giovane critica - n. 27 - estate 1971

dello stesso settore, che sl tradussero In squilibri tra diverse aree geografiche!. In tal modo la struttura • a poli • non fu plu caratteristica meridionale ma del tessuto economico nazlo,. n11e: Il polo con la circostante area di arretratezza e di emar• gh,azlone, diventa l'aspetto caratteristico dello sviluppo capi• talistlco degli anni '60. D'altra parte la riorganizzazione capltallstlca delle campagne ha aperto profonde e vaste lacerazioni ne1 tessuto pro. duttlvo: il distacco delle grandi aziende è cresciuto troppo rapidamente per cui vi è il rischio che troppe aziende medie e piccole siano emarginate ed espulse dal mercato. SI pone cosr l'esigenza economica ma soprattutto politica di ricomporre tutta la stratificazione produttiva a livello del settori ristrutturati in modo da elevare la composizione organica di capitale nel settore agricolo•. SI apre cosi la fase della cosidetta • generallzzazlone della ristrutturazione • In cul si tende da un lato all'ulteriore avan• umento del settore capltallstico dall'altro atl'estenslone della ristrutturazione del settore contadino sulla Unea della • azienda famlllare efficiente • che. pur non essendo competitiva, riesca a star dentro Il mercato. 4 Inizia a partire dalla seconda metà degli anni '60 una ridefinizione dell'Intervento pubblico nel mezzogiorno • dal punto di vista capltallstlco, che prende Il via da alcuni elementi di giudizio: li sud non è pi(i un fatto economico unitario, di diffusa arretratezza e miseria, ma presenta piuttosto aspetti differenziati, con l'Integrazione di alcuni settori con te realtà settentrlonall e con l'esigenza di crescenti Investimenti ln queste aree; non si pub pretendere di colmare li divario nord-sud, poiché è lmposslblla creare un sistema autonomo ed autopropulsivo: gli aspetti positivi dello sviluppo marldlonale si sono avuti con l'espansione delle Industrie settentrionali a con \'emigrazione; quindi non ha senso parlare di Intervento straordinario In quanto I poll del sud richiedono le stesse polltlche In campo finanziarlo, Industriale, scolastico e scientifico del sl,1tema del suo complesso. lo svlluppo del Mec agricolo d'altra parte fa venir meno l'Integrazione del prezzi del prodotti agricoli (che dietro \'alibi della difesa del reddito contadino è stata In realtà strumento possente di flnanilamento dell'accumulazlone e di accelerazione dello sviluppo e di accentuazione di squlllbrlo) aprendo lacerentl contraddizioni nel tessuto produttivo: la rigida divisione lntemazlonale del lavoro condanna Interi settori alla rlconvaralone o all'etpulslone dal mercato, mentre la programmazione qualitativa e quantitativa del prodotti accentua la subordln• ilone e la crisi del contadini che si caratterizzano come lavoratorl a domlclllo del capitale Industriale che controlla l'Intero ciclo produttivo e quindi la loro stessa sorte. Infine Il plano Mansholt, grossa operazione dl modifica complessiva delta struttura produttiva de1 settore, dietro l'obbiettivo dichiarato del pareggiamento del reddito agrlcolo ed Industriale mira In realtà all'espulslone dal processo produttivo del 15% della popolazione attiva Italiana attraverso la scomparsa fisica del settore contadino, l'abbandono totale delle zone di • osso •, la drastica riduzione dell'occupazione bracciantile. ta scuola meridionale, sarà cosi fortemente Interessata dai processi che avvengono nell'accumulazione complessiva per le molteplici funzioni che essa ricopre nella nostra società: contenimento e stablllzzazlone di tensioni del mercato dal lavoro, offerta di un canale di mobllltà In una organizzazione sociale sempre piU • dicotomica •, riproduzione della forza la• voro necessaria al processo di produzione, quale si va configurando per I prossimi anni. La scuola degli anni '60 La scuola meridionale sarà cosi fortemente Interessata dell'Industrializzazione, era caratterizzata dall'essere destinata a riprodurre quadri per la burocrazia statale, a formare quello strato di intellettuali di tipo rurale legati alla massa sociale campagnola e plccolo borghese che mettevano a contatto la massa contadina con !'amministrazione statale e locale (avvocati, notai) svolgendo In questo una grande funzione politicosoclale. perché la mediazione professionale è dlfflcilmente scln• dlbfle dalla mediazione politica 1 • ,si trattava quindi dl una scuola adeguata ad una società contadina, con una struttura plramldale, fortemente selettiva, fondata sull'asse giuridico-umanistico 1 • lo sviluppo economico alla fine degli anni ·so ha concorso per due vie a modificare questa situazione: a) Il sorgere verso il 1956-58 della forte corrente migratoria Interna ha determinato la necessltà della mobilità terrltorlale della forza lavoro e quindi un Interesse allo sviluppo e all'allargamento delta base soclale di una scuola fino ad allora caratterluata da una forte evasione scolare, e da carenze di strutture; 5 F. Indovina, la •~le del capita.I• • I• sw divergenzeInterne, IU Oulndicl n. 18, 1969. ' Lo Stato. mentre viene 1van1I Il processo di ristrutturazione. tende 1 101Ienerloe • oeneraHuarlocon Il plano verde n. 2, l1 le,gge per Il rinnovo delle c11se del meuoglorno. 11 costituzione d9'111i Enti di Sviluppo Agricolo, etc. 1 A. Gramsci, GU Intellettuali • l'Of911nlau:lone della cultura, Torino, Einaudi,plOvolte riedito. I A. Atcomanno, Scuola • aocledi nel rMuoglorno, Editori Riuniti. - 11

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