ricava sul plano· delle alleanze si scontrerà costantemente con la realtà ad ogni verifica storica cui Il movimento ope• ralo ltallano andrà Incontro. In realtà l'azione del monopoli più che contrapporsi al resto del tessuto capHallstk:o della società ne è una coerente e funzionale estrinsecazione; essa tende a lacerare la sua trama ma per rlcomporla su nuove medie produttive sociali. Tutta l'esperienza fatta nel nostro Paese mostra come, in contrasto con le Ipotesi su riferite. sono I momenti di • lacerazlone • che colncklono con te polltlche • neoglolittiane • dei governi, tesi ad utlllz.zare la forza d'urto della classe operala proprio In tale funzione (esempi: la politica degli aumenti salarlall: l'uso della pressione esercitata dalle lotte del meridione per far p~ -ona politica di intervento nel Mezzogiorno che doveva risolvei-e I problemi dell'allargamento del mercato Interno e della formazione dei necessari livelll di produttività per la • lmprenditorlalltà. meridionale). Sono Invece I momenti di resistenza massiccia delle forze capitalistiche plu arretrate e piU deboli (incapaci di rea11z. zare I nuovi livelli produttivi sollecltatl dallo sviluppo delle forze plO avanzate del sistema) che coincidono con l'azione politica restauratrk:e del governi, nel cui ambito la Dc interpreta di volta In volta e le esigenze della espansione produttiva e quelle della difesa e tutela delle forze plU arretrate del capltallsmo, al cui sviluppo e alla cui accumulazione sono funzionali sia l'attacco al potere del lavoratori che la • speculazione edilizia •, sla l'uso • clientelare • del so.ttQgoverno e la stessa mafia. che la utlllzzazlone • speculatlva • e • privatistica • del potere locale. In realtà dunque le forze lmprendltorleli colpite dal monopoli non rappresentano che l'altra faccia (e quella plO arretrata} dell'arglne capita11stk:o alto • sviluppo della democrazia •, steehé Il tentativo di tare affermare una polltlca economk:a che contrastando le scelte dei monopoli garantisse uno sviluppo anche delle forze lmprendltoriali plU in difficoltà (erroneamente ma coerentemente definite • piccole e medie •J e le aiutasse a lfberarsl della loro cattiva coscienza arrtloperala ed antidemocratica, è stato finora fallimentare. la nuova concezione dello Stato che nel partito è arrivata • maturazione con l'VIII Congresso ha lnevltablll e dirette conseguenze sulle stesse lotte sindacai!, ma soprattutto sulla concezione che contemporaneamente va precisandosi rispet• to ~ ruolo del sindacato nella realtà ltallana. Sul sindacato. oltre che aul partito, Infatti peaeranno tutte le contraddizioni che via via sorgeranno a cauaa della scissione operata a livello teorico e atrategk:o fra lotta economk:a e soclale. che ad esso viene affidata,· e lotta politica, propria del partito. la lotta slndacale tende In questo modo ad essere con· slderata come momento non solo strategicamente ma anche Istituzionalmente staccato dalla lotta politica. Con la lotta sindacate I lavoratori scoprono nelle sue forme concrete la realtà dello sfruttamento capitalistico e col sindacato si danno strumenti di lotta e organizzativi aderenti alle forme specifiche In cui esso si manifesta In ogni situazione con• creta. Ma I contenuti politici di questo scontro, la sua natura antlcapitalistica non assumono mal forma e dimen• slone di una strategia comp1esslva per la conquista del potere. Proprio perché, a differenza del partito. Il sindacato deve operare in termini puramente di classe esso non può rappresentare che un momento parziale rispetto alla com• ptesslva gestione politica dello scontro di classe che è compito del partito. E' questi che emenda la classe operaia della sua parzialità; supera il · llmlte economicistico delle sue lotte sindacali (tese, queste, prevalentemente alla di• fesa del reddito e delle condizioni di vita e di lavoro del lavoratori): la fa forte di una generale teoria dello Stato: reallzza una conoscenza ed un rapporto complessivi sia con le varie forze sociall e con le forze politiche ed estende la sua presenza dalle organizzazioni sociali e di massa al Parlamento e agli altri Istituti rappresentativi: realizza - ne! momento In cui indica una strategia complessiva per il potere che comprende sia gll obbiettivi che le forze politiche alleate - la solo unificazione posslblle fra lotta economica e lotta polltlca. Il sindacato. cosi, nel momento in cui difende 1a propria autooomia classista rispetto al partito e al fronte di alleanze antlmonopollstico, tenderebbe a perderla nel confronti del sistema capltallstlco, rispetto al quale si collocherebbe come una componente, dinamica ma subordinata. In realtà. questa concezione d&I sindacato, che nella Cgll si afferma soprattutto a partire dal V Congresso, verrà costantemente messa in crisi dallo sviluppo delte lotte sindacali, mentre contemporaneamente essa rappresenterà l'osta· colo fondamentale al superamento positivo della contraddi• zione e delle divisioni, talora profonde, de1 movimento di lotta. la crisi degli organismi orlzzontall del sindacato. che a tutt'oggi si presenta come Irrisolta, da un lato. e dall'altro te Istanze unitarie e di generalizzazione dello scontro di classe che emergono dalle lotte di categoria, sono le due facce at• traverso cui Il movimento di lotta oggi ripropone con forza una verlfk:a complessiva della teoria e della strategia suite quall si è costruita \'azione slndacale negli anni che abbiamo esaminato. - 89
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==