giovane critica - n. 26 - primavera 1971

passo di tartaruga, ma deve iniziare la ripida ascesa, il che implica lo sfruttamento dell'agric::>ltura e del suo surplus a vantaggio dell'industria (la c.d. • accumulazione primitiva socialista •l 1,_ Bisogna, però. precisare che le tesi di Preobrazensky (il teorico dei troskistil sono diverse dalla loro rappre• sentazione volgare poiché il noto economista non proponeva lo sfruttamento in blocco dell'agricoltura. ma di colpire essenzialmente i contadini ricchi e medi (che monopolizzavano il surplus) n_ Il centro staliniano. però. preoccupato dall'alleanza con le destre • filo-contadine • di Bucharin 71 si guardò bene dall'adottare le tesi dell'opposizione: sicché la sinistra era un pericolo le sue tesi sulla necessità di una rapida industrializzazione non potevano in alcun modo essere accettate. pena il rilancio del gruppo Trockij-Zinoviev: quando la situazione mutò e la opposizione venne dispers.1 fu possibile al gruppo di Stalin, per l'inconsistenza dell'alternativa Bucharin. porsi sulla strada della ripida ascesa industriale. Lo fece, però, in maniera burocratica e pressato dalla necessità di riguadagnare il tempo perduto (la necessità della ripresa industriale piU incisiva si poneva dal 1923-24) nonché dalla paura di un'aggressione impe• rialista. La collettivizzazione forzata fu calata all'improwiso (o quasi) e dall'alto senza nessun reale movimento di masse. l'opportunismo degli anni precedenti si rovesciò in soggettivismo burocratico. La burocrazia non sollevò le masse (alleanza contadini poveri-operai) perché non ne aveva l'interesse e compi una serie di tragici abusi che lo stesso Stalin dovette ammettere 79 : il vecchio ammonimento di Engels (di cui i cinesi hanno fatto tesoro} secondo cui i contadini vanno convinti e non prevaricati to fu messo nel dimenticatoio ed accadde quello che doveva accadere: scontri armati. massacri. macellazione del bestiame ad opera dei contadini ecc.••, Sopratutto accadde che il fossato tra il potere bolscevlco e le campagne (compresi I contadini poveri} diventò incolmabile, lo spirito • proprietario • del contadino russo non era in sé una realtà inestirpabile, ma trattato burocraticamente, incancrenr. Spenti i clamori della collettivizzazione la situazione non cambiò: lo stato russo dovette, nel 1935, operare delle concessioni formali ai colcozianl concedendo loro la democrazia colcosiana: tuttavia nel regime stallnlano questi 56 - organi non potevano che rimanere sulla carta se è vero come è vero che dopo 4-5 anni il potere fu costretto a prendere misure coercitive perché i colcosiani disertavano il lavoro nell'azienda • cooperativa • a favore del loro orto privato. segno evidente di come nel colcoz il contadino fosse alienato. Alla fine del periodo staliniano \'agricoltura era esau• sta, la tensione {nelle campagne come in tutta la società russa) non poteva durare, per cui Malenkov e Kruscev dettero il là ad una serie di riforme che se non mutarono il rapporto padronale stato-campagne (i prezzi per quanto non piU nominali come all'epoca di Stalin rima• sero tutt'altro che mercantili e mascherarono solo forme di appropriazione burocratica meno brutale) lo resero però meno pesante. Si apri una breve parentesi di tregua (1953-58} che 76 Erano queste le tesi di Preobrazensky contenute ne la nouvelle économique pili volte citats: v. anche Preobrazensky . Bucharln ed altri L'accumulazlone cJr. dove è tradotta In /tallano una parte delfs Nouvelle économlque con In plu glJ scritti di Bucharln (ed anche di Stalin, linovlev, Kamenev che hanno però un peso In ogni senso Inferiore) In polemica col suo compagno di corrente di un tempo. V. anche Erllch. Il dibattito clt.. AA.vv. La strategia sovietica dello sviluppo economico, Torino, 1970: Trockl/, Vers le capitallsme ou vers le sociallsme? Parls. 1928; Rodano, Dalla svolta della N.E.P. a quella della pianificazione In • Rivista trimestrale• n. 31-32 pag 636 segg. e pag. 652 seg.; Lisa Fos Sulle discussioni economiche In Urss nel periodo della N.E.P. in • Rivista storica del soclsllsmo. n. 29 pag. 164 segg. 77 A nostro awlso infatti la posizione dell'opposizione se non è quella che descrive Dobb {op. clt. pag. 228) corrispondente alla caricatura staflnlana corrente (v. retro testo e nota 98} era, però, viziata da quel giacobinismo (e cioè da quel paternallsmo mascherato) che di recente ha notato con acume estremo Semprun (Il partito e la rivoluzione. ne • Il Manifesto • n. 5-6, 1969 pagg. 47 segg.J. 78 V. Bucharin • Preobrazensky. L'accumulazione cir. A psg. ~~a:! ' gi\e~~:s~~ ,"::r"/tz,g~, s;::~fln~;t~!,~~ ~~~::~'"J'a e~~ lato e per I braccianti che vendono la loro forza-lavoro daff'altra [ ......] A tutti I contadini. complessivamente a tutti g// strati contadini. bisogna dire arricchitevi, accumulste, sviluppate le vostre aziende •. Dal brano risulta chiaro Il legame con g/1 Interessi obbiettivi del Kulsk.J (ne avesse o meno coscienza Buchsrln, ciò non cl Interessa). A pag. 169 Buchsrin cerca di sfumare le sue po. slzlonl ma nella sostanza Il brano clt. Indica la /Ines di tendenza. 19 V. Stafln, Questioni del lenlnismo clt. pag. 378 Hgg. to V. Engels, La questione contadina In Francia e Germania, In Marx-Engefs. Opere scelte c/t. pag. 12ft segg. Clof:: ~. ~ft~b~l~p~~~-t':G~· s!3/!~ :~,~~Ùv~f;a~:~~:SYor::t~ sv~g:~: che Gsddl op. clt. pag. 85 segg.; Mltrauny. Il marxismo ed I con-

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