giovane critica - n. 28 - autunno 1971

A colloquio con i compagni del Psiup di Firenze a cura di Giampiero Mughini Il 5 settembre abbiamo Incontrato a Firenze due dirigenti della Federazione del Psfup, SIivano Miniati e Daniele Prottl. Ne è scaturito il colloquio che qui pubbllchiamo. La Federazione di Firenze è una delle componenti pili vive del Pslup. Essa ha giocato un ruolo di primo plano nella ripresa dell'lnlzlatlva politica da parte della sinistra del Partito. Basti pensare al due convegni, febbraio e maggio 1971, sulle • lotte nel territorio •. organizzati della Sezione dell'Isolotto. Rammentiamo al nostri lettori che già in altri numeri della rivista abbiamo ospitato Interventi di compagni e gruppi Impegnati nella lotta della sinistra del. Pslup. Nel n. 21, 1969. apparve lo scritto di Pino Ferrarls, Appun~ sulla lo"tta alla Fiat; nel n. 24. 1970, abbiamo pubblicato gll Interventi della Federazione del Pslup Piacenza e di Alberto Asor Rosa: nel n. 27. 1971, è apparso Infine lo atudlo del Nucleo studenti del Ps/up (Catania}, Strutture formative e sviluppo economico nel meridione. Abbiamo sempre ritenuto che una fine • bianca .. del Pslup Hrebbe stata solo un regalo al centrismo Imperante nel movimento operalo; e ben povera co,a cl é sembrato l'esercitare una critica • da alnlstra • al Pslup strattonando quello o quell'altro dirigente e cercando di accaparrarsi Il 2% di un Partito che rappresenta Il 2•1, dell'elettorato /tallano. Il destino del Palup, pienamente d'accordo con Il compagno Miniati, é Il destino di un"lpoteal politica; che riguarda dunque tutti, lvi compreal coloro che - come lo scrivente - non hanno mai .vuto la tenere del Partito. GIOVANE CRITICA. Qual è oggi la realtà del Par11to, dopo te elezioni, alla ripresa dell'attività politica? MINIATI. Penso. non per giustificare la nostra posizione d1 compagni che hanno deciso di rimanere all'interno del Pslup e di portare avanti la battaglia all'interno del Pslup. che Il discorso Pslup vada molto al di là della posizione dei compagni che cl sono dentro. In effetti la fine del Psiup, auspicata da molte parti, all'interno ed aWesterno del Partito. è qualche cosa di piU della fine di una sigla e di un partito polltico. Quella che si vuole affossare è un'ipotesi politica, cioè !'Ipotesi di un Partito che. pur rifiutando in maniera molto chia· ra la rottura con le organizzazioni del movimento operaio tradi• zlonale, ha posto come problema fondamentale della propria prospettiva. della propria collocazione, anche della propria funzione. quella del rinnovamento globale della strategia del movimento operaio. Non c'è dubbio che se oggi. come da molle parti ormai si sta andando a realizzare, dovesse verificarsi la fine del Pslup, o comunque Il ritorno del Psiup In una collocazione tradizionale di forza socialista, seppure di sinistra, quello che sarebbe sconfitto non sarebbe il Psiup In sé. ma bensi il tentativo di costruire una politica di alternativa partendo da un legame abhastanza solido con le organizzazioni tradizionali del movimento operaio. Questo diventa molto piU difficile oggi se valutiamo alcuni avvenimenti anche recenti, cioè Il fallimento clamoroso delta strategia delle riforme verificatosi in occasione della legge sulla casa. In maniera molto vistosa, Il fa1Umento del tentativo di mettere in piedi, a llvetlo Italiano o a livello europeo, una posizione che in qualche modo contrasti I disegni americani, quale viene fuorl oggi In maniera molto chiara con le misure di politica monetarla. DI fronte a questo fallimento, che coln• volge le organizzazioni sindacali. che colnvolge il Partito Comu• nlsta, che colnvolge in larghlsslma misura Il Pslup. qual è Il dato che registriamo? le organizzazioni politiche e sindacali che hanno portato avanti questa llnea. anziché essere in crisi, stanno paradossalmente ricevendo un Incentivo ad andare ulteriormente avanti, perché se noi guardiamo la Cgll da una parte, il Pcl da un'altra, la Cisl anche. come stanno uscendo da questa vicenda? Rilanciando genericamente Il discorso delle riforme, senza nessuna autocritica, coprendo In qualche modo la stessa linea Carli e non avendo Il coraggio di fare un discorso espllcito sul fatto che oggi Il problema non è quello della contrapposizione dell'Europa agli Stati Uniti d'America, ma la presa d'atto che c'è una llnea di classe che passa all'Interno dell'Europa e che. se affrontata coerentemente, potrebbe rigettare le contraddizioni all'Interno degli stessi Stati Uniti d'America . 15

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