giovane critica - n. 27 - estate 1971

fondamentali della presa di coscienza di queste contraddizioni. Torniamo alla contrapposizione schematica: salario o occupazione, fabbrica o sistema. A prescindere da spinte corpo. rative che In alcune aree e punti (non del Mezzogiorno) pos. sono anche aver prevalso. non c'è dubbio che le lotte per roccupazlone sganciate da quelle per il miglioramento delle condizioni di fabbrica avrebbero potuto chiudersi in un'ottica in cui le promesse delle clientele finivano coo l'assumere un valore risolutivo (e In qualche caso ciò si è concretamente verificato): cosi come non c'è dubbio che è Impossibile attribuire senso compiuto - e presa sulla coscienza delle masse - ad un'impostazlone che sorvoli sulle condizioni del lavoratori in fabbri• ca per sottermarsl sulle contraddizioni a livello del sistema. Se Il movimento sindacale si sta oggi riproponendo, come da anni e anni non avveniva, la questione meridionale come punto fondamentale d'attacco di una strategia che superi, tra l'altro, le lacune e te settorialltà dell'azione per le riforme e Identifichi i suol obiettivi nella rottura dei nodi che hanno determinato Il meccanismo di sviluppo del paese - ed è Inevitabile che su questa strada si proceda con dltfk:oltà - non c'è dubbio che potrà portare tino in fondo positivamente questo compito e fondare una linea di effettiva riunificazione dell'azione del lavoratori In tutto Il paese. se non solo saprà cogliere. ma saprà porre al centro della propria elaborazione e delle proprie proposte quanto dai lavoratori merldlonali è stato dato concretamente in questo periodo. Di fronte a questa consta• tazlone sorgono perplessità notevoli quando la si confronta. con ciò che, Invece, nel movimento sindacale si viene di fatto elaborando: nella recente conferenza meridionale delle tre confederazioni, a prescindere dalla relazione introduttiva in cui non molto consistenti sono risultate le proposte dl strategia, il dibattito ha ancora teso assai pi(i a convergere sulle questioni e sulle lotte generall 4 che non a recuperare positl• vamente le esperienze di lotta categoriali e lntercategorlali per proporne l'ulteriore qualificazione e la generalizzazione. Per le stesse lotte urbane, da Battlpaglla a Reggk), agli spunti autocritici emer,si in alcuni Interventi si è ln\lece affiancata In ahrl (e nella stessa relazlone) una condanna acri. tlca e Insieme assolutamente categorica. Cosi, Il segretario della Clsl, Scalla, che ha aperto e concluso i lavori, affermava (nelle concluslonl) che l'unificazione del movimento nel Mezzogiorno non può porsi In termini di alleanze, ma deve porsi In termini lnterclasslstl, e liquidava poi come • sommosse • Reggio e Battipaglla. A dimostrare che Il problema del Meztoglorno è comunque maturo nella coscienza del lavoratori, sono I centocinquantamila sfilati il 30 maggio per le strade di Roma, sono gli slogans 34 - il grande potenziale di mobilitazione che Il 30 maggio ha dlmounitari del lavoratori della Flat. degll operai della Lombardia, del'EmiUa, della Liguria e del Veneto. A testimoniare che ancora passi avanti vanno realizzati per definire una linea compiu• ta e coerente. è la eterogeneità delle parole d'ordine delle province meridionali, o della maggior parte di esse, ancora vincolate pl(i alla contestazione delle locali clientele o a gene• raB richieste di riforma, che non ad obiettivi precisi e unitari. Sarà In grado il movimento sindacale di mettere In valore strato? sarà In grado di dare concrete risposte alla domanda di reale unità delle classi lavoratrici, fondata nella lotta e nella contestazione permanente del sistema in atto, nei luoghi di produzione e fuori, che Il 30 maggio ha espresso? Certo però non è solo il movimento sindacale ad essere chiamato a questo appuntamento. E non è a caso che nell'ultima parte di questo tentativo di spingere oltre l'anallsl, non si sia tornati a considerare le proposte e l'intervento del partiti: le • sommosse • del Sud hanno, Infatti. condizionato negativamente, e non stimolato in positivo, le proposte che dal partiti vengono espresse In questa fase preelettorale. Pesanti passi Indietro devono essere segnalati, verso un recupero - peggiorativo se possiblle - della politica della fontanella. Sono responsabllltà gravi quelle che I partiti della sinistra si sono assunti In questi giorni: potranno portare ad ulterlorl arretramenti nelle coscienze, ad altre divisioni nel movimento, a Indebolire comunque le capacità d'Incidere delle lotte operaie e contadine. Perciò, l'impegno del movimento sindacale va affiancato oggi da un confronto permanente. p!U esplicito di quanto non sia stato nel passato e certamente p\U duro. con le forze politiche, con i partiti, con gll altri gruppi sociali. Si deve Impedire che una divisione del ruoli (sindacati e partiti) che non ha alcuna concreta base nella realtà espressa dal movimento, finisca con Il rendere mistificati gli stessi obiettivi espressi dal mo\llmento e con Il dar raglon·e a Scalta quando ad un'ana• Usi In cui. bene o male. si riconosce Il carattere di fondo e nazionale delle contraddizioni da cul I ,probleml del Meztoglorno hanno origine, fa seguire proposte che rivelano paurose dlfflcoltà ad assumere Il ruolo determinante delle lotte nella de• ftnlzlone e nella proposizione di una strategia realmente alternativa. 4 GII In molte sedi si 6 aspramente criticata !'identificazione di obiettivi quantitativi (posti di lavoro), lvi compreso noi citato saggio di Fo., perché sia ne«iuarlo ritornare sul significato ds attribuire alla frequenza di obiettivi di que1t1 natura negli Inter• venti tenuti alla conferenza.

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