giovane critica - n. 26 - primavera 1971

{idest proprietà) rimane un mistero, e rimane altresi Inspiegabile il carattere limitatamente politico (e non sociale) che si vuol riconoscere alla rivoluzione antl-burocratlca della classe operala. Una ulteriore conferma delle contraddizioni in cui cade TrocklJ può vedersi in questo brano: • E' Inutile dire - scrive Trockij - che la distribuzione delle forze produttive nel vari settori dell'economia e, in generale, tutto il contenuto del plano, saranno mutati drasticamente, allorché il plano sarà determinato dagli Interessi non della burocrazia ma dei produttori stessi. Ma nella misura in cui la questione del rovesciamento dell'oligarchia parassitaria resta ancora legata alla conservazione della proprietà nazionalizzata. chiamiamo polltlca [ Il corsivo è di Trocklj. A. Carlo] la futura rivoluzione • 16• Come si vede, Trockij non nega che bisogna modificare • drasticamente • Il contenuto • in generale • del plano poiché esso è determinato dagli Interessi della burocrazia. Ora, però. un simile fenomeno ha carattere soclale (economico-strutturale) in quanto implica che l'andamento della economia è determinato dagli Interessi burocratici: laddove, Invece. nel caso del manager gestore di una grossa S.pA. di cui egli non sia azionista n, l'interesse degli azionisti piU forti determina la gestione della società 21:. In questo caso, perciò, la Instaurazione di una democrazia operala a livello di fabbrica e di plano non ha solo un rilievo politico ma è un elemento essenzialissimo del rapporti di produzione socialisti l'f; senza di essa, Infatti, la proprietà socialista. priva di organi attraverso i quali la volontà e l'Interesse del proletariato possano esprimersi e dirigere l'apparato produttivo, diventa una vuota definizione giuridico-formale di cui non si vede Il rlllevo storico e pratico. Proprio In questo errore cade TrockiJ allorché parla di proprietà nazionalizzata come sinonimo di socialista e operaia (altrimenti non si capirebbe a che titolo TrocklJ parli di uno stato sovietico che è pur sempre • operalo • per quanto degenerato}: egll non si rende conto che dove il piano è dominato (per sua stessa ammissione) dalla volontà e dagli interessi della burocrazia (e gli operai, quindi, sono alienati dall'apparato produttivo e dalle scelte di fondo) l'eguaglianza tra proprietà nazionalizzata e proprietà socialista è In questo caso solo un artificio giuridico-formale che maschera la sostanziale Impossibilità della classe operala di determinare le scelte di fondo nel suo Interesse ,o_ Chi cade qui in una contraddizione marchiana è proprio Trockij che, nel brano citato, accetta in realtà le tesi del suoi contraddittori, mentre conserva nella forma la sua definizione, che non coincide però con la sostanza del fenomeno quale egli lo descrive chiaramente nel brano citato Ji. Il fatto, poi, che la burocrazia ed Il sistema da essa creato non sia destinato ad avere lunga vita (e vedremo perché) non cambia nulla: si ha classe, e si ha un certo sistema produttivo antagonistico, quando un gruppo d1 uomini si appropria, nel suo interesse particolare. del pluslavoro altrui in un certo modo e secondo leggi economiche particolari: la durata del sistema non è in questa sede rilevante (Il modo asiatico di produzione e durato per mii- • V. In difesa del marxismo cit. pag, 41 n Il ftmomeno però capita di rado e d, regola opera sotto Il controllo del suoi mandanti, su ciò v, lnlra noto 64 in fine. "Spe110 accade che i piccoli azionisti siano allenatl dalla soc.Jetà,allora Il potere 1I concentra nelle mani di elcuni grossi azionisti che formano Il • gruppo di controllo•. Il fenomeno di espropriazione del piccoli azionisti avviene sempre però nell'ambito della proprietà capltallstlca dove il pesce grosso man'1~n q::::t!'~C::::~ v. Valller. L'é<:onomlecubalne: qualques problèmes essentiels de son fonctlonnement. In • Les rcmps Modernes • n. 262, psg. 1590 se(I, a pa(I. 1622. • Le definizioni giuridico-formali Infatti hanno spesso un carattere propa(landlstlco (anche se non sempre). JJ Non è del resto questo l'unico brano In cui rrocklf sembra cadere In grosse contraddizioni. Nella Rivoluzione tradita clt. a pag. 209 cl è dato leggere: • EsS& [la burocrazia a.e.] è lo strato socl1le privilegiato e dominante della società sovietica nel .significato p/U ampio della parola. Un'altra particolaritt non b meno Importante. La buro. crazls sovietica ha Politicamente espropriato Il proletariato per difendere "con I .suol metodi le conquiste sociali del pro. /etarlato ". Ma il fatto stes.so che si sia appropriata del patere in un paese In cui I mezzi di produzione piU Importanti appartengono allo Stato crea tra e.ss, e /e ricchezze nttzlonall rapporti Interamente nuovi, I meul di produzione appartengono allo Stato. Lo Stato "appartiene" In qualche modo allo burocrazia •. Ora se lo stato • appartiene • In qualche modo ttlla buro. crazls e a sus volta lo Stato è proprietario dell'apparato pro. duttlvo. logica vuole che sia la burocrazia la 11eraclasse dominante e la classe • proprietaria•: Trocklf lo avverte quando si lese/a sfuggire che essa è Il ceto domlnanttJ nel senso • p/U ampio• del termine (e (>tJr un marxista Il senso • plu ampio • di c.m rapporto di dominazione Implica la presenze di una classe) e quando nota che tra essa e le ricchezze nazlonall esistono rappo,tl totalmente nuovi. Certo formalmente la burocrazia non dice di essere • proprietaria • ma un simile ergo. mento formsllstlco è ridicolo sulla bocca di un pensatore come Trockl/. -7

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==