Inoltre la maggior parte di questi paesi non ha l'enorme riserva di materie prime e di mano d'opera della Russia sul cui sfruttamento estensivo fondare una ipotesi di sviluppo economico per tre-quattro decenni ed oltre. la Cecoslovacchia, poi, di tutti questi paesi è il meno adatto ad un sistema collettlvo-burocratico poiché essa era già un paese industrializzato ed • occidentale •: le distruzioni della guerra hanno senza dubbio contribuito a rendere in un primo tempo il piano adatto alle esigenze di ripresa economica del paese (un pae!:c lndustriallzzato danneggiato dalla guerra presenta problemi di ripresa In certa misura analoghi a quelli di un paese che cerchi di uscire dal sottosviluppo) l't_ La forza politica enorme del P .e.e. (che controllava circa Il 40°,o dell'elettorato) ha fatto sf che qui la soluzione fosse meno • esogena • che In Polonia o Romania dando al regime una base di massa (per un certo periodo). Questa relativa presa sulle masse (e la buona congiuntura economica del momento) ha permesso al si· sterna di uscire Indenne dalla tempesta del '56, ma quando i nodi sono venuti al pettine ciò è avvenuto in modo piU radicale che non in Ungheria e Polonia. In questi paesi ancora sottosvlluppatl Il sistema un suo margine di sopravvivenza, pur dopo la crisi del '56, ce l'aveva. In Cecoslovacchia, invece, proprio perché li paese è moderno ed industrializzato. la crisi esprime una situazione in cui lo sviluppo delle forze produttive è entrato In un conflitto insanablle con il mantenimento dei rapporti collettivo-burocratici. In altri termini nella crisi del '56 in Polonia ed Ungheria ebbero largo posto fattori congiunturali anche se non furono I soli (ad es. renorme fermento suscitato dal rapporto Krusciov che si ripercosse proprio nei due paesi dove Il regime era più autoritario ed inviso alle masse)•. Qui invece l'elemento determinante e direi preponderante è Il disfacimento completo del piano burocratico. Ad esempio nel periodo 1958-63 la caduta del tasso di Incremento del reddito è in media piU netta In Cecoslovacchia che In Urss. Nel 1963 addirittura, Il reddito prodotto è inferiore del 2.2°1- a quello del 1962 che a sua volta superava solo del1'1,4% quello del 1961 "bis. Le riforme decise. infatti, verso la metà degli anni '60 avevano un carattere spiccatamente mercantile e rispondevano alla esigenza di far fronte alle disfunzioni ormai insostenibili del plano (sprechi. cattiva quolità del prodotti, bassa produttività del lavoro, poco sviluppo dei consumi) mentre, per contro, non vI erano ulteriori margini per uno sfruttamento estensivo della forza-lavoro. In mancanza, infatti, di una ripreso rivoluzionaria del proletariato la parola non poteva passare che ad Ota Sik e ai sostenitori del • socialismo di mercato • 11 La necessità poi di rafforzare le riforme economiche. la cui esecuzione era sabotata dalla burocrazio, rese necessaria la • rivoluzione • di gennaio e l"abbat1imento del regime Novotny; nulla piU si opponeva. in tal modo. alla realizzazione del socialismo umano (d, un uomo che va al mercato beninteso) 1 1. In questo quadro va collocato l'intervento russo il quale evidentemente tendeva a schiacciare a Praga quelle forze che volevano a Mosca le stesse cose Si è colpito loro prtoccupaz/one di controbattere questa propaganda Il porta però ad asserire Il ca,auere endogeno del sistema, Il che non cl sembra esatto. 1' Su ciò v. Seludy, L'economiacecoslovaccatra Ieri e domani In Praga 1968, cit. pag. 245 .segg. Ouesro aurore (l,lo-• ,;. lormlita .. J nota che nel t9S3 llnlra la ricostruzione. l'economia boema si trovò a disporre di alcune riserve che le permisero di svllupparsl fino al t9S8, dopo I nodi vennero al pettine, per esplodere alcun/ anni dopo con una serie di riforme prima. il nuovo cor•o e l'occupazione sovietica poi. In sostan:ra dopo una do:rzlna di anni aolo (molto prima che in Russia} sono sii/orate le contraddizioni del tlstema. 10 Sulla crisi del '56 v. Kuron e Modzelewsky (op. cii. p:;,g. 96 segg,J I quali notano come Il sistema avesse ancora rlser• ve da sfruttare dopo Il t9S6. Xlbl1 V. Karol, LI guerriglia clt. pag. 21<1 nota 3. l"lnt;;. v;,~J;c;:,,':~:~~ 1' :,g;,:3-;, dc:;,. s:~:y:,':-:,a· : ,°; ,; g:;: della iocletà clv/le tJ /"economia del mercato la quale esclude la costrizione violenta. cioè antl-economlca. degli uomini al lavoro (1/c/J al rendimento: la quale rende impossibile che base delle re/azioni umane diventino I ,apporti gerarchici nel quadro dell'Intero staro. Appena viene Indebolito e liquidato il meccanismo di mercato, entrano necessariamente In campo nella vita economica il soggettivismo, I metodi amministrativi, le manovre burocratiche. le procedure declslonall autoritarie; il criterio di ml1ura dlslntereuato (slcl} quale è Il mercato. deve essere sostituito d1 Indici st1bllltl 1rtlflclalmente (. ] 4. In questo brano brilla l'esaltazione Ideologica del mercato base di ogni soclet• civile seni, nessuna analisi di classe di ciò che questo strumento • neutro • sottenda o livello di produzione. Per ciò che concerne le teorie di Sik (di cui questo brano ò la • verltA •J v. oltre 1I lavoro clt. In precedenza anche Sik, Intervista a • Rinascita• del 28-11-64 pag. lt segg. e Ota Sik. la verltti sull'economla cecoslovacca, MIiano. 1969. pag 125 segg. In part. u V. Kadlec, Garantire economicamente Il soclallsmo, in Praga 1968 clt. pag. 289, dove si accenna al sabotaggio della burocr.:r/1. che evidentemente rendeva necessaria una o:rlone polltlca di risposti. - 73
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