giovane critica - n. 27 - estate 1971

punto essenziale da cui partire per Intendere la rottura sostanziale che egli opera nei confronti di tutte le Ipotesi rivoluzionarle di matrice secondlnternazlonallsta. Sulla base appunto dell"assunto di partenza che Indica nello Stato rorganlttazlone del dominio della classe socialmente ph.i forte e che ne fa quindi Il corrispettivo sovorastrutturale del rapporti di forza esistenti nella società. Lenin definisce lo Stato rappresentativo moderno come strumento che permette lo sfruttamento della classe operaia da parte della bor• ghesla. La stessa • democraticità • dello Stato è per Lenin mero Involucro che nasconde la realtà capltallstica del rapporti di produzione. La divisione, propria alla struttura dello Stato capitalistico tra potere leglslativo ed esecutivo, crea una loro contrapposizione che si risolve nella preponderanza degli organismi coercitivi e repressivi dello Stato. 11 • semi• Stato • (la cui soprawlvenza e scomparsa sono in diretto rapporto con nnelimlnablle perpetuarsi di antagonismi di classe anche oltre la presa del potere) è appunto lo strumento che dovrebbe permettere alla • maggioranza • del popolo di gestire • democraticamente • lo svlluppo del processo produttivo. la concezione della dittatura proletaria come • semiStato. che dirige una società in cui le contraddizioni di classe non sono ancora pienamente sanate è periettamente conseguente con l'analisi che Lenin compie del capitalismo nella • sua fase suprema ._ Ciò che qui Interessa rilevare, è come, dall'lndlvlduazlone di questa nuova presunta fase della storia. egli derivi l'awenuto esaurimento della a missione storica • del capitalismo. Da fattore di progresso per l'umanltà esso diventerebbe fattore di Impedimento per la llberazlone e II generalizzato sviluppo di tutte le forze produttive. Tale lmpedl• mento si manifesterebbe - a llvello nazionale e quindi an• che nella società russa - nel perpetuarsi e nell'acuirsl di una presunta eterogeneità nello sviluppo dei rapporti di produzione esistenti. Il capitale monopolistico si affermerebbe Infatti collateralmente al perdurare di sfere produttive non capltalistlche di cui esso stesso bloccherebbe Il processo di soclalluazlone • tecnica ._ Accanto. cioè. a settori produttivi Il cui llvello tecnologico permetterebbe la loro Immediata soclallztazlone, Lenin rileva la presenza di seuorl la cui scala di produzione dovrebbe essere sottoposta, nella prospettiva del soclallsmo, ad un ulterlore processo di ampliamento. E' quindi sull'anallsl dello Stato borghese e sull'Ipotesi dell'esistenza di rapporti di produzione contraddltori nella società che Lenin si basa per dellneare la teoria del potere politico sovietico e la tematica del controllo come momenti strategici parallell, I quall - realluando le premesse economiche e politiche del socialismo - garantiscono contemporaneamente 11ruolo egemone del proletariato sul processo di sviluppo della società. In questo ambito va sottolineato il fatto che lo stesso controllo operalo da esercitare nell'azienda. viene sempre commisurato, nella concezione di Lenin, alla capacità di dlre• zione complessiva della società che soltanto Il potere sovietico può esplicare. In effetti il centro della linea strategica verificata dall'esperienza d'Ottobre risiede nel collegamento, che si attua nel soviet. tra li momento di saldatura del fronte rivoluzionario ed Il momento in cui si afferma l'istanza di effettiva gestione del processo di produzione e di distribuzione • In generale •. Il soviet cioè ht tanto è realizzazione della democrazia, In quanto concretamente garantisce la piU larga partecipazione delle masse popolari all'amminlstrazione dello Stato. l'assalto al Palazzo d'Inverno. in sostanza, rappresenta la concluslone di un processo rlvoluzionario in cui !'organizzazione dello scontro frontale con la borghesia, attraverso una lotta di massa per l'attuazione di un preciso programma di riforme. trova nel soviet Il suo tessuto connettivo. E' proprio nel nesso Ione di massa-riforme per il controllo • democratlco-rivoluzlonario • del processo produttivo-organi del fronte di alleanze (soviet), che si unificano le due concezioni e linee polltiche che In Lenin coesistono per quanto riguarda la rivoluzione nella città e quella nella campagna. la scelta Infatti della a rivoluzione soclalista nella città • presuppone 11 massimo sviluppo del processo di Integrazione dell'economla, quale premessa • materiale • al socialismo. la • rivoluzione democratico-borghese nelle campagne • del resto Implica 11 massimo sviluppo capltallstlco dell'agricoltura assieme ad un processo di rapida riorganlttazlone tecnico-produttiva del settore agricolo. Ma ciò che plU conta è che l'iter rivoluzionario percorso dall'Ottobre sovietico. ben lungi dallo scindersi In tappe storiche di awlclnamento al soclallsmo, si sviluppa lun• go una via In cui conquista del potere e consolidamento della dittatura del proletariato sono funzione e garanzia Insieme del controllo rivoluzionarlo e di classe sull'Immediato presente e sul futuro della società russa. l'assunto lenlnlano che fa del proletariato Il protagonista dello sviluppo storico della società, trova d'altro canto piena rea11uazlone nella teoria del partito considerato come l'organlttazlone consapevole della volontà rivoluzionarla della classe operala e dell'egemonia sugll alleati. Il partito che si configura, nella concezione di Lenin, come nucleo di rlvoluzlonarl dl professione, In quante) complessiva coscienza della società e della sua evoluzione. si afferma nel ruolo di massimo promotore del processo storico di passaggio al soclallsmo. - 79

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