giovane critica - n. 28 - autunno 1971

lia dell'ottavo plano un celebre scienziato sovietico (Dorodniksyn) aveva rilevato l'Inferiorità qualitativa del calcolatori sovietici rispetto a quelli occidentali ed aveva consigliato di importarli o di concludere accordi con Imprese occidentali per colmare Il distacco. !! consiglio è stato seguito ma con scarsi risultati e perché è dlfficlle Importare dall'Ovest un bene che ha anche carattere mllltare e perché Il tentativo di un accordo con l'lbm Americana è fallito (pare per interferenza della Casa Bianca) proprio negli ultimi mesi del 1970. La notoria arretratezza qualitativa dei sovietici permane. dunque, In questo settore vitale e d'avanguardia. Se queste considerazioni sono esatte appare chiaro che tutti I nodi di fondo del sistema sovietico permangono Irrisolti. 3. Non sembra che Il nono piano riuscirà a sciogliere questi nodi. Innanzitutto malgrado le declamazioni di Kossighln sulla superiorità del • Soclalismo • di marca sovietica i ritmi di sviluppo dell'economia appaiono, come notava la compagna Lisa Foa. alquanto distesi e non presentano pili nulla di eccezionale. La produzione agrlcola dovrebbe aumentare del 20-22%, quel• la industriale del 42-46¾, le remunerazioni degli operai e degli impiegati del 20-22% e la produttività del 36-400/o; In genere cl si colloca al di sotto del rlsultatl e/o degli obiettivi del precedente plano. Il settore Industriale B si dovrebbe sviluppare ad un ritmo leggermente superiore a quello primario (44-48¾ contro 41-45%) Il che non modifica In sostanza I termini relativi della vecchia sperequazione: a ragione Il Boffa, che pure è un filo-sovletlco, non prevede un roseo avvenire per Il consumatore russo. tanto plO che le paghe nell'industria aumenteranno del 20% circa contro Il 40% degli Investimenti, e gli elementi prima Indicati (sperequazione operai Impiegati, parte di leone del secondi nella ripartizione degli Incentivi, mercato nero ecc.) permangono a tutto danno della grande massa dei consumatori. Non sono, Invece, d'accordo con la compagna Lisa Foa allorché rileva che la vecchia sperequazione tra II settore A e 8 del• l'Industria si starebbe modificando In uno squilibrio tra i beni di consumo durevoli e quelli necessari. In realtà abbiamo rilevato come Il settore A conservi un peso preponderante (relativamente) anche nel nono piano ed inoltre an. che per I beni di consumo durevoli le prospettive d'Incremento non sono (sempre In termini relativi) cosi brillanti come potrebbe nmbrare. Prendiamo. Infatti. I due beni di punta In questo settore: l'automobile e la caisa. Per Il primo prodotto si prevedono per il 1971, oltre un milione di autoveicoli prodotti di cui però 560 0000 autocarri e 513 000 automobili: il peso della produzione .. primaria • per• mane dominante nel settore e questa impressione è accentuata dalla notizia che la stampa diffonde mentre scrivo (giugno 71): l'Urss ha stipulato un affare tipo Fiat con un'impresa americana per l'impianto di una enorme fabbrica di autocarri, l"importo delle operazioni sarebbe di t 300 milioni di dollari. Anche ammettendo che la produzione di automobili aumenti notevolmente (e la cosa è da vedere) l'Urss rimarrebbe sempre per livelli produttivi in rapporto alla popolazione assai indietro rispetto al paesi di capitaBsmo avanzato. ed inoltre lo scarso aumento delle remunerazione da lavoro fa supporre che difficilmente questo bene perderà Il carattere di consumo di lusso aperto ai componenti dei ceti socialmente privilegiati (burocrati e tecnocrati). Non a caso di recente si è cercato di ammonire il consumatore medio russo sui pericoli di una diffusione massiccia dell'auto di tipo occidentale. Per ciò che concerne la casa, la fame arretrata del consu• matore russo è enorme. Nel 1958 c'era una disponibilità dì mq. di costruzioni urbane per abitante leggermente inferiore rispetto al 1928 ed anche l'ultlmo piano, come si è visto, è fallito. Anche ammettendo che l'obiettivo del nono sia realizzato rimarrà ancora parecchia • fame • da saziare ed Inoltre la stessa riuscita del piano è a dir poco problematica. Kossighin infatti ha detto chiaramente che Il settore edilizio non può attendersi nuo• va forza-lavoro e deve realizzare li piano con un netto aumento della produttività. Ora. però. la produttività è uno del punti deboli del sistema. Proprio nel settore delle costruzioni il vecchio piano è mancato clamorosamente In questo punto (solo Il 22% In pfU In cinque anni). Tocchiamo qui uno del punti nevralgici del piano quinquennale: l'aumento della produttività: anche qui pur am• mettendo che la produttività cresca del 38¾ nei prossimi cinque anni. siccome l'Urss è attualmente ad un livello inferiore del 20-30% a quello italiano (che è alla coda dei paesi neo-capitalistici) e siccome è da prevedere che l"Occldente non rimarrà fermo (salvo la possibilità di crisi economiche che però. sia pure per cause diverse. non sono da escludere neanche per l'Urssl ne verrebbe come conseguenza che, anche nel 1975, la Russia si troverebbe alle spalle del paesi neo-capitalistici e comunque net• tamente al di sotto della loro media. Ciò per un paese che è la seconda potenza politica, militare, industrlale e scientifica del mondo è un risultato piuttosto magro. L'obiettivo, tuttavia, per quanto non risolutivo del vecchi problemi appare di dlfflcillsslma realizzazione. Kosslghln ritiene necessario a tal fine ridurre le pause sul lavoro che adesso as49

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