quadro mercantile concorrenziale dominato dal profitto, parlare di autogestione operaia è una presa in giro 92 • 9 A questo punto è possibile porsi il problema delle prospettive di sviluppo del sistema col- • lettivo-burocratìco. Appare chiaro, a tal proposito, che un simile sistema non può svilupparsi nei paesi ricchi in cui la produzione è cosi articolata e complessa da non poter tollerare la corazza del piano bu• rocratico. Senza dubbio un sistema può essere trapiantato in maniera esogena. come nel caso di una inva• sione militare ed è stato proprio in questo modo che il sistema sovietico è stato trapiantato nei paesi dello Est europeo. Tuttavia una simile imposizione .. esterna • se non corrisponde alla situazlone ed allo sviluppo delle forze produttive interne entrerebbe rapidamente in crisi. sarebbe insomma artificiale o di breve durata {anche in relazione alla durata dei sistemi collettivo-burocratici che. come si è visto dalrasperienza sovietica. entrano rapidamente in crisi). Il collettivismo burocratico quindi, può sorgere naturalmente e svilupparsi solo nei paesi sottosviluppati. tuttavia questo non vuol dire che nei paesi poveri una soluzione di tipo russo sia inevitabile come ci sembra di poter arguire da alcuni spunti di Kuron e Modzelewski "' 1 . In realtà perché una soluzione di questo tipo attecchisca occorre che l'apparato burocratico si sia reso autonomo dalle classi che formano la società civile. Prima del 1920-21. fenomeni in parte analoghi se ne erano verificati {il bonapartismo, il bismarkismo e le monarchie assolute del 600-700)" ma essi non avevano mai portato al sorgere del collettivismo burocratico e ciò perché, tra le altre cose, la possibilità che lo stato potesse dirigere in proprio tutta l'economia era fuori dell'orizzonte storico del XIX secolo e da quelle cose che una burocrazia di origine piccolo-borghese considera come possibilità concreta; la statizzazione della economia era ritenuta una pericolosa utopia socialista né si riusciva ad imrl"!aginare una economia senza mercato {tale era la forza dell'ideologia secreta dal sistema produttivo borghese che ormai si avviava a diventare dominante in Europa e nel mondo). In queste condizioni un regime collettivo-burocratico poteva nascere solo dalla degenerazione di una rivoluzione socialista e ad opera di una burocrazia politica non avvezza a ragionare con gli schemi propri della 60 - burocrazia tradizionale e non animata dal suo stesso sacro terrore nei confronti della proprietà privata. Tuttavia perché la soluzione collettivo-burocratica riesca occorre che, ovviamente, la borghesia locale sia debole e non in grado di controllare l'apparato statuale, divenuto autonomo. Occorre altresi che le classi sfrut• tate non siano ancora in grado di esprimere una alternativa socialista e di prendere il potere prevenendo la burocrazia. Inoltre allo stato attuale esiste una poderosa controtendenza che impedisce il proliferare dei regimi burocratici. e cioè il condizionamento dell'imperialismo al quale ormai le borghesie nazionali dei singoli paesi poveri sono legate: il sistema imperialistico, infatti. non ha nessun interesse alla proliferazione di esperienze di tipo • russo. poiché i regimi burocratici, tendendo a centralizzare la ricchezza nazionale a scopo di sviluppo. non possono che opporsi alla rapina di surplus che compie l'imperialismo ts; il fenomeno del Ghana il cui re• gime è stato rovesciato da un complotto di chiara provenienza è assai indicativo. 92 Ovviamente nessuno nega che in una fase di transizione debbano esistere residui mercantili (v. Marx. Glosse at programma di Gotha, In Marx-Enge/s, Opere scelte cit. pag. 960) tuttavia è chiaro che il piano deve fare di tutto per subordinare a sè le categorie mercanti/i funzlonaflzzando/e transitoriamente si suol fini (su ciò v. la polemica Sweezy-Bettelhelm nella ~ Monthly Revlew ., ed. Jt. 1969. n. 4. psg. 6 segg. e 9 segg.J dove Invece il rapporto plano-mercato si rovescia stabilmente a lavore del secondo non è il caso di parlare di una • prospettiva socialista"· 9J Op. cit. pag. 62 segg. (per quanto In maniera Implicita}. I due polacchi notavano tra l'altro che In Polonia Il trapianto non è stato esogeno (l'Armata rossa) poiché Il sistema corri• spandeva alle esigenze di sviluppo della Polonia. Verissimo, ciò non toglle però che esso venne trapiantato dalresterno e ciò creò una frattura direzione-masse immediata e profondissima complicata da elementi nazlonsll; non vi fu in Polonia quel processo di autonomfzzazlone dell'apparato statale dovuto a cir• costanze storiche endogene ma l'Jmposlzlone di una ~lite burocratica con l'aiuto dell'Armata rossa. " L'analisi di Manc-Engels sulle monarchie assolute è stB• ta di recente criticata dall'Althusser (v. Montesquieu, Roma. 1969. pag. 107 segg.}; per un'analisi Invece che conferma In pieno, storicamente, le tesi di Marx sul punro v. Goldman, Racine e Pascal, Milano. 1961, pag. 152 segg. 9S Riteniamo Infatti che la caratteristica precipua dell'lmperlaflsmo sia quella di rapinare surplus e non di esportare capita/i (almeno attualmente) come riteneva Lenin. Su ciò v. Jalée. le pil/age du tlers monde. Psr/s, 1967; Id. le tlers monde dans l'économle mondiale. Paris. 1968; Id. lm•
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==