l'intervento pubblico del primi anni {19S0.56) in sostt,nza con l'obblettivo dichiarato della creazione dei pre-requlsltl della industrializzazione. forni in realtà un sostegno alle Industrie settentrionali. che si avvantaggiarono delle spese per le opere pubbliche e dell'allargamento del mercato causato dall'aumento del redditi meridionali. 2 l'Ingresso dell'Italia nel Mec determinò la svolta della lndustrlalizzazione meridlonale: l'allargamento della • base produttiva e il sostegno diretto (attra,..erso l'Enl e l'lrl) dell'accumulazione capitallstlca, da parte dello Stato che si assunse ti compito di fornire I servizi e le fonti di energia necessarie e di intervenire nel settore dl base (siderurgia pelrolchlmlca) per lasciare di competenza privata Il settore della produzlone del beni di consumo, furono la causa della seconda fase di industrlalizzazlone. caratterizzata dai • poll di sviluppo •, creati nel presupposto che Insediamenti In alcune limitate zone (• di • polpa •I avrebbero, con I loro effetti diffusivi, dato luogo ad una serie di piccole e medie Industrie e quindi consentito un nuovo equilibrio tra popolazione e risorse. Nulla di tutto questo è avvenuto: I grossi impianti petrolchimici e siderurgici, pubblici e privati. ad altissima Intensità di capitale (le cattedrali nel deserto) non solo non assorbirono li forte eccesso di forza lavoro ma non crearono gll effetti diffusivi. polch6 I semi.lavorati prodotti venivano lavorati fuori dal mezzogiorno. Anche l'agricoltura meridionale subi un processo analogo, con una ristrutturazione che puntava suite aziende capitalisti• che e sul settori capaci di raggiungere piU rapidamente I livelli di produttività richiesti dall'unificazione del mercati'. Questo tipo di Insediamento non solo non favori Il decollo del Sud ma diede vita ad uno sviluppo duatlstlco all'Interno di un·a,ea nel complesso arretrata. sconvolgendo sia Il suo tessuto economico, con la emarginazione di aziende che trovavano requlllbrio ln rapporti economici In via di estinzione. sia Il suo tessuto sociale, con !a formazione, attorno al • polo • industriale o agricolo, di una estesa fascia dl abbandono e degradazione. Questa profonda trasformazione sociale si è potuta realizzare per via largamente • non conflittuale • solo In presenza di due condizioni: la llnea del m.o. nel confronti del sottosviluppo e l'esistenza di strumenti di contenimento delle tensioni del mercato del lavoro e di promozione sociale fra I quali la scuola ha assolto un ruolo preminente. La llnea del m.o.. che fino ad allora si era caratterizzata per la durezza della denuncia e per la richiesta di un Intervento dello Stato che affrontasse • globalmente • la questione 10 - meridionale, si mostrò Incapace di Intendere la nuova fase. divaricandosi In due atteggiamenti (nelle zone del polo la critica dell'inefficlenza degli Interventi, del rltardl dell'attuazione, della pratica clientelare: nelle zone di degradazione Il mantenimento della vecchia polemica sul sottosvlluppo come conseguenza del mancato svlluppo) rompendo la tradizionale impostazione unitaria della • questione meridionale • proprio In presenza di una nuova fase unitaria dello sviluppo capitalistico. Le conseguenze pratiche furono moltepllcl: all'Impostazione della • questione meridionale • come sottosviluppo regionale corrispose l'elaborazione di plani di Interventi zonall, provlnclall, comunall per una trattativa col governo cui si offriva dl fatto ed lnevitabllmentela garanzia di pace sociale nelle fabbriche che sarebbero state create. A questa impostazione corrisposero strumenti di lavoro politico • adeguati •: camere del lavoro inefficienti nelle zone del polo, sezioni del partiti operai deserte, una forte accentuazione degli interessi di schieramento su quelll della rlcomposlzlone del tessuto proletario delle città e delle campagne. sconvolto dall'emlgrazlone e modificato dalle trasformazioni industriali ed agricole, una politica di quadri Inesistente. sostituita dalla cooptazione di elementi delta borghesia • democratica • locale a fini elettorali. Tutto quello che è sembrato quindi • sfascio • organizzativo è stata invece la conseguenza tragica ma Inevitabile di una llnea polltica subalterna al meccanismo di eccumulazlone. 3 La situazione economica meridlonale si aggravo con la congiuntura (arrivata In ritardo) con effetti assai • gravi: la scomparsa di un gran numero di unità fndustriali locali, cioè di gran parte della struttura arretrata. e con rulterlore avanzamento del poli, con raggravamento conseguente della dualltà tra questi e Il territorio clr• costante. Ma dopo la congiuntura neanche al Nord si raggiunse un nuovo equillbrlo economico e tecnologico: si determinarono divisioni nella struttura produttiva tra settori e all'Interno 4 Ouesto processo che durò pl(i o meno fino t1I 1967 si accompagna allo svllu~ oe!l'tntegrazlone del capltsll tra Industria ed ,.grlco1tura con la rlOl"ganl:.urlonedella Industria di trt1sformartone ti con I■ centrallnnlone e la razionalizzazionedella rete commercJale Strumento specifico di Intervento In questo' periodo furono la polltlc■ del redditi. che si c■ratterluava come blocco sa1■rlale e come rigida selezione del credito a favore del settori e delle aziende dl punta dello sviluppo, ed una serie di leggl ■grarte di contorno e di 1011egnodi questa polltlc■: la leg99 sulla mezzadria che determina la espulsione del mezzadri dalla terra e la legge aul mutui quaran• tennall che dovrebbe f■vorlre I■ formazione deU■ piccola proprietà contadina ma che In realtlil funziona, anraverso raumento del preuo della terra. come flnanzl■mento della riorganizzazione capltallstlca.
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