giovane critica - n. 27 - estate 1971

avrebbe dovuto es~ere difesa anche a Roma, come era stata difesa a Napoli, ed ebbe ad esprimere le sue perplessità circa la prassi non conforme a questo Indirizzo che I suoi lnterlocutorl sembravano predlllgere. Inoltre insistette per la Inclusione di Russo nel gruppo dirigente nazionale del nuovo slndac,to. Nonostante 11 risultato negativo di questo sondaggio nel confronti degli azionisti. I comunisti. una volta costituito:;! il nuovo sindacato. tentarono ancora l'approccio nel confronti c.egi 1 aiionlstl, ed In occasione appunto della venuta di 01 V,ttouo. l'11 giugno. fecero pervenire loro Il seguente messagg:::i. re• cante la firma di Velio Spano: • Caro Gentili, 01 Vittorio è rientrato tardissimo Ieri sera ( ...] sarebbe bene non rimandare l'Incontro, ti IHclo .ssolutamente libero nella sc::eltadel posto•,.. Ma 11 Gentlll rlbadf le posizioni precedentemente assunte. Il che convinse 11 Pci a non effettuare Il proposto Incontro. Il tentativo di Spano si Inseriva In una azione su plU vasta scala condotta dal Pcl nel confronti del Partito d'Azione. Dopo averlo escluso dal Patti tripartiti. 11 Pcl. mirava ora a recuperarlo In funzione subalterna, In vista di eliminare ogni posslblle oppositore, nonché ogni alleato alla eventuale for• mazlone di gruppi sindacali dissidenti. Questo è Il significato della • nomina • awenuta dopo I Patti di Roma dl un azionista presso la Camera del Lavoro di Roma. In questa situazione la condizione della Cgl meridlonale divenne molto critica. 11 gruppo della Cgl di Bari in un con• vegno svoltosi li 26 giugno dette la propria adesione alla Con• federazione Romana. e ben presto la corrente azionista, in seguito alle pressioni romane. Iniziò a mostrate la sua Intrinseca debolezza. Ciò nondimeno la Cgl denunziò immediatamente il carattere mistificatorio del nuovo sindacato, contestandone l'lnterclasslmo e Il carattere profondamente antidemocratico. Pertanto fu approvato Il seguente ordine del giorno: • Il Consiglio Direttivo della Cgl. di fronte 1ll'lnformazlone che a Roma si à nominato un organo centrale di una Confederazione Generale Italiana del Lavoro, con tre dirigenti designati dtl partiti polltlcl, nel riaffermare la necessità che Il movimento sindacale rimanga Indipendente e non divenga strumento de9II ■tessi, ma rimanga meno attraverso Il quale le masse lavoratrici reallnlno la difesa del loro lnte,.ssl, di· chl•ra di non potar riconoscere alcuna nomina che non sia fitta per e■p,e■sa volond delle muse lavontrlcl: delibera: 1) di ■tablllre al pl6 pret;to contattt con I lavoratori di Roma ed o1trti Roma, di tutta l'ltella e di ptendere 11 Lavoro a tutta l'ltalla llbereta. 2) di preperere In .accordo con I compagni dell1talla U. -lo--dogll_porlfwld __ lcongressl reglonall sui problemi sindacai! ed organizzativi, I quali designino un rappresentante di ogni province a far parte del Consiglio Nazionale. Tale Consiglio Nazionale comprenderà inoltre I segretari d!tlle federazioni di categoria •" L'lmpossibllità di liquidare la Cgl meridionale Ignorandola, spinse i! ?ci ad azioni addirittura sconsiderate. I comunisti infatti pur di colpire la Cgl si ridussero ad appoggiare. con una risoluzione adottata dal Comitato federale riunitosi Il S luglio, l'ordinanza del Col. Chapmann, che vietava gli scioperi e le manifestazioni. Tale ordinanza fu emanata in seguito alla ferma protesta degli operai della Set contro il Direttore fascista Pellegrini. Alla indignata protesta della Cgl per l'atteggiamento scandaloso assunto dal Pcl, l'Unità rispose pubblicando Il testo della risoluzione adottata il 5 lugHo dal Comitato federale. omettendo però la parte chiaramente recriminativa nel confronti delle agitazioni operaie 11 • 11 testo Integrale fu poi reso noto dalla Cgl. attraverso Battaglie Sindacali T'. senza che la sua pubblicazione fosse seguita da alcuna smentita o giusti• flcazlone da parte comunista. Accanto alla risoluzione monca. l'Unità pubblicava un arti• colo ed un trafiletto. entrambi dedicati al • gruppetto sclsslo• nista • ed al Gentili, definito per l'occaslone • un mestierante senza scrupoli •. dimenticando di avergli lasciato pochi giorni prima libera scelta circa la carica da ricoprire nella nuova Confederazione alla sola condizione di allontanarsl dal • grup· petto scissionista •. Particolarmente degno di rilievo è Il fatto che I comunisti. come si può agevolmente ricavare dalla let• tura dell'Unità del periodo In esame, attribuivano ogni denun• cla ed ogni presa di posizione della Cgl al Gentlll, deformando la realtà. Il loro tentativo era quello di mettere In ombra Il ruolo svolto dal gruppo dirigente classista della Cgl. e soprattutto la effettiva corrispondenza degli atteggiamenti polltlcl di questa con l'eslgenze della classe operala. Essi cercavano In tal modo di far apparire la Cgl come una organizzazione estremista, a carattere radlcafegglante. ma tutt'altro che classista. Per il Pcl era molto meno pericoloso attribuire Il dissenso con la Cgl all'arrivismo di un azionista senza scrupoli. anziché alla coerenza di una organizzazione diretta da un gruppo con un programma politico ben definito e con profondi agganci nella realtà napoletana e merldlonale. Accanto alla. tattica terroristica adottata dalla Federazione co10 BattagUe Slndacali n. 21. 23 luglio 1944. 11 ll>ldem. n l'Unltll ed. mer. n. 33, 23 luglio 19«. 7J lattegl6- llndKaill n. 21. 23 lugllo 19«. - 73

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