D'altra parte. se dal falllmento storico della rivoluzione bolscevica e da noi della strategia del Pcl non usciamo fuori subito in modo diverso, resteremo all'Interno di quel fallimento. come mera componente velleftarla, da gruppo dlrlgente che si oppone a gruppo dlrfgente, in una contrapposizione tecnica e di tempi politici ma non politico-culturale tra riforme e rivoluzione. Questa necessità risulterebbe forse astratta se non fosse esemplificata ln altre parti del mondo. nel Laos per esempio. Voglio dire, per concludere, che del film di lvens sono da prendere non le parole d'ordine scritte, le didascalie, le Indi• cazlonl verball di comportamento, secondo una pratica talmudistiea che rende cosi retorici esterni e vani tanti discorsi, ma i fatti e il loro profondo significato umano e civile nella rivoluzione, per la rivoluzione, per la continuità della rlvolu.zlone. Caro Giampiero. credo di non avere peccato di ottimismo e di lirismo intellettuale affermando che in quel tanto di città che si riesce a prendere perché Il con azioni adeguate si è determinato un nuovo rapporto politico, uno studente. un medico, un Ingegnere. un netturbino. un Impiegato di conceno. una casalinga. una commessa. i slngoll • esperti • Insomma che di tale rapporto sono stati protagonisti nelle necessarie lnlziali azioni di rottura, possono e debbono diventare dei • rossi •, fino in fondo. lvens, nel Laos, l'ha vista giusta. 48 - Gli intellettuali, soprattutto quelli coinvolti dal 1968, facciano i conti con il problema del partito di Valentino Parlato Caro Giampiero, l'uscita del manifesto quotidiano e la sua caratterizzazione politica hanno provocato tra noi una discussione su lntellettuall e partito dopo Il 1968. Attribuendomi una serenità che in effetti non ho. ml hai chiesto di farne una specie di resoconto, che però ml pare presuntuoso e non utlle ai lettori. Della discussione riprendo Il tema per avviare un discorso, che Invece mi pare utlle, sugll lntellettua11 dopo Il 1968. 11discorso si llmlta a quelli piU immediatamente Impegnati nella polltlca, e assume come approccio proprio la questione del loro atteggiamento rispetto all'opportunità di costruire un nuovo partito rivoluzlonarlo. Questo approccio vale anche per quegli lntellettuall che sono rimasti nel partiti nel quali militavano nel 1968. Se sarò stato troppo fazioso, potrai sempre premettere a questa nota un distico di correzione polemica, e a te non ne manca l'umore. Nel loro complesso gli lntellettuall toccati dal 1968 respingono (e gli scritti su Giovana...critica ne sono testimonianza) !'Ipotesi di costruire un nuovo partito; la respingono sul terreno teorico e. ancora di plU. su quello della pratica. · le motivazioni di questo rifiuto sono molte, molto Italiane e poco convincenti. La motivazione principale à che In Italia di partiti e quasi partltl (che questo stanno ormai diventando I sindacati plU Importanti) ce ne sono già abbastanza e costruirne un altro sarebbe un'operazione tanto costosa quanto sterile. LI scelta deve essere quindi, di Influire sull'universo politico esistente. concretamente sul Pci e sul sindacati. La volontà di Influenza domina ormai la maggioranza di questi Jntellenuall. che raHo-
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