giovane critica - n. 27 - estate 1971

cato. Esso fu preceduto da una grande mobllltazlone nelle Ca• mere del lavoro, nelle sedi comuniste. soclallste. e azioniste: fu preparato attraverso una grande partecipazione di lavoratori alle assemblee precongressuali e attraverso una 9mpla partecipazione della base alla discussione sul temi polltlcl e sindacai!. Dal Congresso nascerà un nuovo. pili vasto e coordfnato lm• pegno che porterà la Cgl. come vedremo, a promuovere la vita polltlca dell'Italia liberata, nella prospettiva di portare la classe operala, In posizione egemonica nel confronti delle altre forze politiche di sinistra. Questa funzione propulslva e determinante fu assolta dalla Cgl, in successiva e crescente progressione, dalla seconda metà di febbraio ai prlml di aprile. fino alla 4 svolta • di Salerno. Al Congresso parteciparono trenta Camere del lavoro. quattro sindacati del vari centri della Campania. ventitr6 Federazioni della terra e I delegati delle commissioni di fabbrica, per I centri In cui non funzionava ancora la Camera del lavoro, qualora In questi vi fosse qualche attività Industriale•. Alla presidenza del Congresso furono nominati $ciucca. Marroni e Gentili 11 • All'Inizio del lavori Il Congresso approvò I• proposta di 4 unificazione • con la Cgl di Bari. Il testo del• l'accordo venne redatto In seguito. 1'11 marzo. In una riunione alla quale partec~arono tutti I membri del direttivo della Cgl di Napoli, larlcchluta e Pastore per la Cg1 di Bari e Clfarelli per il Partito d'Azione di Bari. In questo incontro fu stabillto di delegare alla Cg1 di '8arl I compiti riguardanti il tesseramento e l'ammlnistrazlone delta Confederazione. e alla Cgl di Napoli I compiti rlgu.rdantl I rapport1 con le autorità Italiane e alleate. restando Inteso che per le questioni partlcolarmente Impegna• tive, riguardanti la linea politica della Cgl, si sarebbe resa neceasarla una prellmlnare consultazlone li, Riferendosi al fallimento dell'lnlzlatlva di Bari, la relazione al V Congresso det Pcl afferma che • un gruppetto di scissioni• atl • paralluava a Napoli l'azione In direzione del sindacato unico, poiché aveva le mani dappertutto, escluso la Federterra li, confermando In modo significativo la feale ed Indiscussa Pf&- mlnenza della Cgl di Napoli In tutto Il Mezzogiorno. E' certamente denso di significato politico Il fatto che • pochi giorni dal convegno di Bari I comuniatl, per evitare la poaldone di grave l90lamento nella quale al erano cacciati e dalla quale, almeno In quel periodo, non Hrebbero uacltl se aveHero continuato • perseguire la polltica di aperta rottura con la Cgl di Napoli, furono costretti • far marcia Indietro rl• ~:,.:'!:e ~~::~=~~~ 1 c:~9:n~e•r:"cC:~:11: 1~~:~1~ Chiaramente al trattò di una unificazione pili formale che aoatantllle, di una manovra di carattere purament9 atrumentale: Infatti, eaHndo la eluse· lavoratrlce rimasta legata alla Cgl di Napoll ed alle sue posizioni politlche. attraverso quest'accordo Il Partito Comunista tentava di riguadagnare il terreno perduto e di realizzare un controllo all'Interno della Cgl In modo da poler, anche parzialmente, condizionare i futuri sviluppi e pre• se di posizioni di quest'ultima, dato che non era riuscito ad ellminarla dalla scena politica. Durante I lavori del Congresso furono esaminati I pili Importanti temi politici e sindacali del momento. Da parte del gruppo dirigente fu compiuto un apprezzabile tentativo di demistificare il contenuto e la portata politica di una lotta genericamente antifascista. e di riportare Il contrasto tra fascismo e antifascismo nel reali termini della lotta di classe. evitando la meccanica scissione fra il momento democratico ed il momento soclallsta, e considerando pertanto gli obbiettivi democratici quale momento di transizione verso Il socialismo. La relazione di Enrico Russo ed altri numerosi Interventi. affrontarono i problemi che si ponevano al movimento operalo, e indicarono 1a necessità di pervenire ad una risposta espllcita. che valesse a far Intendere. senza ombra di dubbio alcuno. l.1 volontà di rimanere fermamente sul terreno dell'ideologla rivoluzionarla. In effetti raie risposta venne dal Congresso, anche se ad un'analisi puramente formale dei risultati si deve rlscon. trare nelle conclusioni una prevalenza di risoluzioni ispirate dalla corrente azionista. D'altra parte. ciò non deve meravlgllare. ove si consideri che sul piano delle Immediate attuazioni politiche e sindacali la Cgl riscontrava una sostanziale concordanza delle sue due correnti fondamentali. ciascuna delle quall peraltro, conservava del tutto intatta la propria fondamentale caratterlz• zazlone ideologlca. In particolare, Russo, nella prowla relazione, sottolineava. come non si potesse sempllclstlcamente affermare che, caduto il fascismo, si erano ormai create le condizioni che avrebbero assicurato una tranquilla evoluzione tramite la cosiddetta • democrazia progressiva •. dalla società capitallstlca alla società socialista. Furono avanzate, da parte di Russo, VIilone. Di Bar• tolomeo ed altri ancora critiche all'opera del Cln ed alla conce• zlone polltlca e ideologica alla quale questi si Ispiravano. rlfiu· minarla dalla scena politica. » L'Uniti n. 12. febbraio 1944. li Rispettlvlll'l'lenterappresent1ntl del Psiup, del Pcl e del PdA. li: Per ellmlnare confusione nelle inlzl1tlve,venne stabilito che 11 Ct,illdi Bari avrebbe curato le Federulonl della terra, d911II edill e del ferrotranvieri. mentre la Ct,ildi N89011 si sarebbe occupata delle Fedemlonl nazlonall del mt1tallurglcl,del chimici e del tessUI. In pratica però anche le Federulonl degU edili e del ferrotranvieri er1no cont~late dalla Ciii di Napoli. lJ Il Cofflun6enlo ltallanO nella Mconda guerra mondiale, 09. cli. peg. 64. - 61

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