giovane critica - n. 28 - autunno 1971

del capitalismo piU moderno, da cui la tentazione ricorrente - e organica nella strategia del Pc! - di un fronte comune tra operai e plccoll padroni contro il capitalismo. Tutto questo si sorregge su un presupposto completamente sbagliato. Se prendiamo l'industria tessile pratese. sappiamo benissimo che se Marzotto. Lanerossl e qualche altro decidessero di mettere In crisi l'industria tessile pratese cosi come è strutturata. potrebbero riuscirvi In una settimana: basterebbe una grandissima tessitura con cinquemila telai moderni per creare uno sconquasso enorme in tutta l'industria tessile pratese. In effetti questo non è mal avvenuto. C'è anzi una grande attenzione del capitalismo moderno alle sorti dell'apparato industriale di queste zone perché si tratta di un apparato Industriale funzionale alle esigenze del capitallsmo. A Prato cl sono sedicimila tessitori per terzi. che poi sono operai cacciati dalle fabbriche che si sono presi un telaio o due telai, che lavorano venti, ventiquattro ore a1 giorno, utilizzando la moglie. I flgll. Questo permette al padronato plU grosso di scaricare su tutta questa massa di gente Il peso della ristrutturazione. dell'ammodernamento. Per quanto riguarda Il Meridione stiamo pensando. come sinistra del Pslup, all'organlzzazlone di un convegno a Reggio Calabria, • Reggio Calabria un anno dopo •. La scelta di Reggio Calabria owiamente non è casuale. costituendo il punto piU vistoso del fallimento della politica del movimento operaio itatlano. Con i compagni calabresi abbiamo chiarito che questo convegno non dovrebbe essere un convegno degli operai, dei contadini. dei disoccupati calabresi. Va assicurata una larghissima presenza di compagni operai della Fiat. det1e fabbriche del nord. della piccola e media industria toscana. dei delegati bracclantlll di tutta Italia. Dovrebbe essere un convegno preparato tirando dentro già nella sua fase dl attuazione tutte le forze che attorno a questi problemi si sono impegnate In questi anni. Giovane critica. Quaderni calabresi, in un rapporto estremamente aperto con tutti. Bisognerà cercare di andare in fondo perché da una parte c'è Il rischio di fare della semplice propaganda, dall'altra c'è il rischio di scadere in Illusioni tecnicistiche. economicistiche. e poi alta fine riformistiche, per cui li movimento operaio si mette lui ad individuare quanti posti di lavoro ci vogllono in provincia di Reggio Calabria, come vanno reallzzati, quanti ce ne vogliono In provincia di Cosenza. e cosi via, risuscitando a distanza di tanti anni una sorta di • Piano del Lavoro • che di per sé non significherebbe niente. Questa è un po' la situazione; il convegno dovrebbe essere lanciato pubblicamente nel prossimi giorni. Avremo modo di tornarci sopra. 21

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