saggi e studi La costituzione della confederazione generale del lavoro e la scissione di «Montesanto» (1943-44) Il 25 luglio 1943 aveva trovato II movimento operalo meri• dionale in uno stato di profonda disorganiuazlone. Stroncato brutalmente dal fascismo ogni fermento innovatore, le masse erano state gettate in una quietudine amorfa e apparentemente lmpermeablle, che si era infine lacerata con gli spontanei moti di collera tipo quelli che dettero luogo alle 4 quattro giornate di Napoli•· I gruppi comunisti, che seppure in un ambito ristretto, agivano a Napoli e negli altri centri meridionali. erano dl11lsl fra toro. e non erano al corrente delle svolte compiute dal Pci In relazione al grandi avvenimenti lnternazionall. ed in particolar modo sovle1ici. perché quasi completamente privi di collegamenti con Il centro. In questo senso la base comunista di tutta l'Italia meri• dlona!e si trovava, per cosi dire. • impreparata • ad accogliere le nuove formulazioni teoriche e organizzative del Pcl. ela• borate dall'Internazionale comunista negli anni della clandestl• nltà, e di cui Togllani fu uno dei maggiori artefici. Fra I comunisti delle Calabrie. delle Puglle. della Slcllla, della Lucania e della -Campania si accese un ampio dibattito che spesso sfociò in un deciso contrasto con la linea del Pcl. in alcuni casi giudicata un • vero e proprio tradimento del comunismo • '. In Campania. e a Napoll In particolare. l'opposizione alla politlca del Pci fu vivacissima. ed ebbe caratteristiche pecultJri, che la differenziano notevolmente da quella sviluppatesi in altre regioni. Il movimento di opposizione napoletano. rluscf ad avere una notevole Influenza In tutto il meridione. Influenza che riusci ad esprimersi In forme organizzative particolarmente Incisive. Ciò dovuto al fatto. che. anche grazie alla passata esperienza sindacale e politica di alcunl dirigenti. esso fu in 52 - di Clara de Marco grado di portare avanti un'azione polltlca tempestiva, che prese il Pci in contropiede. In tal modo. mentre Vello Spano ed Eugenio Reale. procedevano alla riunificazione del gruppi comunisti sulla base delle direttive e dell'autorità del funzionari, non senza gravissime difficoltà, che sfociarono addirittura in una scissione. Il movimento di opposizione napoletano sostenuto dalla maggioranza della classe operala meridionale. riportava in vita la Confederazione Generale del Lavoro, distrutta dal fascismo nel 1926. Ciò permise alla parte piU avanzata e cosciente dell'opposizlonb napoletana e meridionale. di sfuggire aHa sorte cui la pesante burocratizzazione del Pcl condannò I movimenti di opposizione. cioè all'\sol&,nento e quindi al pericolo di una progressiva astrazione dalle esigenze vive del movimento reale delle masse lavoratrlcl. nonché dalle trasformazioni In atto nella società. I primi documenti riguardanti fa Cgl risalgono all'ottobre e al novembre 1943, e confermano la sua attiva presenza nella vita politica, ed una efficiente, seppure non ancora completa struttura organizzativa. l'ampio dibattito che veniva svolgendosl nelle sezioni comuniste. lungl dal rimanere fine a se stesso. investi direttamente i lavoratori, e sfociò nell'ottobre In un primo convegno sindacale. che gettò le base della ricostituzione delta Confederazione Generale del Lavoro. In seguito a questo primo convegllO, i promotori della Cgl riuscirono • portare av31nti un'Importante iniziativa sindacale che aveva ottenuto l'aumento del 70¾ per gll addetti al pubbllcl serviti. e che aveva visto anche un tentativo di dura repressione da I II COMURlsmo nelt. NCOnda guerra IIIOndlalt., Editori Riuniti, Roma 1963. ~. '19.
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