di controllo sull'organ!zzazione del lavoro, ha Imposto alcune prime importanti modlflcazloni nella tradlzlonate divisione del lavoro: ha affrontato Il problema delta Incentivazione, della c1asslflcazlone del lavoro, dell'ambiente di lavoro. SI tratta solo dl inizi, di un cammino piccolo e ancora vulnerablle, ma di un significato sostanziale. Ma tutto questo non basta se li padrone è libero dl manovrare l preul, di Investire come gli pare, di decidere lui chi deve lavorare e chi no. E analogamente non serve a nulla Imporre la stabllità del preui se li padrone è libero di organizzare il lavoro come gli ·pare. 2_ In secondo luogo bisogna sapere In partenza che ~ la lotta operala riuscirà a cbtudero I canali di cecuoero del salarlo da parte del capitalisti. tutta la lona. e In modo par• tlcolare uella salariale, si radicalluerà all'estremo. Quello che entrerà allora in gioco sarà il livello el profitti e a vo te la persistenza stessa del profitti e lo scontro salariale diver,. terà perc16 fatalmente scontro politico fra profltlo e salarlo. per Il fatto che la classe capltalistlca sarà portata a vedere nella pressione salariale una minaccia alla stessa persistenza del sistema sociale. Fin tanto che I canall di recupero degli aumenti salariali restano aperti o solo parzialmente ostruiti, una soluzione della vertenza salariale è facilitata dalle posslbilltà di recupero esls1enti. la riorganizzazione della produzione e del lavoro per aumentare la produttività può richiedere tempo, l'attacco alroccupazlone per raffreddare il movimento e ridurre le retri• buzioni di fatto richiede esso pure tempo, ma se il padronato riesce ad ottenere subito un aumento nell'intensltà del lavoro operalo. esso copre I nuovi oneri per Il periodo di transizione. E anche se questo risultasse imposslblle resterebbe sempre l'aumento dei prezzi. Quando l'aumento dei prezzi non è deciso e attuato prima della concessione degli aumenti salarlall. esso è certo deciso e attuato, o quanto meno deciso nel momento stesso In cui si decide di concedere gli aumenti di salario. ed è deciso in accordo palese o tacito con le autorità di governo che regolano circolazione monetarla e creditizia In con• seguenza. Queste possibilltà di manovra tacllltano la composizione delle vertenze ,sindacali. anche delle piU acute. l'alternallva che sta dl fronte alla classe operala è dun• que la seguente. Rendere meno disagevole la conclusione delle vertenze sindacali lasciando un certo spazio atle manovre di recupero, salvo poi protestare dopo quando I loro ef. fettl si manifestano In termini di occupazione e di salario reale: disarmare psicologicamente 11 padronato: riuscire a ottenere una certa neutralità dall'apparato statale: ma sapere In partenza che l'accordo che si conclude è già lr, parte mar,- glato, come salarlo e come potere In fabbrica. Oppure ren. della vertenza ma gatantlrsene In partenza Il consotldamento Ciel nSultàtl, c! sapere che allora la resistenza padror,ale sarà ar fuoco blar,co e i apparato repressivo dello Stato sa[& a suo servizio e denrro lo sforzo. politicizzato al massimo. dovranno essere Impiegate tutte le forze dlsponlblll. Tulle le forze d1sponiblll. Ciò significa che una lotta sala• rlale, Inquadrata In una simile prospettiva, non è piU solo una lotta sindacale. ma richiede la presenza Impegnata del artitl politici. SI tratta I sapere se si vuo e attenuare o scontro ~ radlcaflzzarlo: In ogni caso vi è un prezzo da pagare. E' su queste cose concrete, e non su e c araz on I Intenzioni. e neppure sulle reall Intenzioni, che si misurano le posizioni contrapposte della integrazione o delta contestazione. dell'autonomia della classe oppure del suo carattere subalterno. E' su queste cose concrete che si misurano la volontà e la capacità di superare la separazione fra economia e polltlca che sta alla base della subordinazione delle Ione economiche alle compatibilità poste dal sistema soclale. fin dall'inizio di una sua organizzazione polltlca e slnda• cale moderna, cioè a partire da circa 80 anni fa, la classe ope• raia si è vista costretta In una delimltazlone di competenza, che dava al sindacato le rivendicazioni Immediate e al partito la competenza politlca. vista come parlamentarismo e propaganda. Su questa se arazlone Il sindacato è stato depolitl• clzzato diventando praticamente una Istituzione sta i lzzatrlce, e U partito operalo si è praticamente rassegn:ito. nonostante le sue dichiarazioni In contrarlo, a farsi estromettere dalla produzior,e, dalle fabbriche e quindi a compromettere io stesso suo primato rispetto alle lotte economiche. Quando si è tentato. con diverse esperienze, di colmare questa separazione, I rlsuftatl non sono stati bnllantl. Non io sono stati per I sindacalisti nvoiuzlonarl che Identificarono singoli momenti di lotta con l'assoluto e l'universale rlvolu• zionarlo, senza cogliere le contraddizioni del processo reale e cadendo quindi nell'idealismo. Non lo sono stati, nello stesso periodo al principio del secolo, per I panslndacallstl di destra che volevano dlssolvere Il partito operalo In un partito laborista col compito di sostenere il sistema attraverso un certo grado di disciplinata confllttualltà. Non lo furono per I socialisti di sinistra e poi per I comunisti che. nel dogmatico predominio del partito sul movimento di massa. finirono per sterllluare lo stesso partito, Isolandolo nella propaganda e r,el• l'elezlonlsmo. lo furonc, solo per una breve stagione per gll ordlnovlstl, chiusi però nell'Incapacità tutta torlr,ese di collegarsi In modo attivo ad esperienze nazionali. Non lo sono stati uando si à dere plU difficile (e forse molto più difficile) lo çgpçlyS'i'one' ==--=-==..a..===-"-'=::::::...::::::::::_:::;_;:::;::= 6-
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