di decidere, se ne· infischino della proprietà altrui e non la rispettino se non nella misura In cui si prendono di essa ciò che serve subito. SI tratta di cose accadute. che accadono e che presumibilmente continueranno ad accadere, e che già condizionano tutti: padroni, sindacati, partiti. E proprio per questo chi ne attribuisce la responsabilltà al gruppuscoli vede li filo di pa• glia ma non la trave, l'albero ma non la foresta. E' stato lo sviluppo concreto dell'autonomia nel corso delle lotte di massa a rendere possibile e attuabile e qua e lii minimamente attuati, spontaneamente o con l'Impegno diretto dell'avanguardia, la parola d'ordine • prendiamoci la città •, che non a caso è venuta fuori dalle lotte operale del nord e ha trovato un riscontro Immediato al sud come lotta per 11diritto alla vita lmmediatamenle diretta contro lo stato (1a specula:rlone che forze reai:lonarie ne hanno fatto non smentisce la realtà di base e dl fondo). E non è neppure un caso che la parola d'ordine stenti a trovare consistenti puntl di appllcazlone pra• tlca nelle • regioni rosse •. dove li Pcl gestisce l'attuale crisi per dimostrare che la sua strategia non manca di zone sostanziose di controllo. esemplari dl situazioni di potere per lo sviluppo di • equilibri plt'.l avanzati •- • Prendersi la città • consiste. dunque. In tutta una serie di azioni giuste nei confronti dei padroni. e violente nel con• fronti della mentalità tradlzlonale, che, per essere valide. non possono né debbono essere !"Impresa avanguardlstica di un gruppo staccato dalle masse o che le masse vorrebbe guidare secondo le proprie astratte Intenzioni. ma un'azione di massa che forma e cresce nell'azione stessa la propria avanguardia o riconosce quella che. da esterna che era, ha avulo la capacità di diventare Interna. • Prendersi la cluà • non significa. come riualcuno ha voluto dare a Intendere, la conquista e la dlfes;i armata di territori. Su questo terreno oggi la sconfitta è sicura e quindi la provocazione è lmpllclta. Il • prendersi la città • è sI una conquista Immediata di beni materiali (che poi non potranno essere conservati per cui l'azione per prenderli si risolverà presumlbllmente In una conquista parziale. con uno sbocco da prassi rivendicativa, salariale). m. sop,attutto à I• conq11lsta di un nuovo ,-pporto politico, del potere di decidere autonomamente. di disubbidire, di mettere a nudo la legalità borghese nella sua essenza di difesa del ricco contro Il popolo, del potente contro li debole. di pochi contro tutti. dell'arbitrlo contro la giustizia, della diseguaglianza contro la uguaglianza, della menzogna contro la verità, del profitto contro l'umanltii. Questo nuovo rapporto polltlco, di m.. N, è qualcosa di tuo da preeervare e da_rafforzare come Il bene rlvoluzlonarlo plU IICuro. DI qui .. fondamentale Importanza che all'interno di questo rapporto di militanti, soprattutto le av1nguardie, comincino a pensare ad agire a comportarsi da comunisti, alla cinese. alla vietnamita, alla laotiana. SI tratta di una vera e propria • rivoluzione culturale • che ha il pregio di avere, anche da noi. del punti di riferimento pratici perché, da noi, plU che nei paesi poveri, la divisione del lavoro è estremamente complessa ma nello stesso tempo radicare e radicata. e bisogna tendere a superarla fin d'ora. lungo Il cammino della rlvoluzione. spogllandocl delle dimensioni Intellettuali. morali e In una certa misura pratiche dell'essere condannati a vita a essere operalo. donna di casa. studente. insegnante, nettur• bino. medico. Ingegnere. impiegato tecnico o quel che si vuote. dell'essere Intellettuali o manuali, e di muoverci e agire. anche gli uni verso gll altri, sulla base dei condizionamenti che 1ale divisione mostruosamente comporta, che lnclde nella natura umana e per questa via ci rende servi e succubi del• l'altrui potere. Se è vero che l'evoluzione culturale ha Influenzato la evoluzione tisica. come si è visto altrove trauando dei lavori di Monod e di Timpanaro. solo un determinismo falsamente materlallstlco può fare ritenere idealistica e quindi prematura la pratica per un salto qualitativo. rivoluzionarlo del modi di comportamento umani In situazioni di massa. Non vedo perché cl sia da attendere la rivoluzione e Il passaggio df proprietà. da proprietà privata o statale a proprietà sociale per comln• ciare a diventare. fra compagni, uomini nuovi. che superano fra loro le differenze, le gerarchie, le specializzazioni imposte dal padroni, che comprendono che va morendo il mondo In cui c'è chi guida e dà ordini. e che I soli ordini da dare. come partito tuttora necessario, come avanguardia tuttora distlnta. come reparto plU combattente e piU militante delle masse, sono quelli al padroni. Di qua non cl dovrebbero essere plt'.l la forza e la coercizione. ma solo la comprensione e la persuasione. un modo diverso di porsi e di essere. soprattutto fra gli uomini e le donne. Anche perché. se non riusciamo a rinnovarci durante il cammino rivoluzionarlo, la rivoluzione diventerà soprattutto un atto di efficienza organizzativa. e In bisogno di efficienza tecnica si risolverà sia pure a fini produttivi, di benessere, di potenza, ecc. Per questa via, addio uguaglianza! Per questa via. Il partito diventerà Il gruppo prlvileglato che, con Stalin e con Krusclov. con Bordlga o Berllnguer (e domani, per Ipotesi che considero Ironicamente assurda. con I capi degli attuati gruppuscoli), altro non gestirà se non una sorta di riformismo autoritario, repressivo. insom.. ma borghese, di quella borghesia che ld80loglcamente non esce mal del tutto' dalla porta o dalla finestra. perché è in noi sotto tante specie. - 47
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