giovane critica - n. 27 - estate 1971

cale. cosi come cl viene proposta dalla divisione capltallstlca tra mondo degli affari e interessi politici. tra società clvlle e società politica, ma per riproporre l'unificazione di questa separazione negll organismi di potere economico-politico del fron• te rivoluzionario. Tate unificazione riconferma la necessità di una dialettica democratica entro tah organismi che. lungi dal respingere le varie componenti partitiche. operi una selezione s1rateg1caattorno alte finahtà de1 controllo su1 mondo degli affari. come su quello della politica statuale. Non si tratta di chle• dere autonomie ed • incompatibilità • lmposslbill da realizzare, quanto piuttosto di verificare romogeneità o meno di una determfna1a matrice partitica ad una strategia di potere che trovi nelle forme di coordinamento della lotta il proprio terreno di sperimentazione Occorre in sostanza acquisire piena consapevolezza del fatto che una strategia di potere caratterizzata su obiettivi immedìati di controllo, postula che la lotta rivoluzionaria perda le sue connotazioni economicistiche e, assieme, che la lotta politica perda il suo carattere di recupero della lotta economica agli interessi generali entro Il parlamento. per diventare sintesi ecollOmico-politico entro gli organismi di potere del fronte rivoluzionario. e anche dialettica democratica e scontro di tendenze nei potenziali organismi di gestione della futura società soclahsta Da cui il rapporto tra partito della classe operaia e lnfi• nite possibilità di formazioni politiche che siano parte. non utile ma addirittura necessaria, del processo rivoluzionario. Da cui, infine. l'esaltazione del ruolo irrlnunciablle del partito rivoluzionor!o. quale massimo momento di autonomia strategica dalle possibili eo inevitabili oscillazioni politiche degli organismi di patere. Se queste riflessioni attorno al problemi di una strategia rivoluzionaria hanno fondamento, resta da chiedersi quali contenuti e forme Speciflche esse debbano assumere oggi ln Italia Ciò va ricollegato ad alcune considerazioni generali. m,ssumiblli nella chiusura del periodo aureo del centro sinistra, Inteso ovviamente quale simbolo di un equilibrio politico complessivo ormai agonlzzaote. Abbiamo già Indicato. all'lnlzlo di questo lavoro. il carattere dominante della politica di centrosinistra. Oggi. alla fine del decennio che da tale politica prende Il nome. siamo In una situazione per cui la stessa prosecuzione del processo di trasformazione tecnico-produttiva o Investe I settori fino ad oggi sovvenzionati (ed in particolare 11Mezzogiorno) o si arriva a una paralisi dell'Intero processo accumulativo. Tutto ciò, per quel che cl Interessa, postula un mutamento della politica economica. creditizia. fiscale. doganale, tale da unificare Il fronte padronale su uni. politica di attacco ai salari 92 - e al consumi popolarl che comporta una svolta moderata. Questa tendenza 4 oggettiva • del sistema è stata accelerata dalle Istanze di potere contenute nelle lotte operale degli anni ·ss.·s~. Si può dir dunque che le conquiste operaie possono essere raf• forzate e generalizzate soltanto tenendo conto di questa nuova situazione politica. caratterizzata da una rinnovata unità del fronte padronale. cui occorre contrapporre un·unltà complessiva della cla3se operala e la conquista ad una politica di potere e di controllo di larghe alleanze sociali. A ben analizzare 1e conquiste del '68-'69. ciò significa che al limiti azlendall e operaistici di cui risentono le reali conquiste dei metalmeccanici occorre contrapporre una linea di saldatura tra lotta salariale e lotta per l'occupazione che faccia del delegati e del consigli di fabbrica il punto di partenza per organismi territoriali e settoriali che sappiano trasformare le istanze azlendall In politica di unità di classe. Ciò significa. In primo luogo. affron1are In modo qualitativamente diverso Il problema dell'agricoltura e del Mezzogiorno. abbandonando ogni Illusione che gli squilibri esistenti possano essere superati attraverso una strategia di lndustrlallzzazlone esterna al problemi di riforma delragricoltura e della sua industrlallzzazlone. per assumere Invece i temi della riforma agraria quale faccia complementare delravanzata del potere nelle fabbriche del triangolo Industriale. In secondo luogo. ciò significa assumere appieno accanto a questi temi quelli della difesa del reddito contadino e del ceti medi non sfruttatori della città, quali punti essenziali di una potltlca di alleanze, per unire alla classe operala del nord e del sud (di cui I braccianti agricoli sono Il cardine principale) un fronte sociale anticapitalistico. Ed è a tale esigenza che va commisurata la strategia della unità sindacate. Sono, ripetiamo. I temi decisivi della ristrutturazione politica della sinistra. quali li hanno messi in luce sollecltazloni provenienti da più parti. Sono I temi che a una rifondazione dell"• area socialista • contrappongono la costitu• zione dt for7e di appoggio di una strategia di potere alternativo. Sono I temi a patllrd dai quali I vari movimenti minoritari devono comprendere appieno la ,,ecC'ssità di una loro radicale •utoc::rltlca. Da questo nuovo assetto delle forze di sinistra, e solo Ùa esso. sarà battuta ogni Ipotesi di fronte per la difesa delle libertà democratiche, Inteso come altra cosa dalla generallzzazlone della nuova dislocazione di potere acquisita dalla classe operala nel '68-.69. Bisogna Insomma Impedire che un rltanclo della lotta democratica quale premessa della rlvoluzlone socialista divenga Il campo su cui un bilancio critico del lenfnlsmo avvenga non già secondo la parola d·ordlne • con Lenin, contro Lenin • ma secondo quella • con Bernsteln, contro Lenin •.

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