come organo di gestione socializzata, definisce il partito come coscienza complessiva ·del plano e lo Stato sovietico come momento di gestione tecnico.esecutiva delle scelte del plano stesso. D'altra parte Il fatto che Lenin separi ne1 suo modello di costruzione del socialismo la fase della creazione delle basi tecnico-materiali dal processo di soclalizzazlone del rapporti di produzione e della loro gestione socializzata, costituisce peraltro Il terreno su cui In piena continuità con quegll assunti, le riforme economiche ed lslituzionali realizzate da Stalin possano crescere, comportando però l'oggettiva impossibilità per il pre• sente e per il futuro, dell'avvio del processo di sociallzzazione e determinando cosi un radicale stravolgimento della stessa concezione leniniana della dittatura del proletariato come conti• nuità del processo rivoluzlonario. 4. le esperienze rivoluzionarie tentate in Europa all'indomani della rlvoluzlone d'ottobre rappresenlano un primo momento di verifica pratica degli assunti teorici che guidano, In quella fase, il movimento operaio. CIO che qui interessa sottolineare è come quelle espe. rlenze, pur muovendosi nell'ambito dell'accettazione della strategia bolscevica. finirono col mediare quella strategia con la tradizione • consiliare e spontaneista • secondo-interna• zionalista e con lo stravolgere e Il vanificare I contenuti di potere che la rivoluzione russa aveva oggettivamente espresso. E' infatti nella mancanza di una corretta Impostazione del rapporto tra organismi di potere. gestione del processo rivoluzionarlo. lstltuzlonallzzazione del controllo, che si manifesta l'unileteralltà dei • consiliarlstl •. la lotta per il dualismo di potere e per le formazione di organismi che ne fossero la oggettiva espressione viene ridotta. in alcuni casi. a lotta settoriale e parziale nelle unità produttive di cui divlene problematlco saldare le singole componenti oppure, laddove tale saldatura -si attua, vi si Includono ed unificano momenti fra di loro eterogenei e contraddittori con l'Instaurazione di un potere sociale realmente eversivo nei con• fronti dello Stato borghese. In Italia l'identificazione imme. dlata del conslgllo, organizzazione interna alla fabbrica che raccoglie solo la classe operaia occupata, con il soviet pre• giudica Irrimediabilmente la formazione dl un fronte sociale di lotta e di organismi di potere che esprimessero in tutti I loro momenti quel fronte medesimo e condanna la classe operala delle Industrie del Nord all'isolamento. In Germania, dove i conslgll trovano vasta diffusione nelle città. nell'esercito e nelle campagne, non si riesce poi 82 - a fissare parole d'ordine che saPPlano unlilcare. sul tessuto concreto di un programma Ji transizione. le singole istanze espresse. In Ungheria dove peraltro Il movimento consiliare attua un reale dualismo di potere tale da acuire al massimo le contrad• dizioni Interne alla gestione capitalistica. ma dove 1·~autonomia • della classe operaia in lotta viene smorzata dall'alleanza con strati non proletari, ciò che faciliterà l'intervento armato del fronte esterno delle forze dell'Intesa (ma su tutto questo cfr. il nostro precedente lavoro. I consigli In Europa tra I'• ottobre • e la restaurazione capitallstlca, su Giovane critica n. 24, 1970). E' infatti alla mancanza di una fondazione del ruolo dell'avanguardia proletaria, parallelamente a quella di una compiuta elaborazlone della strategia di alleanze, che va attri• bulta la responsabilità della sconfitta dei movimenti consillarl. Se in Ungherla questa è la prima carenza che riduce al• l'Impotenza il partito comunista, una volta accettata la media• zlone sociale e politica con la socialdemocrazia, In Germania e in Italia sl assiste alla pressoché totale mancanza di una gestione consapevole del movimento in atto. la crescita dei pro• cesso rivoluzlonario diviene cosr. nelle Ipotesi dei consiliaristi, • Istanza spontanea • che dovrebbe lievitare autonomamente nelle masse operale e procedere Indipendente da una direzione cosciente che sappia convogllarlo verso !'obiettivo del sovvertimento e della distruzione della società borghese. Ci si distacca, cioè, complessivamente dall'assunto lenlnlano che assegna al partito della classe operaia la funzione di guida della lotta rlvoluzlonarla e, parallelamente, si abbandona totalmente o si stravolge la tematica leninlana del controllo. In ltalla l'Identificazione immediata del processo rivoluziona rlo con la contrapposizione In fabbrica tra capitale e forza-lavoro e la convinzione che Il capovolgimento del rapporti di forza interni al luoghi di produzione sarà di per sé sufficiente a sovvertire e a distruggere la gestione borghese della società, portano gll ordlnovlstl a ridurre Il controllo degll organismi del potere sovietico sul complessivo processo di accumulazlone, a controllo operalo sulla produzione di fabbrica. Se in Ungheria la tematlca del controllo deve fare I conti con uno schieramento di forze Intimamente contraddltorle, In Germa. nla la mancanza di un programma di riforme capace di saldare, nella definizione di una politica delle alleanze rivoluzionarle, gll operai del prlnclpall centri Industriati al contadini e al lavoratori agricoll presenti in veste di soldati nel movimento rlvoluzlonarlo. Impedisce di offrire alla presenza di questi ultlml nel consigli un contenuto soclale In grado di trasformare Il controllo operalo In dittatura proletaria e processo di soclalluazlone.
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