giovane critica - n. 27 - estate 1971

tica economica e ·per le riforme sociall. è uno degli scopi. forse l'essenziale. di questa organica ripresa reazlonarla. Certo li problema del movimento sindacale è, allora, come farsi cor• rispondere una plU organica unità del movimento. sul fronte della estensione e del consolidamento delle assemblee. del delegati e dei conslgll, dello svlluppo di una polltlca di controllo e di modifica delle condizioni di lavoro, di ricomposizione dell'unità di classe particolarmente attraverso Il nuovo ordinamento delle qualiflche, di difesa e qualificazione dell'occupazione nelrlndustrla e nelle campagne, di Intervento del lavoratori su grandi probleml soclali delta scuola. della sanità, della casa, del trasporti, del fisco. La rinnovata unificazione. su questa base. di un mcvlmento ricco di moltepllcl artlcolazloni, In una estensione adeguata della lotta sociale In fabbrica e nel contesto generale della società. è anche base essenziale per uno schieramento soclale abbastanza esteso Intorno alla classe operala. Ma. per questa Impresa. il problema della linea da seguire. nella sua concretezza, si intreccia profondamente a quello dello strumento politico oggi essenziale. che è la unità organica. Davanti al contrattacco del sistema, il movimento sindacale non avanza dalle sue scelte prevalenti e decisive, fatte fra Il 1968 ed Il 1970, se non fà corrispondere alle esigenze di unità degli organismi di base di potere e democrazia del lavoratori ed alle esigenze di unità del movimento, un nuovo strumento unitario: la unità organica. la nuova organizzazione sindacale, unitaria del lavoratori. La dimensione nella quale le scelte plU avanzate del Sindacato, nelle loro contraddizioni presenti e nella tensione critica che le accompagna entro Il movimento sindacale, possono affermarsi, davanti alla controffensiva, è quella della unità organica. La discus~one sulle potenzialità moderate dell'unltà organica sono terribllmente astratte: dell'unltà organica c'è bisogno per generalizzare e consolidare I Consigli. per estendere le scelte rlvendlcatlve che Incidono realmente sul potere padronale. per Intervenire sull'oc• cupazlone, per un salto In avanti nella lotta sul grandi problemi soclall. Questo è il punto. E' certo che poi, nell'unità org► nica una nuova tensione dlalettlca sarà Jnevltablle e necessaria, perch6 davvero queste scelte caratterizzino la nuova centrale slndacale unitaria, e bisognerà combattere anche contro I crumiri dell'unlU1 sindacale che non mancheranno di tentare avventure organizzative scissioniste fuori dal Sindacato uni• tarìo. Ma questo è, entro il movimento sindacale e nelle sue contraddizioni, il terreno da scegliere per andare avanti. Dunque. diciamo che l'unità slndacale organica è non una scom• messa. ma una scelta necessaria, perché il movimento avanzi dalle posizioni delrautunno, e, con ciò. una scelta molto lm• pegnatlva anche per le forze politiche: su due punti, In par• ticolare. In primo luogo, perché la divisione organiuativa del movimento sindacale. pure non corrispondendo meccanicamente allo schieramento delle forze polltiche, era a questo in realtà funzionale. e questa funzionalità viene compromessa profon. damente dalla unità organica. In secondo luogo, perché. mentre molti quadri del movimento, anche al livello di fabbrica, sono Ogli di questo rapporto funzionale tra articolazione organizzativa del mov1mento sindacale e schieramento delle forze politiche, nel contesto delle assemblee, dei delegati, dei Conslgll, avanzano anche orientamenti di lavoratori e militanti sindacali che si collocano fuori da questo rapporto. già oggi. Tutte le visioni strumentall di questa realtà sono però da superare. Chi ragiona. In particolare, pensando che allora l'effetto dell'unità organica potrà essere o di sottrarre ai Partiti operai la loro presenza di mllltantl nel movimento sindacale, o che li Partito Comunista. come partito maggioritario nella classe operala, finirà di conquistare il monopolio dei quadri nel Sin• dacato unitario. ragiona ancora con la testa voltata alrindietro, secondo una vecchia logica di rapporti sindacato-partiti. Ed è ancora In quella logica vecchia e da superare. che si acutizza strumentalmente la questione della incompatibilltà, la cui dimensione va ricondotta al principio giusto della separazione delle attività operative del Sindacato da quelle dei Partiti, a cui deve corrispondere però il riconoscimento effettivo del diritto di milizia polltlca, nelle fori.e politiche, ai militanti sin• dacall. Il fatto concreto è. ripetiamo, nel contesto della genera• le lotte sociall e polltlca nel Paese. che il movimento slnda• cale riesca con l'unità a respingere Il contrattacco ed avanzare dalle posizioni dell'autunno. Da questo fatto, non da esso soltanto, ma da esso In misura molto rllevante, dipende la prospettiva polltlca generale nel Paese. e per questo la forma• zlone dell'unità sindacale organica In questi mesi, in questa fase di lotte sociali e politiche ha una Importanza decisiva. - 39

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