mente (anche se talvolta spontaneamento) in determinate situa• z1oni di classe Queste situazioni di classe vanno conosciute. e questo è un compito dell'avanguardia Un3 analisi di classe pertmente deriva proprio dal livello di conoscenza diretta. politica, delle situazioni particolari di classe e dalla capacità di teorizzarne le condizioni con riferimento alla situazione generale di classe. E' quanto è già accaduto, faticosamente, In alcune fabbriche e in qualche quartiere: con i • proletari in divisa•: con I carcerati; con gli intellettuali e la loro condizione Il trionfalismo propangad1st1co,che rischfa di ridurre una politica a Ideologia. viene distrutto dalla necessità di mostrare alla luce del sole i - prodotti • di un lavoro politiCO'. perché parlare di organismi di massa non è come parlare delte masse: delle masse si può dire, al limite. tutto ciò che si vuole. C'è stato uno scontro d, piazza notturno? Che cl vuole a dire e a scrivere su un giornale che la partecipazione popolare e proletaria è stata fortissima. che migliaia di proletari hanno partecipato allo scon• tro, ecc ? Non è forse vero che di notte tutti I gatti sono bigi? Ma un organismo di massa, invece, è qualcosa di determinato· o è una forza reale delle masse. oppure è una palese bidonata che svergogna ravanguardia che tenti di accreditarlo per amore minoritario. gruppistico (ermafrodita direi) delravanguardia stessa Anche se li livello della discussione politica al convegni di • Lotta continua • non è stato ampio né esauriente. tuttavia è stato indubbiamente ricco. Non intendo affrontarlo in tutti i suol particolari: siccome i lavori dei convegni avranno una documentazione fedele e minuziosa net prossimo numero della rivista Comunismo. rimando ad esso chi voglia saperne di piU e meglio. Mi limiterò pertanto a dare rilievo ad alcuni punti che ml sono parsi i più importanti, a Introdurli e a commentarli liberamente. Il Mezzogiorno come contraddizione principale • Lotta continua •, come avanguardia organizzata che abbia già legami consistenti con masse di operai, contadini, disoccupati, nel Mezzogiorno non c'è ancora. e lo ha detto. Tuttavia a Bologna è arrivato un treno carico di militanti meridionali o che lavorano politicamente nel Sud. E il Sud ha dato al convegno due dei migliori intelVenti. Altro elemento importante per li lavoro politico di - Lotta continua• nel Sud: un buon numero, la maggior parte forse dell'avanguardia operaia del Nord. che è di • Lotta continua • e che è ben presente nella sua direzione politica. è formata da operai meridionali o comunque di zone sottosviluppate (Veneto, a esempio). Quel po' di lavoro che • Lotta continua • svolge fra gli emigrati all'estero finisce col fare capo, prevalentemente, a emigrati merldlonall. Credo che sia finito il tempo, ancora un tantino trionfali• 36 stico e spontaneistico. delle reazioni a fatti quali I moti insurrezionali di Reggio Calabria. Il giudizio di fondo che a11ora fu dato. al di là delle deformazioni avversarie e di alcuni modi precipitosi e indlvidualisticl con cui quel giudizio tu dato. era e resta sostanzialmente giusto: le ragioni che hanno spinto popolazioni intere alla rivolta sono ragioni di classe, muovono da condizioni materiali insopportabili Tuttavia. la spontaneità del moto entro questa dimensione di massa, primitiva e immediatistica è durata poco. Alrinterno di essa il fascismo (lo definisco cosi, in blocco e rozzamente. per comodità e semplicità di espressione) ha condotto il proprio gioco politico. favorito dalla vacuità e illusorietà del riformismo. identificato nel Sud come politica statale. e tollerato e strumentalizzato, forse oltre misura, dalle forze moderate col loro organico di professionisti della politica e il loro substrato clientelare, potente anche militarmente (basti pensare alla mafia). lo Stato italiano ha sin dalrunltà un • torto• storico nel confronti del Mezzogiorno: quello di avere premeditatamente e sistematicamente destinato al sottosYiluppo regioni che avevano condizioni di base e storiche migliori per una politica di SYiluppo. Per questa politica, anzi. Il Nord d'Italia si è valso della miseria del Sud. Sono cose che già si sanno per studio e voce di pochissimi intellettuali isolati. E che ora stanno diventando coscienza politica pili larga grazie a opportuni approfondimenti analitici che sono destinati, secondo me, a migliorare i1 livello di coscienza del Sud Ml riferisco. ln particolare. a uno studio effettuato da Edmondo Maria Capecelatro e da Antonin "-M1 - che sta per essere pubblicato da Samona e ;::,avem. · PiU In generale. credo che abbia ragione André Gunder Frank (Sul sottosviluppo capitalista, Jaca Book editore, 1971I nel sostenere che • il sottosviluppo come lo conosciamo noi, come lo sviluppo economico. sono prodotti simultanei e relativi dello sviluppo su vasta scala e di una storia di almeno più di quattro secoli di un unico sistema economico integrato: • Il capitalismo •. da un lato; e. dall'altro, che • nonostante ne risulti un concentramento regionale di sviluppo e sottosviluppo. ci sono anche settori sviluppati ln regioni sottosvlluppate e settori sotto-- sviluppati in regioni sviluppate (Il nero è mio n d.a.J come conseguenza dello stesso processo di un irregolare sviluppo capi• talista •. • La contr.addiri.one.....fca.-!!'..!.l!!PPeOsottosvllupRQ - nota ancora André Gunder Frank - può essere· associata alla contraddizione fra una classe e raltra •. lo ero e rimango d'accordo con la tesi secondo cui • è nella periferia (. ..] che ha luogo la prlnclpale lotta per l'emancfpazfone da questo sfruttamento e dal conseguente sottosviluppo•: e con la constatazione di fatto che • la lotta contemporanea degli
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