Il Congresso di Bologna si è chiuso con una rottura della sinistra perché c'è stata una parte che si è schierata attorno • coloro che prese'1tarono la dichiarazione di voto del compagno Libertini e dall'altra parte un notevole gruppo di compagni schieratisi attorno all'emendamento presentato dal compagni di Firenze. In collaborazione con I compagni di Milano e di altre Federazioni. Nel Comitati Centrali successivi c'è stata una ricucitura delle varie posizioni. Lungo Il cammino di una omogeneizzazione delle posizioni di sinistra abbiamo avuto Il convegno sulle • lotte nel territorio • organizzato dalla Sezione dell'Isolotto (Firenze). la riunione della sinistra a Firenze. la riunione della sinistra a Roma. $1 è passati cosi dal no a Vecchietti. dal no all'attuale gruppo dirigente del Pslup, ad una posizione politica diversa e alternativa. da far avanzare non soltanto nel Pslup, ma all'Interno del movimento operalo. Divisioni e difficoltà rimangono tuttora. Per quanto riguarda Contropotere, in particolare, cl sono state posizioni diverse. Per quanto cl concerne noi abbiamo sostenuto che una sinistra nel Pslup ha valore se non si chiude nel Pslup, se diventa punto di riferimento per tutto Il movimento operalo, rifiutando qualsiasi schema di • corrente •, con una sua burocrazia e una sua disclpllna. Quando è uscito Il primo numero di Contropotere alcuni compagni hanno espresso preoccupazioni tattiche. dicendo: questo cl mette in difficoltà perché ci saranno le sconfessioni, lo scandalismo. e cosi via. Noi Invece abbiamo detto: che I compagni di MIiano facciano Il loro giornale se ritengono giusto farlo. tutti I compagni della sinistra delle altre province collaborino a questo giornale dando materiale, diffondendolo. Una sinistra seria che voglia essere un punto di riferimento non soltanto nel Pslup ha bisogno di essere estremamente articolata, perché estremamente articolate sono le varie esperienze. Che poi I compagni di Milano abbiano fatto uscire Il loro giornale senza aver chiarito molto bene tra loro I termini della prospettiva politica generale all'Interno della quale volevano collocarsi, dentro o fuori del Pslup poco conta. questo è un altro discorso ed è all'origine delle loro attuali dlfftcoltà. Direi che le divergenze all'interno della sinistra del Pslup consistono nel fatto che fra di noi cl sono alcunl compagni I quall ritengono ormai Inutile continuare a impegnarsi nel Pslup e vanno disimpegnandosene. pur guardando con simpatia coloro che decidono di affrontare questa battaglia; cl sono altri com• pegni I quall ritengono che la posizione della sinistra del Pslup debba; esclusivamente !Imitarsi a porre Il problema di una di• vena gestione del Partito. La situazione • un po' questa, per cui è veramente dlfflclle dire I che punto alamo anche come sinistra del Pslup. Anche là dove la alnlatra del Pslup gestisce Federazioni, Comitati Reglonall Importanti. cl troviamo di fronte a esperienze completamente diverse - da un lato. mettiamo. le esperienze del compagni del Piemonte; dall'altro quelle del compagni calabresi - perché si possa stablllre ln concreto se c'è una omogeneità di prospettive. Tornando a Contropotere, esso risente dal fatto di essere un gtornale che esce ad opera di un gruppo motto ristretto di compagni, minoranza all'interno della propria organizzazione di partito, con scarse esperienze concrete. E' quindi un giornale che fino ad oggi, fino al terzo numero, ha assolto egregiamente la sua funzione per quanto riguarda il far circolare esperienze. Idee - basterebbe pensare al servizio sulla Fiat. a quello sulla Cantoni e ad altri -, ma è anche vero che quando andiamo a ricercare nel giornale uno sforzo di sintesi. di tlnea politica, non lo troviamo. E' cioè un giornale nel quale molte volte ogni articolo fa storia a sé, e in cui manca una visione generale. D'a1• tra parte credo che non cl si poteva aspettare molto di plU dal compagni di Milano. Penso che nel momento In cui usciremo con Il giornale della sinistra saremo avvantaggiati dal disporre di plU forze. dall'avere collegamenti con un maggior numero di realtà, ma sono convlnto che data l'attuale situazione della slni• stra del Pslup alcuni degli scompensi che oggi troviamo In Contropotere Il ritroveremo Inevitabilmente anche nel giornale che faremo fra un mese, un mese e mezzo. PROTTI. Non possiamo staccare Contropotere dalla situazione generale del Pslup, testé descritta da SIivano. Dovremmo cioè considerare un momento non soltanto come è nata la sinistra nel Pslup negli uhlml mesi. ma anche quali forze si riconoscono In essa. quali forze hanno spinto per arrivare a questa sinistra. C'è tutto un arco di giovani forze, studenti, anche operai. che si sono riconosciute In Contropotere non tanto per il giornale. per quanto c'era nel giornale, ma perché esso costituiva la prosecuzione ideale, a livello di testata, di un discorso di lotta. di un momento di lotta che era emerso nel Congresso. Perché esso costituiva la rottura, anche fin troppo drastica, con tutta una serie di titubanze che I membri di sinistra della Direzione del Partito avevano dimostrato negli ultimi anni. Quindi atto di rottura, esahazlone Ideale di un momento di lotta. quel• lo del Congresso, ed anche volontà di difendersi. DI difendersi da chi? Dagll attacchi, dalle accuse che provenivano da tutti I gruppi extraparlamentari, primo fra tutti quello che - secondo me - è Il plU serio. Il gruppo del Manifesto. Oualltatlvamente Il glornale non è stato un gran successo. Ma partiamo da un altro punto dl vista. Attraverso Il giornate slamo riusciti a mettere In moto tutta una serie di situazioni ed a rlcollegarcl con molti comp.agnl, a llvello nazionale. cosa 17
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