giovane critica - n. 27 - estate 1971

Il percorso storico-politico del dibattito sui rapporti tra Partito e Sindacato 1. Non è un caso, come abbiamo già sottolineato, che nell'attuale dibattito sul partito e sul sindacato. ci si riferisca costantemente e con forta, in forme più o meno esplicite, all'origine statica di quel processo attraverso cui la lotta del movimento operaio - tesa alla conquista dello Stato - si è radicata profondamente nella lotta per la difesa e per lo sviluppo della democrazia in Italia (ecco l'irrinunciabile patrimonio storico-politico lasciatoci in eredità dalla guerra di Liberazione). Per vagliare in pieno le ragioni che generalmente vengono addotte a giustificazione del presunto 4 valore socialista • che assumerebbe Il potenziamento delle llbertà democratiche, occorre riflettere su tutta una fase indubbiamente decisiva della storia e della strategia del movimento comunista internazlo. nale che tocca il suo culmine con il VII congresso dell'I. C. In primo luogo. negli anni 30 si può considerare consolidata la fase di • st~billzzazione • della società sovietica. e nel suo assetto Istituzionale (v. la Costituzione del 1936). e nelle sue componenti • strutturali • (v. la collettivizzazione forzata della campagne). Sulla base cioè del compromesso tra le classi sociali • fraterne • (operai e contadini) vengono cu• cite alcune contraddizioni Irrisolte dalla rivoluzione d'Ottobre, che trovano nel rapporto partlto-gestlone del plano e Stato sovietico le premesse • interne • di una nuova dlslocazlone strategica del movimento comunista internazionale. Nuova dislocazione strategica che, per un altro verso, va ricollegata strettamente con l'affermarsi del fascismo In Europa e con 11 78 - riflusso definitivo delle esperienze rivoluzionarle che avevano tanto alimentato it dibattito sulle prospettive mondiali della rivoluzione socialista Ma, e questo è ciò che soprattutto ci preme rilevare, il momento • dinamico • che caratterizza Il VII congresso è rappresentato dal rilancio e dalla definizione di una strategia del movimento operalo internazionale che, ben lungi dal potersi riportare - nel suo complesso - a Lenin quanto a paternità. troverà, come vedremo In seguito, nel nostro paese due mo. menti storici di verifica: 1) la lotta antifascista; 21 la lotta per il passaggio al socialismo nella democrazia definita dall'VIII congresso del Pcl (in concomitanza con li processo di ripensamento operato dal xx congresso del Pcus). Il terreno oggettivo per un confronto con le discriminanti strategiche essenziali det pensiero di Lenin è offerto dalla nuova impostazione - propria al VII del Pcl - del nesso democrazia-socialismo, quale si articola nella lotta al fascismo e negli organismi politici di massa su cui essa fa perno. E' necessario, per cogliere In tutte le sue Implicazioni questo stravolgimento teorico e ciò che lo ha reso possibile, esaminare I presupposti su cui riposa l'attacco che Lenin conduce al potere borghese nell'Ottobre. 2. Lenin, partendo dall'assunto generale che Il proletariato è l'unica classe sociale realmente e conseguentemente rivo. luzionaria, si propone un preciso obiettivo: garantire al proletariato le condizioni di egemonia, di controllo e di gestione del processo storico di sviluppo della società. Questo à il

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