presa senza prima aver rotto con l'imperialismo. In altri termini nel periodo del tardo imperialismo si delinea il prepotere di una sola potenza. gli Usa. la cui crisi del 1929 fu la crisi. di tutto il sistema: mentre, quindi, negli anni anteriori alla prima guerra mondiale un paese poteva mettersi sulla strada dello sviluppo economico industriale. profittando delle contraddizioni tra vari paesi per la spartizione del mondo (ad es. Giappone, Russia zarista) ciò non era piU possibile a partire dagli anni 30 quando il sistema imperialistico era molto piU compatto. In un'epoca di questo genere solo rompendo con il condizionamento del mercato mondiale e cioè rompendo col capitalismo e le sue leggi fondate sullo sfruttamento dei paesi poveri ' 7 era possibile iniziare la • ripida ascesa •. prova ne sia che quei paesi erroneamente detti del • terzo mondo • che non hanno rotto col sistema imperialistico ed hanno conservato rapporti di produzione capitalistici (India, Braslle. Indonesia)" sono rimasti alla coda dello sviluppo e sono stati distanziati dal paesi ricchi; solo tra quei paesi non industrializzati che si sono incamminati su una strada diversa dal capitalismo (sia essa il collettivismerburocratìco o il socialismo) si sono avuti casi di sviluppo o di inizio di sviluppo veramente ragguardevoli. Il caso della Palestina non smentisce la nostra tesi poiché il ricco stato di Israele è stato una creazione dell'imperialismo (per fini ben noti). mentre qui si allude ai paesi poveri che hanno cercato una loro via di sviluppo in conflitto con gli interessi imperialistici. Bordiga, inoltre. davanti alla poderosa ripresa dell'Urss. uscita dissanguata da due guerre. non sa trovare altra spiegazione che quella di dire che le sconfitte e le distruzioni belliche fanno bene al capitalismo (sic) poiché: • La gigantesca piovra capitalista. ove siano recisi alcuni tentacoli, li rigenera con giovanile forza riproduttiva • 49 • In verità. qui come altrove. Bordiga enuncia due fatti (sconfitta bellica e ripresa economica) senza stabilire tra loro alcun nesso di causalità (a parte Il giovanile ar• dare della piovra capitalistica). la cosa poi è tanto più assurda in quanto viviamo nell'ambito di un sistema nel quale la violenza militare ha un posto preponderante nella costituzione del grandi imperi (che non si costruiscono esattamente con te sconfitte militari}, imperi senza di cui il grande sviluppo dei paesi occidentali non sarebbe concepibile !iO e senza di 82 - cui gli Usa non si avvicinerebbero al prestigioso traguardo di mllle miliardi di dollari di P.N.L.51 • Due vittorie militari, però. (nelle due ultime guerre mondiali) hanno avuto un ruolo determinante nel sorgere dell'impero yankee mentre, per contro. le due vittorie della Francia e dell'Inghilterra non hanno permesso loro di conservare i due imperi, per un complesso di ragioni che qui non è il caso di esaminare. non ultimo il fatto che le due vittorie sono state ottenute al seguito degli Usa u, il che evidentemente ha avuto un peso maggiore nella decadenza di questi due paesi che non le mancate 41 Su ciò v. Baran. Il surplus e la teoria marxiana dello sviluppo, Milano. 1961. dove è provato che la rapina di surplus fu /'elemento necessario a llnanziare lo sviluppo capltalfstlco dei paesi ricchi; v. anche Sweezy e Ba,an. Il capitale monopolistico c/t. pag. 90 segg. dove si nota a proposito dell'Inghilterra del periodo 1870-1923che essa importò quasi il doppio di ut/11 rispetto al capita/e esportato e l'lnghllterra era il paese princi• pe de/l'imperialismo dell'epoca, Il paese In cui le ,ego/e del sistema, per dirla con Marx. apparivano nella maniera p/U pura; anche per gli Usa poi le tendenze pii.i recenti (dopo Il 1950} vanno nel senso che i redditi di ritorno superano il capitale esportato (v. Sweezy e Baran op. !oc. ult. clt.). Peraltro l'attività di esportazione del capitali è oggi quasi nulla In relazione al paesi poveri e .. giovani• (e differenza di quanto pensasse Lenin forse generalizzando l'esperienza della Russia zarista) come hanno ampiamente provato gli studi di Hamza Alair e Stefnhaus (op. clt. pag. t09} che nota come nel periodo 1913-1959. I paesi poveri si siano relativamente ancor plU lmpoverltl (dal 14,6°1. al/'8,5% del reddito mondiale} e dopo come è ben noto la tendenza ha continuato ad acuirsi. Ora se Il carattere di fondo dell'lmperiaflsmo fosse l'esportazione di capitati nel paesi poveri .. a pii.i alto tasso di profitto• col tempo le dlferenze dovrebbero appiattirsi e non acuirsi. ., Che questi paesi non debbano essere considerati come feudali o pre-capltallstlcl, ma come parte Integrante del meccanismo sviluppo-sottosviluppo capitalistico è stato ampiamente provato dagli studi di Jal6e. Baran e Gunder Frank clt. In precedenza. Inoltre anche economisti borghesi come Il Brofenbrenner (op. clt.J hanno provato che solo una prospettiva russa o cinese fondata sulla espropriazione delle ciani pouldentl locall (legate all'fmperlallsmo stesso e le sue leggi socio-economiche} può aprire una reale via di sviluppo. ., Botdlga, Dialogato clt. pag. 57. 30 Su ciò v. Baran, Il surplus clt.. v. anche Marx, Il Capitale cit. I, pag. 813 segg. 51 Sull'Importanza dell'Impero per gli Usa v. Jullen. l'Impero cit. e Magdoff, L'era dell'lmperlallsmo clt.; Id, Aspetti economici dell'imperialismo americano, In ., Classe e stato .. n. 4 pag. 31 segg, nonch6 Il n. 31 di .. Ouadernl piacentini• dedicato Integralmente si Sud-America, grsnde provincia dell'Impero yankee. ma su quttito punto ls bib/Jografls potrebbe essere oceonlcs.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==