità che ebbe quella 1,1ertenza.quella che ho prima definito 1a fase di competizione tra i sindacati e quindi l'inizio dell'unità di azione. La lezione degli elettromeccanici fu cosi ben capita che a tumo poi scesero in lotta tutti gli altri settori con risultati pi\J o meno equivalentl. Esaurita la tase dell'azione settoriale si fece il salto successivo, alla fìne del ·51 e all'inizio del '62. lo ricordo - allora ero segretario della Fim di Milano - che erano in sciopero ir quel periodo qualcosa ..o. me centomila metalmeccanici. SI tratta• 1,1adella prima azione In grande stile con uno scontro che an. dava al di là delle nostre rivendtcazloni economiche e delle possibilità delle azlend'e di sostenerle. ma in1,1est11,1a i rapporti con Il padronato e la natura stessa della contrattazione. La durezza degli scontri ci rese consapevoli che si poteva reggere con Il padronato un confronto di quel tipo solo con un rafforza. meuto progressivo del rapporti unitari. Ouelfa svolta va messa però In relazione soprattu,ro con una determinata evoluzione della congiuntura economica. In effetti si erano accentuati i 'llarglnl di disponlbllltè In 4 relazione ad una certa dinamica dello sviluppo. Non bisogna dimenticare però che negll anni dal '53 al '59 I risultati della contrattazione erano restati largamente al di sotto dei margini di produttività. all'interno del sistema. C'è da aggiungere che i primi risultati della contrattazione pro1,1ocaronoessi stessi be. nefici effetti moltiplicatorL Il sistema eoonomlco era in una fase di espansione e lamentava una insufficiente domanda rispetto al potenziale produttivo, per cui i risultati della contrattazione ebbero. credo. un eHetto di accelerazione dello s1,1Huppo. In che misura influi li e/Ima di " apertura a sinistra • In quel tempi? Certamente la fine del centrismo e l'apertura del dialogo tra sociallsti e cat1olicl, l'ipotesi stessa di un governo di centro-- sinistra influenzò un poco gli atteggiamenti e le scelte delle organizzazioni sindacali. Altrl elementi però corsero a mutare il clima del rapporti interconfederall: l'andamento della situazione economica interna, come abbiamo detto. l'esigenza del sindacato di trovare un ruolo ed un suo spazio (si trattava di por fine ad una condizione di precarietà) e, non ultima, la diml• nulta tensione e li1,1ello lntemazionate. Comunque. declsi1,10per la s1,1oltaè stato l'~wvio in certe organizzazioni - e quindi chiedo scusa Oelrimmodestia. nella Fim In particolare - del ricambio con un gruppo dirigente meno compromesso con le divisioni del passato. E' venuto avanti nella Ftm un gruppo dirigente piU preoccupato di contrapporsi al mondo padronale. con tutte le implicazioni che questo compor• ta1,1ain termini di unità d'azione, piuttosto che di arrestarsi nella difesa di vecchie prerogative nelle quali il plU delle volte non si riconosce1,1a, Per trovare un nuovo Impulso decisivo al rinnovamento delle strutture sindacai/ bisognerà attendere qualche annno, che sia cioè espi/cita l'Impotenza dell'Ipotesi riformistica contenuta embrionalmente nel centro-sinistra. Ml riferisco alla grande sta• gione del movimento studentesco. Il sindacato ha avuto un grande vantaggio dalla contestazione, soprattutto nella sua prima fase. quando essa non era anoora pittoresca e svagata. Oggi mi sembra - come si sta rivelando In questi ultimi mesi - che sia anche un po· degenerata per la mancanza di obiettivi politici precisi e quindi di consenso di massa. Ma nel periodo In col si rl1,1elòcarica dl contenuti politici. anche se essi erano talvolta contraddittori. la contestazione ebbe sul sindacato un Influsso enorme e rappresentò un aiuto note1,1oleper le forze che puntavano chiara• mente ad una sburocratizzazione e ad un cambiamento degli obiettivi all'lntemo del sindacato. Fu un momento di presa di

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