giovane critica - n. 27 - estate 1971

l'unico senso che ;..,aterlallsticamente Interessa. cloà nel senso flslologlco, In quelle vere sedi delle anime che sono I sistemi neNosl centrali. Sarebbe necessario, a questo riguardo. tracciare una storia di tutta una serie di •dolori• umani per accertarne o no I'• Invarianza• e quindi la costanza d'Influenza: del •dolori• fisici derivanti dalle malattie. dalla vecchiaia (Intesa correttamente. come Tlmpanaro fa. anch'essa come malattia). dalla morte: e del • dolori • morali che si manifestano nella sfera affettiva Individuale come riflesso egoistico del • dolori • propri e come riflesso altruistico del • dnlorl • altrui, fisici e mor,11. Mi riferisco a una storia fislologlca plU che a una storia culturale che. nella sfera rltuallstlca. manifesta Invece dei mutamenti. Nelle società umane moderne. anzi, è semmai da notare un aumento crescente della potenzialità del • dolori • proprio per effetto di quella che Monaci chiama ta • degradazione gene, tlca • di queste società. E' Infatti vero che • In un'epoca ancora recente. anche nelle società' relativamente "progredite", l'elimlnazlone degli Individui meno dotati fisicamente e lntellet• tualmente era automatica e crudele •, e che la maggior parte • non raggiungeva la pubertà •· Oggi, Invece. • moltl malati genetici sopravvivono abbastanza a lungo per riprodursi •· e sono spesso per se stessi e per gll eredi \Ieri e propri sllos dl • dolori •. Sotto questo aspetto. 1a • degradazione genetica • costituisce un freno per la evoluzione. e quindi un llmlte allo sviluppo delle società moderne verso Il comunismo, un condi• zlonamento del plU pesanti della rlvoluzlone. D'altra parte, la contreddlzlone che ne deriva non pub essere rlsolta, all'Interno della esigenza della evoluzlone. In termini di genocidio o di eutanasia di massa, anche se. come Monod sostiene, • Il meccanismo che difende la specie dalla degredazlone, lnl\llteblle quendo si abolisce [come si è In larga parte abolita n.d.r.] la selezione neturale [di darwiniana memoria n.d.r.). agisce In pratica soltanto nel cuo delle tare pii) gravi •· Tale meccanismo. secondo Monod. consente ora. grazie al recenti progressi della genetica molecolare, di • trovare palliatlvl per alcune tare genetiche, ma soltanto nell'individuo che ne è co151ito e non nella sua discendenza•· la genetica molecolare. cioè, • non solo non cl offre alcun mezzo per agire sul patrimonio ereditarlo e arricchirlo di caratteri nuovi. per creare un .. superuomo " genetico, ma anzi denuncia la vanità di una simile speranza: la scala microscopica del genoma vieta per il momento e forse per sempre simili manipolazioni •. Il • mate dell'anima•, che Il comunismo vorrebbe guarire. ha Insomma In sé condizioni di sopravvivenza e sviluppo, e con• tribulsce a perpetuare Il dualismo che sussiste fra l'evo1uzlone fisica e l'evoluzione culturale: anzi la stessa evoluzione culturale tende a perpetuare quel • male • aggravandone le condizioni anche al livello genetico. Ma pure con questi limiti, l'e\/Oluzlone culturale In dire• zlone comunista resta Il solo tentativo che, almeno in parte, può portare a superarli se è \l&ro che la • capacità linguistica che si rl\lela durante lo sviluppo epigenetico del cervello fa oggi parte della "natura umana", essa stessa definita In seno al genoma In un llnguagglo radicalmente diverso quale è quel• lo del codice genetico • (Monod). Voglio dire che se anche Il comunismo non potrà renderci completamente felici, se cioè continuerà a sussistere contraddizione fra lndivldualltà e soclalltà, fra blologlcltà e cultura. tuttavia la lotta per il comunismo resta la sola valida per le nostra sopravvivenza e quindi per un di pili di felicità posslblle. Su questa strada, lungo la quale la rivendicazione del principio di oggettività è sacrosanta. l'Impegno etico di Monod (e di Camus) appare come una componente necessaria perché se è vero. com'à vero. che In Natura non c'è alcun progetto ascendente. costruttl\lo, creatore, e che l'uomo non è affatto • l'erede da sempre atteso, naturale. dell'Intero uni• verso •. tuttavia !'assunzione della responsabilità razionale del• l'evoluzlone, nel llmitl In cui questa è oggettivamente passi· blle. è una condizione di sopravvlvenia dell'uomo nell'unlverso e qulndl. al di là della nostra originaria casualità, una necessità. Luciano D•ll• MM - 97

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