Scafati. si riunirono nella sede della Camera del Lavoro per discutere I piu urgenti problemi del momento. A Nocera lnfe. riore, Angri, Lettere, Poggiomarino, Caserta, S. Antonio Abate, sorsero le prime Camere del Lavoro aderenti alla Cgl •. Nel dicembre si costituirono le federazioni professionali, ed In pri• mo luogo quella edile, la metallurgica, la chimica, la federa. zione dei lavoratori della arte bianca, la federazione dei lav~ ratori di alberghi e mense, 1a federazione del lavoratori dlpen• denti elettrici ed altre ancora. Di ogni federazione si costitul· rono te relative sezioni provinciali e comunali. I plU combat• tivi furono I metallurgici che organizzarono uno sciopero bianco alta Precisa. Ma a tal proposito lasciamo parlare l'Unità: • La stragrande maggioranza del lavoratori Italiani - seri• veva il giornale del Pcl a poche settimane di distanza dal co~ vegno di Napoli - è orientata verso la Confederazione Generale del Lavoro. alla quale è c:.onfermata l'adesione del gru~ sindacali aderenti a tutti I partit.i del Fronte Popolare Antif► sc:.ista• 1 • lo sviluppo della Cgl. e I due convegni costitutivi, awenlvano negll stessi giorni in cui la Federazione comunista napoletana veniva lacerata da una scissione. detta di Montesanto. per il fatto che gli scissionisti posero la toro Federazione presso la sede degli autoferrotranvieri che si trovavano appunto a Montesanto, quartiere popolare di Napoli. la scissione si pr~ trasse dal 24 ottobre al 12 dicembre•. Per quel che riguarda la scissione I documenti autentici relativi alla sua ampiezza e alla sua eco nella base a tutt'oggi non sono reperibili. E' sicuro comunque che la Federazione di Montesanto svolse una notevole attività ed ebbe una sua funzione; furono Infatti Russo e Mario Palermo, dirigenti della Federazione di Montesanto a parlare all'Universltà insieme con Omodeo Sforza e Croce. In occasione appunto della venuta di Croce a Napon '. Sul motivi che determinarono la frattura Il Proletario, organo della Frazione dei Comunisti e Soclallstl cl dà alcune Indicazioni: • Noi sappiamo eh~ all'Inizio della guerra attuale andarono riprendendo vita a Napoli gruppi e cellule c:.omunlste, per lo piU !~dipendenti gli uni dagli altri [ ...] Alcuni di questi gruppi vengo110 poi In un secondo momento In c:.ontatto con alcuni "funzionari" che cominciano ad emanare direttive In nome di una centrale. A questo punto accade, che soltanto coloro che In un modo o nell'altro avevano coscienza dello sviluppo del movimento comunista lnternulonale, non abboccano all'amo del funzionari, e restano saldi • sinistra: mentre chi era lg~ ro di questo svolgimento storlc:.o ed era rimasto alla c:.onoscenza di un P1rtito comunista !tallano veramente comunista, •r• ben lieto di poter trovare collegamento con Il " Centro .., • solo 54 plU tardi, troppo tardi per poter far macchina Indietro, si accorgeva della fatica Inutilmente sprecata nella forma.zl<KMdti selezionati gruppi comunisti che Il funzionario trasformava a poc:.o a poco In informi e disorientati ammassamenti, Ispirati ad un nazionalismo di dubbia marca, e soprattutto ciecamente dlsclpllnatl ad una tattica manovriera e di Insuperabili "equilibri"••· In effetti i comunisti napoletani, fatta eccezione per brevissimi periodi. erano rimasti senza cottegamentl con Il Centro e ciò aveva prodotto la • impreparazione • cui si è accennato. pertanto la riunificazione del gruppi comunisti Iniziata a metà settembre da Spano e Reale sulla piattaforma centrista della Tt:r-za Internazionale, suscitò awersionl e disorientamento, dan• do luogo alla scissione del 24 ottobre. Ma 11 plU indicativo della risonanza della scissione della base è dato dalla rapida ed entusiasta affermazione della Cgl, il cui gruppo dirigente an,. noverava nel suo seno. quali esponenti comunisti, esclusivamente compagni aderenti e dirigenti la scissione di Montesano. In poco plU di un mese la Cgl riusci a porsi In posizione dl assoluta preminenza nella vita sindacale e polltlca. preminenza che conservò per circa un anno. pur sotto l'Incalzare di un'aspra polemica, che dall'aprile '44 In poi divenne aperta rottura con il Pci. La Cgl, questo cl sembra Il dato plU Importante, seppe c~ gliere l'intimo nesso esistente fra una politica autenticamente classlsta e la necessità della vita democratica all'Interno delle organizzazioni operale. Essa avverti il profondo distacco. se non addirittura la contraddizione. esistente tra Il centralismo di tipo staliniano. in cui completamente perso era Il concetto di democrazia proletarla, e la posslbllltà di una ampia reallz• zazlone dl una politica rispondente agli obbiettivi propri della classe operaia, cioè 11 socialismo: pertanto rivendicava per l'avanguardia della classe operala criteri organlzzatlvl corrispondenti al suoi obbiettivi politici. Ed è In questa prospettiva che la Cgl poneva la possibilità, o per meglio dire la necessità che nelle organizzazioni operale vivessero varie tendenze. nell'ambito di un programma llberamente elaborato e dlsclpllna. tamente realizzato. Laddove il Pct definiva le rivendicazioni di democrazia Interna: • ( ...] pretesto ad eternlzzare discussioni sterili. a coprire atti di lndlsclpllna, o manovre frazionisti• che [ ...] la democrazia Interna è un pretesto per lottare contro Il partito, come hanno fatto Trotsky e I trotsklstl. In tutto il mondo••. ~ Rls.orglnMnt0, 11 novembre 1943. s L'UntUin. 2, dicembre ''3. • L'Unità, Edlzlooe merldlooale n. •• dtcembfe 1944. 7 Rlso,vlmento, 30 novembre 1943. • Il "1,letark,, 28 maggio 1944. , L'Unttl, Edlzlooe mcrldlooale, n. 3 dicembre 1944.
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