1rrlv1no alle port_edi Torino, gran parte del Veneto e del Friuli 1t1nno dlvent1ndo zone di 1ottosvlluppo (o lo aono già) e la crisi generale dell'agrlcoltura ltallana sta facendo di questo aettore un nuovo Meridione di estensione nazionale. Il Meridione. duflQue, non 11 ferma a GNtl, m1 1rriv1 alle porte di Milano • Torino. Clb da un• parte crea delle partlcol1rl tendenze sottoconsumistiche, spingendo la nostra economia a gravitare tulle esportazioni In un momento In cui la congiuntura economica e commen:1111mondlale è densa di nubi, dall'altra acuisce • di• smlaura le tensioni sociali 1. l"operalo che dal Sud viene pompato al Nord quando e ae riesce ad occuparsi. è speuo costretto a vivere In enormi c• sermoni (4 per1one In nove metri quadrati. mille lire a peraona di fitto per giorno) quando non dorme alla stazione: In una altuazlone almlle I problemi non rimangono 11 di fuori del can• celll delle fabbriche: alla catena di montaggio arriva un materiale umano esplosivo, che I ritmi di lavoro non contribuiscono a calmare•. Clb spiega le tremende esploslonl dell"autunno 1969. E' chiaro, perb. che una almlle situazione non può dur1re In eterno senza una qualche Ipotesi di aoluzlone anche solo parziale. A queato punto 11 borghesia propone solo due 1lternat1ve: la prima. del suol razlonallzzatorl. che si fonda su un rlfonnlsmo talmente velleitario da essere ridicolo, la seconda della Confindustria che, allo scopo dJ spezzare la spinta operala, preme con decisione sull'acceleratore del aottosvlluppo, utlllzundo sempre plU le zone arretrate come serbatolo di man.o d"opera di rlaerva (disoccupata e sottoccupata), ed acuendo al massimo le contraddizioni di fondo del sistema. la morale della storia {te ce n'è una) Insegna però una cosa: le clasal che non sanno rlsolvere I problemi che pone lo sviluppo del loro stesso sistema, firmano una grossa camblale che prima o poi verrà presentata per l'Incasso. • LI pollUu di rttonne .oc:lell fetta dl r«:ente (penslonf. •~ remento delle oa,bble aalartall) hl ottenuto que1te tendenze che perb l'.culrsl del 10tto1vlluppo potrebbe riprodurre In fU'Nro con lrruenH eltntme. ' Ovviamente non tutti gll em1gr1tl dlvent,no dlsoccup,tl. una parte trov• lavoro aie pure In condizioni diHgletlHlme, gll altri colti• tulacono un l01t0Pf01eterleto che. lnMflto In un tHltltO .oc:le1e ed ur• bMlatko eac>k>ilvo.ne KUIICI le ten1lonl. lnoltr11 QUelU aottoprol• tart IOl"IO UHI ap,euo pe~ ctMtmate. con 11 1perenz• di l,ivo,o, 11 Nord dli proc,rl PM9fltl opertl e finiscono IP8IIO col .,..,.,. con loro ed alle IOl"oepalle. Questi lepml pertlcoltrl fanno 11 che Il eottor>ro1eterleto urbano del nord di Ol"lglne merldlone!e ,11. 1H1I pii) che el Sud. leo•to 1ll1 cl1He 099rala e. quindi, ph) facllmente colnvolglbUe nelle sua lotta. Anche per que1to 11 Nord non Hmbra poealblle che al ripetano epeculu.lonl fascl,te aut M>t101)f'Oleterl1to ~ • ~ C.labrta. alectMi 11 poUttu oonflndu1trt1la finisce r-, c«tl versi con l'eeewol.,. - kt quMc:he ml-• - 11 polltlca di alt..,.. N della clUH operela .. Imperialismo, sottosviluppo e perequazione del tasso di profitto Che l"lmperlalismo sia un fenomeno di esportazione di capitali dal paesi ricchi a quelli poveri è stato sostenuto da Lenin a suo tempo 1 • Pure la lesi leninista oggi non lascia mlnlm• mente convinti: gli s1udl plU rec&ntl hanno notato come l'lnghll• terra del 1870-1913 (principale potenza lmperlallstica dell'epoca) importò quasi Il doppio dl utill rispetto al ca,pltale esporteto '. lo stesso fenomeno si nota per gli Usa degll ultimi decenni'. Inoltre non à un mistero per nessuno che le attività di Investimento nel paesi poveri non siano in fase di espansione, 1nzl al contrarlo li IOt'o decremen10 relallvo è netto. progressivo. evi• dente {In genere I paesi ricchi preferiscono Investire tra di loro)•. Ciò non vuol dire che per I J>H:SI ricchi. le zone arretr1te siano diventate marginali. ma significa solo che l'imperi1llsmo ricava surptus da questi paesi senza Investire quasi nulla In essi; I alsteml con cui clb avviene sono noti: scambi dlseguall. noti marittimi. • sfruttamento • del capitate locale (ad es. una comptgnla di un paese ricco pub concedere l'uso di un suo brevetto all'Impresa di un paese povero In cambio di una grossa I V. Lenin, L"lmperllllamo , ... IUS,Hm& del c.apitallsmo, Roma, 1965, pag, 57& segg.: per una difesa d'ufficio delle tesi lenlnlane aulrl1T199rlell1mo v. Kemp, T.ori. aull'lmperllllffl'O, TOl"ino 1969. Cen• tro Karl Marx di Pln, Sulla quutloM dell'Wl'lp,lrlallsmo. In Gk>vane crltka n 22·23, pag. 52 Hgg 1 V. Baran • Swffzy, Il ~Utle ~fatico. Torino. 1968 pag. li-IO 1 V. Baren a Sweezy op. clt. pa,g. 90. 4 L'Indice ,1curo di queato fenomeno 6 dato dii fatto che li fluno di rltOn\O del profitti 6 m19glore del caplta11 lnveallti, tu ciò v u, gll altri Jal6e, Le plllave du tJen monde; Ptrla 1967, pag. 71 aegg; Id. La tlerl ffiOMe dina 1"6conomle mondllle, Parli, Ptg. 109 aegg.; Id. .....,...1 ... en ttTO, Perii 1970 pag IO I-o{! ; H1nt.a Hl~I. Vecchio e MNWO lffls,e,1.aUSMOIn • Contributo 1llO studio della rlvohulone antl~~onlala • (Ouaderno 1pe,cl1le di critica man11,1a1 pav. 50 a999. e 59 segg.: St1venhagen. Lff clutff toelalfl dens lu toei.Ms atr•lres, Pirla. 19", pag. 12 ae9g.: Coni. I monopoll U.8.A. e l"ec:onomla l11ino- .....-lcaM, In Oulldet-nt ~lnl, n. 31 pag. IN aegg. 01.1Htl 1utorl COSI come 911 altrl cltltl In ctueste pa,glM (Sami, Amln, Stelnhau1. latte. l.KOlte. Mlgdoff ace.) ed altri ancora hanno PfOY'tO come Il eottor .. •tl!JP90 non 111 un retlduo p,•c1p1t1U1tlco ma ~ parte ,,.. tegrlftte del caplullamo ateato - 23
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