giovane critica - n. 28 - autunno 1971

collettiva dei militanti sul principi del leninismo; all'interno della propria tradizione Il gruppo dirigente poteva trovare il corrispondente nella campagna per il leninismo iniziata da Morandi nel 1949 come premessa per quella che ho chiamato la • bolscevizzazione • del Psi Ma non solo non c'è stato lavoro di massa dl questo tipo ma nemmeno un misero articolo di circostanze ci è stato dato di leggere sull'argomento. Forse lo scoglio è insuperabile per un partito che si autodefinisce con compiacimento • socialista di sinstra • e del • SO· cialismo di sinistra• ha attualmente la struttura. la mentalità. la collocazione, il metodo di lavoro. Il partito c?n questa sigla, con questa struttura. con questo metodo d1 lavoro e con questa collocazione intesi al recupero della tradizione e delle forze sociallste. è finito. Dopo il 7 giugno il socialismo si chiama Psi. dice con verità un manifesto di questo partito. Infatti non è questo Pslup che possa recuperare sul Psi ma semmai viceversa come del resto la cronaca politica documenta, perché il Psi recupera nel movimento ope. ralo con la maggioranza del quale ha rotture tattiche ma una convergenza strategica. Bisogna infatti spiegarsi. compagni del socialismo di sini• stra, perché la struttura organizzativa. I metodi di lotta, la li• nea strategica del movimento operaio hanno subito cambi di egemonia ma non sostanziali e irreversibili modifiche In 80 e più anni delta sua storia, perché In effetti non cl sia stata una nvoluz1one al suo interno: e Infatti le giovani generazioni che vedono le cose con occhi non compromessi si chiedono perché mai debba essere considerato riformista chi appunto allora si batteva per l'attuazione dello Statuto e non lo debba es• sere oggi chi si batte per l'attuazione della Costituzione, perché debba essere considerato riformista chi si batteva per l'uso democratico delle Istituzioni e non lo debba essere oggi chl sl proclama partito di governo. Nenni può essere personalmente uno sconfitto, ma non lo è II suo disegno strategico. che può camminare, e In effetti cammina, anche con altre gambe E non è detto che Nenni debba essere considerato il Turati della situazione e non semplicemente l'Andrea Costa che lo postula e lo prepara. Del resto Nenni stesso fia colto questa analogia, rendendosi conto che egli come Costa, pagava lo scotto della avanguardia che apre a maturazione un periodo strategico che cova nelle cose e che avrà varie e apparentemente imprevedibili fasi. li Psiup è stato 11partito della risposta alla fase storica che ha visto II primo Centro Sinistra e la benevola attesa del movimento operalo verso questa operazione, ma non può essere 11 partito della alternativa al neo-glollttlsmo. In questa prima fase Il partito ha assolto una lnsostltul28 bile funzione propagandistica che ha contribuito a smitizzare le illusioni collaborazlonlstiche presso la classe operala ed ha certamente contribuito ad aprire la strada alle lotte studente• sche ed operaie del 68-70. In questa fase Il partito, anche se in modo caotico ed approssimativo. cioè non con un lavoro di massa che maturasse la collettività dei compagni. ma con iniziative estemporanee ed individuali, aveva contribuito anche alla apertura di un lavoro di revisione teorica come premessa per la comprensione del Centro sinistra come crisi di tutto i1 movlmen• to operaio e del post•stalinismo come crisi di una determinata concezione del comunismo e dell'internazionalismo. Nella stampa del partito. nell'imponente ciclostilato prodotto da alcune federazioni e da iniziative capillari e di base. è possibile trovare !'anticipazione di molte delle posizioni poi presenti nelle lotte degli anni 68-70 ed anche precedentemente nella rlvoluzione culturale. Però questo multiforme lavoro di ricerca sulla realtà di classe, sulla organizzazione e sulla teoria non è valso a rifondare H partito nel complesso della sua base. del suo metodo di lavoro, della sua strategia e quindi a darci un partito di• verso dagli esempi storici di partiti di massa organici a una lotta per le riforme costituzionali. Fallendo a questo proposito Il Psiup. è fallita a tutt'oggi In Italia la possibilità di creare un partito di classe con dimensioni organizzative di massa e legami unitari col movimento reale che spezzasse 11nuovo blocco che si va costruendo tra movimento storico e neo-capitalismo. Ci furono certamente ostacoli oggettivi (dal limite azienda• le e sindacale delle lotte. all"atteggiamento della maggioranza del movimento operaio}, ma può accampare difficoltà oggettive chl coerentemente contro queste si è battuto, non chi le ha passivamente subite o avallate. La rlcerca va quindi condotta a livello della volontà e capacità politica ad essere il partito che apre una fase nuova della rivoluzione comunista in Italia. Questo il partito non lo è stato (ora teorizza che non lo vuole essere) e la corresponsabtlità ricade, seppure con mo, tivazloni diverse, su tutte le componenti storiche che lo com• pongono. l'attuale crisi del partito non è rappresentata tanto alla flne dallo stato miserevole In cui l'ha gettato la polltica della cerniera e del socialismo di sinistra, quanto dall'assenza di una alternativa al suo interno. Non può rappresentare questa una direzione che conosce solo lavoro parlamentare e di schieramento. che si fa gestire dalla parte plù retriva e vecchlo-soclallsta. che sopporta la maggior parte delle federazioni e delle sezioni ridotte a vita formale e l'assenza del partito dal centri determinanti per lo sviluppo economico ltallano e per la concentrazione operaia,

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