giovane critica - n. 27 - estate 1971

munista campana. fu necessario ricorrere ben presto da parte della Cgl ad un atteggiamen10 diverso e possibilista nel confronti del sindacato napoletano: Di Vittorio, infatti. in un fncontro • fraterno • con Russo, ebbe a promettergli una carica di rilievo nazionale, qualora la Cgl di Napoli avesse aderito alla nuova Confederazione, nonché la possibilità, per I lavoratori che lo avessero creduto opportuno. di sostenere le posizioni della Cgl di Napoli, seppur ridimensionandole e rendendole compatibili con l'alleanza con i cattolici. Il nuovo atteggiamento adottato da Di Vittorio è confermato dalla seguente lettera, inviata dalla Cgil al Comitato direttivo della Confederazione meridionale: - Cari compagnl. la segreteria della Confederazione Generale del Lavoro. d'accordo con tutte le organizzazioni sindacali dell'llalla liberata. che si sono già pronunciate in favore del• l'unità ed hanno aderito alla Cgil stessa, allo scopo di eliminare ogni pencolo di scissione sindacale e di eliminare tutte te difficoltà sorte tra una parte della Confederazione del Mez- ~ogiorno e la Cgil, ntiene necessario promuovere una netta presa di posizione di tutti i lavoratori organizzati nei sindacati liberi. in modo che le questioni siano risolte democraticamente. secondo la volontà del lavoratori. e democraticamente espresse. A questo scopo la nos1ra segreteria vi propone: I) di convocare. per una data da concordare. un regolare congresso di tutti i sindacati liberi costituiti nell'Italia liberata, o anche solo nel Mezzogiorno, a vostra scelta: 2) d1 costituire un comitato organizzatore composto da un numero uguale di rappresentanti della parte napoletana della vostra Confederazione e di quella di Bari. sotto la presidenza d1 una personalità neutra. scelta di comune accordo e la cul indiscussa morahtà costituisca una garanzia sicura per entrambe le parti di imparzlalità e di correttezza democratica. sia per la regolare elezione democratica del delegati al Congresso. sia per il conlrollo del numero di aderenti da essi rappresentati. sia per le regolari votazioni a1 Congresso stesso; 3) di incaricare Il predetto comitato di definire le norme precise ed Inequivocabili per la partecipazione al Congresso, tra le quali: a) elencare le organizzazioni aventi 11 diritto incontesta• bile di partecipare al Congresso. con facoltà di con1rollarne la consistenza affemva: b) determinare il numero minimo di rappresentanti per ogni delegato; e) determinare il modo dl votazione al congresso; d) fissare la sede e l'ordine del giorno e designare I relativi relatori • "- Dopo oltre un mese, durante il quale la Cgll aveva Ignorato l'esistenza dell'organlzzazione sindacale meridionale, e 74 - quando già !'Unità e Di Vittorio avevano da tempo annunciato al paese la scomparsa definitiva di • alcunl gruppetti scissionisti che avevano incontrato sul loro cammino •, la Cgll di Roma fu costretta infine a prendere atto di una realtà che invano fino ad allora aveva cercato di non vedere. Naturalmente tutte le assicurazioni contenute nel documento non furono rispettate in seguito. ma anzi furono slstemalicamente violate. sebbene il documento citato avesse a,. sunto valore di accordo, ln seguito alla risposta positiva che la Cgl dette. Il gruppo dirigente napoletano ebbe infatti il torto pohtfco di prestare fede alle proposte contenute nel messaggio che la Cgil fece pervenire al sindacato napoletano. ed è in questa convinzione che continuò ad insistere nelle trattative. precedentemente iniziate, con il gruppo sindacale dl Bari, per giungere ad un convegno con quest'ultimo. Lo scopo perseguito dalla Cgl di Napoli era quello di ricomporre l'umtà che il gruppo sindacale di Bari aveva rotto con il convegno del 26 giugno. in modo da poter partecipare al Congresso proposto dalla Confederazione romana In posizione di forza. Ma le cose si svolsero in modo diverso da quello auspicato dalla Cgl di Napoli. Su richiesta dalla Cgl di Bari, Il convegno già fissato per il 29 luglio venne rimandato al 18 e 20 agosto. e poi a data da stabilirsi. La Cgl a sua volta meno agli impegni assunti nel confronti dei lavoratori meridionali e. pili volte sollecitata da Napoli. evitò ogni risposta, arrivando addirittura ad annunciare la convocazione di un prossimo Convegno da tenersi nell'ottobre, evitando di mettere al corrente in precedente la Confederazione di Napoli. Indubbiamente, il risultato di maggior rllievo ottenuto dalla Confederazione romana con la lettera Inviata alla Cgl è da individuarsi nella confusione che, a seguito dell'Iniziativa, venne a crearsi in seno al gruppo dirigente napoletano. accelerando ed estendendo la confusione già prodottasi nelle organizzazioni periferiche, maggiormente sottoposte alla Incalzante offensiva del Pci. Il culmine della crisi fu raggiunto con Il voto di adesione alla Cgil che Il Comitato direttivo della Camera de1 lavoro di Napoli ebbe a formulare l'I I agosto. pur con la riaffermazione delle Istanze che avevano ln passato caratterizzato l'azione della Cgl. Contemporaneamente il Pci sollecitò ed ottenne da parte delle autorità alleate la revoca dell'autorizzazione a pubbllcare Battaglie Sindacali che continuava tuttora una vivace polemica al fine di stimolare la formazione di una • Sinistra Sindacale • all'Interno della Cgll. 1• L'Unità n. 33. 23 luglio 1944. 1S L'Uniti n. 28, 2S giugno 1944.

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