Aprile 1971. Le cose che ho imparato, o imparato meglio, in questi ultimi mesi Caro Giampiero, Il solo modo che ho di accogllere Il tuo invito a collaborare al nuovo numero di Giovane critica è quello di dire le cose nuove che ho imparato o che ho Imparato meglio in questi ultimi mesi. Un film di lvens sulla lotta popolare nel Laos Tu ed io siamo stati a Firenze recentemente e abbiamo assi• stito alla prolezlone del film di Joris lvens le peuple et ses fusils che mostra vari momenti della lotta popolare nel Laos nel 1968. Dirò poi -alcune cose sulla lezione di questo film con riferimento alla parte politica nella quale mlllto. In questo preambolo ml pare necessario rilevare che. al termine della proiezione del film, dinanzi a una platea folta e non priva di spregiudicata eleganza._il Laos con il suo popolo di ferro e i suol giudiziosi tuelli è tornato lestamente ... nel Laos; che lvens, con le sue asciutte idee di militante dal cervello vigoroso nonostante i 73 anni, è stato mandato a nanna: e che ha avuto inizio una rappresentazione politico-mondana ·dove le parole, le nostre vecchie parole rotonde, hanno preso anche moralmente Il posto del fuclll, e il conseguente velleitarismo si è sollevato a velare, come nube di boro-talco, la lezione di comunismo che Il fllm di lvens aveva appena finito di documentare. la trlstezu conseguente, pili che derivata dal disagio morale per il confronto fisico fra la benestante e clca1egglante platea del lussuoso Palazzo dei Congressi di Firenze e gli stracci laotiani Issati su palafitte o concentrati In nere caverne (va da sé, si può e si deve fare la rivoluzione con I panni che la storia cl ha portato a Indossare). proveniva dal dubbio polltlco 40 - di Luciano della Mea che. mancando palesemente 1a comprensione di ciò che si era appena visto, cl fosse veramente da attendersi da quella platea una fermezza. piU che una moda. di propositi rivoluzionari e una capacità e continuità • alla latotlana • di renderli operanti. Per quan10 sorretto solo da una Impressione suscllata dal vuoto di reazioni significative. quel dubbio polltlco era già l'espressione di un'analisi di classe non meramente soclologlca. lo stesso dubbo si ripropone dinanzi al nostri giornali e alle nostre riviste, quasi senza eccezione, 1e cui pagine Irriverente• mente vedo sempre pili come quei copricapo che gli spett• tori delle partite di calclo delle tribune popolari o comunque scoperte fabbricano Il per lf con la carta disponibile quando sugli stadi picchia Il sole: qualcosa. Insomma. che • passa sulla testa • dei proletari. che è esterno. Tuttavia. credo che convenga anche da noi la vlrtU della pazienza e della fiducia • cinese ., e che pertanto anche lllterventl pubbllcl tutto sommato Indeterminati nella destln► zione. possano - se hanno Un minimo di contenuto realmente rivoluzlonarlo - risultare utlll. trovare uno, due, tre cervelll aperti, collegare la modestia nell'Intervento, che un compagno non può non avere verso se stesso e verso gll altrl compagni, con quella altrui. In questo articolo. che tu ospiti, non c'è nulla di collettivo come prova la mla firma. se non - spero - Il suo spirito. Ma slamo In una fase In cul di collettivo c'è assai poco anche nel glornali non firmati che trasmettono pensieri e fatti politici con orientamenti rivoluzionari. A decidere alla testa di questi glornall e documenti cl sono sempre pochi cervelli, e c'è solo da sperare, di volta In volta, che vi sia In etll una sensibilità oggettiva, e non la presunzione un tantino pe,
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