giovane critica - n. 26 - primavera 1971

Secondo gli scritti di Marx•Engels-lenln sulla Comune e sulla dittatura del proletariato 5 lo stato socialista si contraddistingue per la dittatura dei molti sul pochi che si esprime: a) nel controllo, nella partecipazione dal basso e nella revocabilità In ogni momento degli eletti (contro Il principio della nomina, della cooptazione, della lna• movibllltà e della responsabllltà gerarchica verso I supe• riori tipica delle democrazie borghesi) J bis; b) nel caratte• re di organismo esecutivo e non solo legislativo delle &S· semblee. volto ad Impedire che esse diventino • palestre di chiacchiere • meramente decorative: c) nell'egualltarlsmo economico (ancorché relativo) e nella lotta al privilegio: d) nella soppressione dell'esercito regolare, Inteso come apparato burocratico contrapposto alla collettlvllà, sostituito dal popolo in armi, In maniera da realizzare anche a livello mllltare-represslvo. il superamento della dicotomia stato.società civile determinando una diffusione del potere alla base. Questa teoria non ha nulla di libresco ma enuclea, sulla base dell'esperienza della Comune, le caratteristiche che uno Stato deve avere per esprimere l'Interesse della grande maggioranza del popolo guidata dal proletariato': perciò massima diffusione del potere decisionale e del controllo alla base. lotta ai privilegi. elegglbllltà di tutti I funzionari dello stato, che rispondono verso Il basso e possono in ogni momento essere revocati (si spinge al massimo la democrazia diretta. lo stesso principio della delega, insito In ogni elezione. è ammesso con estrema cautela e con molta diffidenza, contemperato al principio del controllo e della revoca in ogni momento). Se paragoniamo questi criteri con la realtà dello stato sovietico cl rendiamo conto come essi siano del tutto disat1esl. SI consideri Innanzi tutto la pianificazione economica (elemento fondamentallssimo per uno stato che si definisce socialista) ove domina Incontrastato il principio del comando e della nomina dall'alto senza alcun vero elemento di partecipazione e controllo dal basso. Né le varie riforme post-staliniane hanno mutato la situazione: la legge del 15 lugllo 1958 riconosce al lavoratori ed al loro organi (assemblee di produzione, comitati sindacali) !Imitati poteri (in materia di mense. servizi Igienici e glU di li), per lo piU di carattere consultivo che non Intaccano la struttura gerarchica della fabbrica e dell'economia 7 • Ma vediamo meglio (schematizzando al massimo) come si vara Il plano: esso è elaboreto dal vertice del partito e del governo, ormai largamente compenetratisi, senza nessun intervento effettivo del proletariato (neanche dopo le riforme • llberali .. del 1965). viene poi approvato dal congresso del partito e ratificato dal Soviet Supremo che approva le leggi finanziarle che rendono il plano operante'· Kruscev. Su tutto ciò v. la dialettica della rivoluzione In • Classe e stato • n. 3 pag. t3 nota 4 s G// scritti di Marx. Engels. L.enin sono troppo noti per• ché si debba cita,//, noi ci sl•mo qui limitati a riassumerne il contonvto, per quanto ci serviva, In modo del tutto schemstlco 5 bis Su questi cn,otterl dello democ,azlo borghesi v. piU ampiamente, Col/etti, Stato di diritto e sovranità popolare. in • Soclet4 •, 1960, n 6 pag. 905 scgg.. ' DI recente è stato pubblicato un favo,o di Korsch (la Comune rivoluzionarla, In • Glov•ne critica. n 20 pag. n segg J dove le tesi di L.enln e Marx sono accusate di formaflsmo poich6 esso porrebbero l'accento su alcun/ caratteri giuridico formali e non sulla sostanza socia/o dello Stato t.a critica. venendo da un autore profondo come Ko,sh. cl meraviglia: I caratteri • formall • che L.enln e Manc evidenziano CO/rispondono alla sostanza sociale di uno stato che non è plu lo strumento di una 111/tecontro le masse ma che comincio sd essere graduafmento assorbito dolio socletA civile: di qui la subordinazione (senza alcun prlvlfeglo) del funzionari al cltt&dlni, la sostituzi0t1e dell'esercito col popolo In armi ecc. «c. L.oscritto di L.enln è stato sottoposto ad una serie di acute critiche anche di recente (v. Mili/band, Stato e rivoluzione In • Monthly Revlew • ed. cit., 1970, n. 6 pag. 26 segg.J che ne hanno posto In luce parecchi limiti e lacune (soprattutto In relazione al problema delle medl•zlonl po/irlcho del potere profetarlo}: anche Millibend. pe,b, •mmette che il prOgetto antiburocratlco che Ispira Lenin rimane valido (op. cit. pag. 30} ed é proprio o tale progetto che si Ispirano I punti cardine ripor• tatl nel testo. 1 Sul 11.mzlonamcntodell'economia sovietica (prima defle ,1. forme del 1965} v. plu ampiamente Nove, L'economia sovietica clt. pag BO segg.. Sulla mancanza di una rc•le democrazia di fabbrica v. Mouskely op. cit. Il, pag. t235 segg e Bolla (un comunllta Italiano} che scrive (Dopo Kruscev clt. pag. 235}: • Non si puiJ parlare di un effettivo Intervento nello direziono delle Imprese [degfl operai A Carlo] cd I sindacati sono rimasti un corpo bu,oc,atlco, ufficio pubblico piuttosto che associazione. assenti dalla scena politica con la loro Iniziativa •. Al plU gli operai sono • consulttttl •· Sul procedimento giuridico.formale di approvazione del plano v. Scott, le lslltuzlonl politlcho sovietiche. Mlfano. 1969. pag. 306 segg. Sulla mancanza di democrazia ncl/'omblto del plano e delle Hiende agricole in particolare v. Gttddl op. clt. pag. 71 ;6J 9 ;~":.. ~i9:S~,~~s ~,r :=rr:o, o:~"or:'lt· ,!:;a:.:~~ fusi (I ministri sono alte personallr4 del partito di regola} sicché si pul> parlare di un vertice dello Stato-partito. • Scott nots come Il pltmo venga fatto 11pprova,o quando ormai t In fase di esecuzl0t1tJ(1pesso avanzata}: In sostanza gli organi .. sovrani • vengono meni daventl el fatto compiuto o quasi. -3

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