giovane critica - n. 27 - estate 1971

catione dell'Asseniblea Costituente. da indirsi appena cessate le ostllltà. Decide di nominare tre suol rappresentanti, nelle persone di Dino Gentili, Marcello Marroni, Costantino Sclucca. con l'Incarico di restare In contatto con la Giunta Esecutiva e con lo scopo di appoggiare l'opera fattiva e reallzzatrlce a". l'Influenza del Partito d'Azione risulta evidente anche nella scelta del nomi delle tre persone che avrebbero dovuto mantenere I contatti con la Giunta ·Esecutiva: Il Gerltili. proveniente dagli ,Stati Uniti. dove si trovava nell'emlgrazlone polltlca. Il Marroni, terzo componente della Segreteria meridionale del Pcl, dopo Reale e Spano, distintosi al Congresso per l'assoluta mancanza dl apporti critici al dibattito, e lo Sclucca, del Psiup, figura priva di qualsiasi rilievo pollt1co e sindacale. Della delegazione, l'unico componente Influente risulta essere Il Gentil!. che avrebbe dato al contatti con la Giunta Esecutiva l'Impronta esclusiva di qu&lla corrente del PdA di cui egli fu uno del maggiori esponenti e che risentiva ln modo determinante gll effetti dell'emlgrazlone politica negli Stati Uniti. A clO si aggiunga che Il Gentili fu delegato dal Congresso a recarsi In lnghllterra per ristabilire I contatti con I sindacati di quel paese. Oueste deleghe conferite al Gentlll rappresentarono un erore rllevante del gruppo classista della Cgl, capeggiato da Enrico Russo. che pure aveva coo sé la maggioranza del Congresso. Errore splegablle non solo con la necessità dell'alleanza con Il PdA ma anche per l'incertezza Indubbia negll atteggiamenti del Russo verso Il Pcl. Pub dirsi a tal proposito che Il Russo abbia sempre pensato alla prospettiva di una battaglia da condurre all'Interno del Pcl. nonostante la chiara ostllltà da questo sempre dimostratagli. Il deslderJo di condurre una battaglia dall'Interno dello schieramento comunista non era un mero desiderio astratto, ma traeva spunto dall'opera di contestazione e di condizionamento che nel Pcl avrebbero potuto svolgere I componenti della Feder► zione di Montesanto rientrati nel Partito a dicembre. e del quall lo stesso Russo faceva parte. Ma mentre Russo marltenne salde le proprie posizioni al punto che la Segreteria del Pcl, pur conslderandolo fta • I rientrati • • non volle però COrl199nargll la tessera, lo stesso non puO dlrsl per gll altri. La mozione • Per ia partecipazione allo sforzo di guerra •, r}prende In pieno le tesi del Gentili, esposte nella sua rei• zlone, confermando la volontà del lavoratori di partecipare allo sforzo bellico accanto agli alleati attraverso Il volontariato. non aggiungendo pero alcun chiarimento circa le finalità. che I lavoratori al proponevano di raggiungere attraverso la loro parteclpal:lone alla guerra, eludendo In tal modo la volontà chl1ramente espressa dal Congresao •. Fra le mozioni flnall fu Inserito anche l'ordine del giorno di DI 8artolomeo, già citato. anch'esso approvato all'unanimità. Ciò conferma la presenza nel sindacato di due linee politiche. lnconcillablll fra loro. e la maturità politica della Cgl. che, combattuta dal Partiti Comunista e Socialista. seppe stabilire con altre forze. conservando la sua funzione egemonica, un sistema di alleanze, che a breve scadenza si sarebbe mostrat,.> pericoloso per il Pcl. 11 Russo e JI VIiione sono concordi nell'affermare che durante Il Congresso di Salerno, fu svolta opera di intimidazione da parte del Pcl verso il gruppo dirigente della Cgl. La Segreteria del Partito comunlsta, Inviò oltre al Marroni, altri esponenti incaricati di attuare fra I delegati l'opera la plU opportuna volta a ricondurre la Cgl su posizioni piU vicine a quelle assunte dal Partito. Si cercò cioè, molto semplicemente. di proporre al Congresso un'alternativa che avrebbe visto 11 Pcl tollerare alcune deviazioni sul terreno ideologico e politico. alla sola condizione che E. Russo venisse rimosso dalla carica di Segretarlo della Cgl. E il ricatto. del resto. trovo espllclta conferma anche nel corso del dibattito congressuale: I delegati delle Camere del lavoro di Torre Annunziata. di Castellammare di Stabia, Gragnano, cui si associarono I delegati delle Camere del lavoro dl Nocera Inferiore. Pagani ed Altavilla Irpina, pre• sentarono un ordine del glorno che proponeva l'elezione diretta da parte del Congresso di E. Russo alla carica di Segretarlo Generale, allo scopo di sventare le manovre del comunisti In questa direzione. Sorse allora da parte di alcuni delegati del Pcl un'opposizione di carattere tecnico sulla proponibilità dell'ordine del giorno presenteto. Essendosi lrrlgldite 1e rispettive posizioni, Russo. VIiione e gli altri dirigenti invitarono Il Congresso esplicitamente a non votare l'ordine del giorno. per salvaguardare l'unità dell'organizzazione. Ma confermando In modo significativo Il loro carattere genuinamente democratico, moltl delegati noo desistettero dalle loro posizioni, tanto che la votazione finale poté contare ben 26 voti favorevoli all'ordine del giorno e 29 contrari. I tentativi del Pcl non ebbero In seguito alcun esito favorevole. Le agitazioni del mese di marzo: il ruolo svolto dalla Cgl Il Congresso di Salerno ebbe Il merito di evidenziare ulteriormente la spaccatura tra vertice e base nel Pcl. la dlversltè di orientamenti tra I dirigenti comunisti e la base si era già manifestata apertamente In varie occasioni, come si b avuto n 1ettaa1i. SindKall n. 2, 27 febbraio 1944. )I L'Untdi od. me,. n. 2, dicembre 1943. lt a.naglloe Skldacall n. 2. 27 febbr,10 1944. - 63

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