giovane critica - n. 27 - estate 1971

La scuola veniva ad essere Interessata dalle trasformazioni 1 che dominavano In quegli anni Il processo produttivo e che tendevano a pervadere tutll I llvelll della società ritrovandovisi • Le lotte di rinascita, le occupazioni delle terre. gli aspri scontri sociaH. la crescente disoccupazione misero In crisi la linea di ricostruzione capitalistica del dopoguerra. determinando una svolta nella tradizionale im- In forme partlcolarl e tratti specifici: da, un lato si diede avvio ad una serie di studi riguardanti la comprensione del peso del • fattore umano • sullo sviluppo economico e qulndl della previsione della qualità e quantità della forza lavoro necessaria al vari llvelll del processo produttivo (Svimez, Martlnoli etc.) dall'altro l'esigenza di mobilità orlzzontale della forza lavoro. affinché si adeguasse alle caratteristiche del processo produttivo e dell'organlzzazione del lavoro. trovava riscontro nell'adattamento delle strutture scolastiche ad una riclasslflcazlone delle quallflche. L'Interesse capltallstlco si concentrò al llvelll formativi Inferiori. con !"estensione delta scuola dell'obb11go (Istituzione nel 1963 della scuola media unlca fino al 14 anni, che sanzlonave In realtà la maggiore scolarizzazlone awenuta a partire dagll anni 56-58) ed al llvelll superiori. con l'istltuzlone del presalario nello stesso anno (riflesso della necessità di plani• flcare Il gettito della forza lavoro qualificata In relazione alle Ipotesi, allora In auge. di svlluppo di settori • nuovi • della produzione lndustrlale. D'altra parte In quello stesso periodo gll studenti diedero l'awlo a lotte di massa che partivano dalla loro specifica condizione, bruciando quella egemonia radicale di cui si parlava e che ancora pesava sul m.o.; maturavano cosi le avanguardie della • esplosione • del 67-68. E' a partire da quegll anni che Inizia la storia del movimento studentesco recente: quando cioè prendeva forma In alcuni settori della organizzazione studen• tesca una anallsl marxista della scuola. della collocazlone di classe degli studenti e delle forme di organizzazione di democrazia diretta, come specifiche del movimenti polltlcl di massa (la cosldetta sinistra Ugl 1 ). Il sottosviluppo meridionale Ma quel che cl preme sottolineare del profondo mutamento del rapporto tra strutture formative e sviluppo economico è Il modo concreto In cui esso al è realizzato nel meridione. E per questo, consapevoll che le diverse tensioni del mercato del lavoro comportino una diversa organluazlone della struttura scolastica, e che dl ciò sia Insieme causa ed effetto Il grado di effettiva dlsponlbllltà che la forza lavoro sociale manifesta. cl sembra necessario delineare uno schema Interpretativo delle varie fasi del • sottosvlluppo • meridlonale che Illumini poi le traaform~ionl awenute nella scuola. postazione borghese della questione meridionale. Punto di partenza fu la convinzione che le tensioni del mercato del lavoro non fossero pi(i compatibili con uno svi• luppo equilibrato e che la depressione economica e sociale del sud !Imitasse lo sviluppo industriale complessivo: poiché ragricoltura non era In grado di modificare la situazione del meuoglorno In termini di reddito, né la emigrazione di allentare le tensioni del mercato del lavoro, era necessario un in• tervento esterno. affidato allo Stato. che avviasse un processo di industrlalizzazlone. I cui modi fossero tuttavia determinati dagli Interessi della accumulazione complessiva e non locale. I due prowedlmenU (1950) che caratterizzarono l'intervento pubblico nel mezzogiorno, la legge stralcio di riforma agraria e la Istituzione della cassa per il mezzogiorno, furono l'espressione di questa linea 1 • SI diede l'avvlo alla fase. durata grosso modo fino al 1962. di riorganizzazione dell'agricoltura che mirava con Il sostegno dello Stato (plano di rotazione del ·52 e plano verde n. 1), alla semplice razlonallzzazlone del tessuto produttivo e all'aumento globale della produzione•. 1 G.M. Cauanlga. CrOMChll• docum•ntl dal m.s.. su Nuovo lm, ~ n. 8. 1967. l La tegge stralcio di riforma agra,ia fu la risposta alle lotte contadine di • rinascita • e consistette In un esproprio (che colpi solo terre a bassissimi 1i11elldli produttivltì) e netta success1va as• segnazlone di fauolettl di terra tali da assicurare •ppen• la sussistenZI alla famiglia contadina, con la creazione di aziende ad un livello di produttività cosi ba,110 da non fomlre sostanzialmente prodotti per li mercato. ricreando un rapporto terr•-famiglla contsdinl di tipo feudale. In tal modo si creò un grosso esercito d1 contadini , prolet•rluabill •. disponibili clo6 ad essere utllluatl subito nelle aziende agrarie c•pltallstlche o In seguito per una successiva fase di lndustriallu•zlone ovunque si fosse s11llowata: un esercito indi.tStfl•le di rlsen1• Implicito. La casn per il meuoglorno con lnten1enti diretti prlnclp•lmentc alla CfHZlone di ~re pubbllche t1lstemazlone del tefrenl, acque• dotti) tendeva ad ellmlnare I• • non convenlenZI• di Insediamenti Industriai! nel sud. l 0111all'Interno di questa primi fase si fa luce la car•tterlstica dell'Intervento dello Stato In agricoltura. Intervento diretto da un lato all'•llentamento delle tensioni soc1ali con Il mantenimento di uno strato di contadini proletarlzubUI a comando. come gli tssegna• tifi della riforma egrarla a seconda delle esigenze del mercato del lavoro: da11'11troal sostegno ed alla promozione delle tendenze In atto: 11 aaallle cosi all'Interno della stessa l~lalazlone vigente ad un aumento percentuale deg11 lnten1entl in conto capitale rispetto 1 quelll In conto spese di esercizio poiché la necessità di competltMtll lntemazlonale rlchledev• modifiche sostanziali dell'organizza, zlone produttiva. -9

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