Ora è indubbio che nella concezione di Marx l'egualitarismo debba intendersi in senso relativo (almeno nella fase di transizione) ed il ventaglio di salari intorno ad 1:5 segnalato da Bettelhelm per la Cina 11 è ampiamente giustificato poiché in un paese relativamente sottosvilup• pato l'egualitarismo è piU dlfficile da realizzersi 11• 11 fatto è, però, che in Russia il ventaglio è enormemente phi ampio. pur essendo l'Urss la seconda potenza indu• striale del mondo per produzione globale: è chiaro, quindi, che un simile egualitarismo • relativo • somiglia come una goccia d'acqua all'egualltarlsmo (relativo) di una società lacerata da antagonismi sociali lnsolubltt '"· 2 Che le cellule costitutive dello stato sovietico fossero degenerate era stato ampiamente provato • da Trocklj verso la metà degli anni 30 zo con una analisi che, ancor oggi, appare la migliore dal punto di vista sovrastrutturale 21 ; il rivoluzionario russo, tuttavia non volle estendere il suo giudizio negativo alle strutture economiche della Russia sovietica: la degenerazione anti· soclallsta sarebbe avvenuta a livello politico ma non a llvello economico. In sostanza si sarebbe verificato un fenomeno analogo a quello analiuato da Marx nel 18 brumaio di Luigi Bonaparte: la debolezza delle classl soclall russe avrebbe permesso all'apparato statuale di diventare relativamente autonomo dalle classi in campo (nessuna delle quali era in grado di gestire il potere in proprio) sicché la burocr.azia avrebbe finito con l'esercitare un potere dispotico a livello politico e si sarebbe tagliata una larga fetta del reddito nazionale. I rapporti di proprietà tuttavia, rlmarreb• bero almeno tendenzialmente socialisti. cosi come nella Francia di luigi Bonaparte i rapporti di produzione erano capltallstl pur essendo la borghesia sotto le • tutela • della macchina burocratica statale; nel nostro caso • tutelata • sarebbe la classe operaia. Tutto qui. In particolare viene fatto osservare da Trockif come I singoli membri della burocrazia non possano allenare o trasferire i beni statali nel proprio interesse di singoli e come la definizione giuridico-formale delltl proprietà non sia mutata dopo la rlvoluzlone. Il secondo argomento non è decisivo, po1cné .>~Ho le definizioni dl carattere giuridico-formale non hanno la funzione di rispecchiare I rapporti di fondo, ma di misti• ficarli in chiave propa9andlstlco-ideologlca (si pensi alle proclamazioni di certe costituzioni) allo scopo di difendere, legittimandolo, un potere di classe; In altri casi, quando le definizioni giuridiche rispecchiano organlcamen• te la realtà possono avere un peso nell'analisi storico-so· ciale, ma, come vedremo non è questo il nostro caso. Il primo argomento, invece, si fonda sul presupposto che le caratteristiche della proprietà borghese in una sua fase storica siano le caratteristiche di ogni tipo di proprietà 22 • In realtà la proprietà del mezzi di produzione (intesa come potere di disporre di essi nel proprio interesse al di fuori di ogni potere di veto e di controllo) " appartiene la rivoluzione culturale cinese. MilBno. 1969. pag. 82. D'altro canto è un'esigenza comunemente ammessa dai dirigenti sovietici quella di mlgllorsre i minimi salariali ritenuti troppo bassi: tvtt~la Kossighln dovette ammettere che I salar/ mi• nlml stazionavano nel 1964 svi 4!M5 rvbll contro I 50-60 previsti (v. Levi, op. cit. pag. 496). 17 Bettelhelm ed altri, Il soclallsmo In Cina. Roma. 1966 pag. 40 segg.; 8/umer, op. /oc. vlt. clt. che par/a di un ventaglio da t a 6. "Su ciò v. plU ampiamente Sweezy-Hvbermann, la rivoluzione culturale In Cina In • Monthly Review ~ ed. it. n. 1·2. 1968. pag. 46 segg. 1~ In realtà esiste vn collegamento tra distribuzione e produz(one, e la presenza di gravi diseguaglianze nella ripartizione del reddito, che tendono ad allargarsi, é l'indice a livello leno• menologlco di una società antagonistica. Sul legame orgBnico tra produzione distribuzione. circolazione consumo ecc. v. Marx, lineamenti fondamentali di critica dell'economia polltlca. Firenze 1968, I, pag. 11 segg. 10GII scritti di Trockl/. Mandel. Navllle, Deurscher cit. alla nota t cui adde Marie, Stallne, Paris. 1967. pag. 168 segg.: Illuminati. Sociologia e classi sociali Torino. 1967, pag. 100 segg. ,, La dillerenza tra struttura e sovrastruttura. di recente contestata da Colletll ~ stata ribadita da Tlmpanaro (Engels. materlallsmo e • llbero arbitrio • In • Quaderni piacentini• n. 39 p•g. I IO e seg.) con argomenti che. su questo punto particolare. condividiamo. In particolare rasserzfone che accettando la dicotomia si escluderebbe Il carattere socia/e dellB produzione non ci convince: la societt ~ un Insieme organico di vari /lvelJJ (economico, polltlco. Ideologico ecc.) ognuno dei quali ha carattere storico sociale. 11 D'altro canto Il problema qui non può essere impostato svi/e caratteristiche della proprietà a livello giuridico formale. MarK ha notato (v. Il capitate, lii, Roma, 1965,pag. 903) che sltutrure economiche analoghe tra di loro spesso di/feriscono per particolari condizioni storiche. Lo stesso evidentemente vale per le sovrastrutture. Ciò che. dunque. In questo caso deve vedersi non e se ricorrano cerri caratter( giuridico-forma/I che possono anche differire, ma quali siano le regole di fondo che reggono il rapporto di produzione (atruttura) in Urss. lJ Cl si potrebbe obbiettare che il concetto di proprieta indicato nel teato sia alquanto lndttrermlnato e andrebbe quindi contro rammonlmento di Marx (v. Miseria della filosofia, Roma. 1968, pag. 141 segg.) di ustue • determinatezza • proprio In tema di proprietà. -5
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